Sinossi Libro
Un romanzo giallo ambientato nell'inghilterra degli anni cinquanta in cui si fondono la classicità dei grandi scrittori britannici e un'espressività ironica e disinvolta. Agli inizi degli anni cinquanta, in inghilterra, in un'antica casa di campagna, vive la famiglia de luce. Il padre, rimasto solo dopo la scomparsa della moglie, annega i propri ricordi nella passione silenziosa della filatelia e si trova a dover crescere, con gioia e altrettanta fatica, tre figlie che lascerebbero senza fiato chiunque. Le due maggiori, daphne e ophelia, sono teenager dispettose e irritabili. La più piccola, undici anni, è l'inimitabile flavia, dotata di un'intelligenza insidiosa, curiosa e intraprendente, precoce scienziata con un debole per i veleni. Capace persino, se il caso lo richiede, di diventare detective. Un bambino è svanito nel nulla, un'indovina scruta nel futuro delle vite degli altri ma non vede arrivare la fine violenta della propria. È flavia stessa a trovare il corpo, e a chiedersi se il crimine debba essere connesso alla sparizione di quel bambino, alle ottuse convinzioni di un piccolo villaggio che ha paura dei diversi, dei forestieri, degli eccentrici. E le sorprese non sono finite: mentre flavia è immersa nelle sue indagini viene ritrovato un altro corpo, un abitante del villaggio che aveva messo il naso a casa de luce. I misteri si sovrappongono come aringhe in un barile, ma nella vita di flavia c'è un enigma più drammatico, la presunta morte della madre, che ha lasciato nel suo cuore un interrogativo in attesa di risposta. Le peripezie di flavia e della sua famiglia costituiscono una delle grandi novità del giallo letterario internazionale, e danno la sensazione di inaugurare un genere inedito, che ha sorpreso il pubblico di tutto il mondo. Costruiti con sottigliezza e grande talento narrativo, sostenuti dalla nostalgia vintage di un'epoca passata, dal gusto di una lingua arguta e di raffinata letterarietà che fa scaturire atmosfere oscure e potenti, i romanzi di alan bradley sembrano fondere la classicità dei grandi scrittori britannici e un'espressività ironica e disinvolta.