Il 30 settembre 1975, tre giovani neofascisti dei parioli - gianni guido, andrea ghira e angelo izzo - violentarono e torturarono due ragazze in una villa del circeo: rosaria lopez morì, e donatella colasanti si salvò fingendosi morta. In questo saggio, federica sciarelli ricostruisce l'intera storia dei tre aguzzini del circeo, dalle violenze che precedettero la notte dell'assassinio alle evasioni e al ritorno in carcere di guido e izzo, dal 'pentimento' di quest'ultimo al recente massacro dell'aprile 2005, quando izzo, in semilibertà, uccise la moglie e la figlia di un compagno di prigione.
Assassini seriali. Da vincenzo verzeni alla saponificatrice di correggio, dal mostro di firenze a donato bilancia e michele profeta, passando dai casi succo, stevanin e chiatti. Con piglio giornalistico e quasi in presa diretta, l'autore passa in rassegna la lunga galleria di casi avvenuti a partire dalla fine dell'ottocento sino ai giorni nostri. In un paese, l'italia, che resta tra i più colpiti dal fenomeno. Il disordine mentale, il dolore, la passionalità assassina, il bieco interesse, ma anche gli errori della scienza, le manipolazioni mediatiche, le intrusioni politiche, le reazioni dei familiari, la ferocia scatenata della folla.
Non passa, ormai, quasi giorno in cui i media non ci comunichino delitti atroci, aberranti. Genitori che uccidono figli, figli che massacrano genitori, delitti 'di branco', omicidi a sfondo sessuale, uccisioni nate da cause futili e inesistenti. È stato scritto che anche un tempo certi fatti avvenivano, ma se allora la condanna era unanime e generale, ai nostri giorni, dopo un primo sdegno e alcuni giorni di primo piano televisivo, tutto viene per così dire 'digerito', quasi si accettasse la normalità del male o si liquidasse quest'ultimo sotto il termine generico di 'follia'. Vittorino andreoli, invece, cerca di farci capire come e perché nascano queste storie scellerate, analizzando dieci casi estremi che hanno sconvolto l'italia.