Dagli antichissimi inni vedici alle upanishad, con cui inizia la speculazione filosofica; dall'esperienza di gautama buddha con l'evoluzione del suo insegnamento allo sviluppo del gianismo, la 'religione della non-violenza'; dall'epica con il ramayana e il mahabharata al kamasutra e al tantra; dalle diverse scuole buddhiste a krishnamurti, passando per gli yogi moderni, tagore e gandhi: in questo volume un grande esperto ripercorre il millenario percorso del pensiero indiano in tutte le sue forme (religiose, filosofiche, scientifiche), mettendo in particolare risalto il fondamentale apporto di questa antichissima cultura al pensiero mondiale.
Mai come ora la cina è davvero vicina e lo strabiliante sviluppo economico cui è soggetto questo grande paese pretende una rinnovata comprensione del suo pensiero. I presupposti dell'attuale successo planetario della cina, infatti, non vanno ricercati esclusivamente nelle determinazioni politiche odierne, ma nella sua tradizionale visione del mondo, che un tempo l'ha condotta a essere un poderoso impero di conquista. Oggi la cina cerca di ripristinare la propria antica centralità internazionale e
Questo piccolo libro è un illuminante, lucido e utile resoconto, scritto da un occidentale, di come un occidentale possa avvicinarsi allo zen. Un professore tedesco di filosofia, eugen herrigel, vuole essere introdotto allo zen e gli viene consigliato di imparare una delle arti in cui lo zen da secoli si applica: il tiro con l'arco. Comincia così un emozionante tirocinio, nel corso del quale herrigel si troverà felicemente costretto a capovolgere le sue idee, e soprattutto il suo modo di vivere. All'inizio con grande pena e sconcerto. Dovrà infatti riconoscere prima di tutto che i suoi gesti sono sbagliati, poi che sono sbagliate le sue intenzioni, infine che proprio le cose su cui fa affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire. Ma il tocco sapiente del maestro aiuterà herrigel a scrollarsi tutto di dosso, a restare 'vuoto' per accogliere, quasi senza accorgersene, l'unico gesto giusto, che fa centro quello di cui gli arcieri zen dicono: 'un colpo, una vita'. In un tale colpo, arco, freccia, bersaglio e io si intrecciano in modo che non è possibile separarli: la freccia scoccata mette in gioco tutta la vita dell'arciere e il bersaglio da colpire è l'arciere stesso.
Questo piccolo libro è un illuminante, lucido e utile resoconto, scritto da un occidentale, di come un occidentale possa avvicinarsi allo zen. Un professore tedesco di filosofia, eugen herrigel, vuole essere introdotto allo zen e gli viene consigliato di imparare una delle arti in cui lo zen da secoli si applica: il tiro con l'arco. Comincia così un emozionante tirocinio, nel corso del quale herrigel si troverà felicemente costretto a capovolgere le sue idee, e soprattutto il suo modo di vivere. All'inizio con grande pena e sconcerto. Dovrà infatti riconoscere prima di tutto che i suoi gesti sono sbagliati, poi che sono sbagliate le sue intenzioni, infine che proprio le cose su cui fa affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire. Ma il tocco sapiente del maestro aiuterà herrigel a scrollarsi tutto di dosso, a restare