Questo libro è scritto seguendo fedelmente lo stile dei manuali di sopravvivenza best seller, con tanto di disegni che illustrano il testo: dalle armi alle trappole a ogni tipo di attrezzo e tattica anti-zombie. Si trova prima il capitolo 'i non-morti, miti e realtà', completa filologia e antropologia zombie. Poi, 'tecniche di combattimento', 'difesa', 'attacco', 'come vivere nel mondo dominato dagli zombie', e infine, la storia esilarante dei più celebri attacchi zombie sulla terra.
Spinto dalla passione per le strane entità sognate dagli uomini, borges ha perlustrato nel corso degli anni letterature e mitologie, enciclopedie e dizionari, resoconti di viaggio e antichi bestiari, scoprendo tra l'altro che la zoologia fantastica è percorsa da singolari affinità: così, ad esempio il pesce dei terremoti, un'anguilla lunga settecento miglia che porta il giapppone sul dorso, è analogo al bahamut delle tradizioni arabe e al milgardsorm dell''edda'. L'esito di questa sterminata ricognizione è un manuale che il lettore è caldamente invitato a frequentare 'come chi gioca con le forme mutevoli svelate da un caleidoscopio'. Ritroverà così animali che già gli erano familiari, ma che ora tradiscono caratteri insospettati: come l'idra di lerna, la cui testa - sepolta da ercole - continua a odiare e sognare, o il minotauro. Imparerà a conoscere esseri che sembrano usciti dalla fantasia stessa di borges: come la 'gente dello specchio', ridotta a riflesso servile dall'imperatore giallo dopo aspre battaglie, o il funesto doppio, suggerito 'dagli specchi, dall'acqua e dai fratelli gemelli'. E si imbatterà in creature di cui neppure sospettava l'esistenza: come lo hidebehind dei taglialegna del wisconsin e del minnesota, che sta sempre dietro a qualcosa. E sempre aleggia lo humour di borges, il quale ci spiega compassato che la qualifica di contea palatina attribuita al cheshire provocò l'incontenibile ilarità dei gatti del luogo, donde, con ogni probabilità, il gatto del cheshire.