Trenta giorni, trenta post-it. Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta. Ma voi lo sapevate che il mare è pieno di rifiuti di plastica? Vi avevano mai detto che di questo passo nel 2050 il peso della plastica negli oceani sarà pari al peso di tutti i pesci? Io, onestamente, ne sapevo poco. Poi ho ricevuto una telefonata, ed è cambiato tutto. È stata un fulmine a ciel sereno, quella telefonata. Un improbabile cavalluccio parlante mi ha chiesto di aiutarlo a ripulire il mare dalla plastica. E da quando c'è la plastica in mare? Ma poi, cosa posso fare io, umile conduttore radiofonico, per giunta abitante a milano? Beh, in realtà molto più di quanto pensassi. Da quando ho accettato la sfida, ho conosciuto ricercatori, politici e attivisti di tutto il mondo che si stanno mobilitando per combattere questa emergenza e grazie a loro ho scoperto un sacco di cose. Prima di tutto che l'italia, con i suoi acquari, le sue aziende e le sue leggi, su questo tema è all'avanguardia. Che esistono avventurieri, canzoni, opere d'arte e iniziative di ogni genere legate alla plastica. Che ci sono moltissime aziende, grandi e piccole, che stanno facendo la loro parte per rendere più sostenibile il consumo di plastica. E che ognuno di noi, se vuole, può fare la differenza. Se volete saperne di più, vi invito a seguirmi in questo folle viaggio. Trenta giorni, trenta post-it. Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta.