Sinossi Libro
Dall'autore di i fiumi di porpora. Un serial killer senza volto. Una sfida che viene dal passato. Perché il male non lascia scampo. «ogni romanzo di grange è un viaggio nelle viscere dell'inconfessabile. » - roberta scorranese, corriere della sera «ancora una volta grange ci svela il cuore delle tenebre. » - le figaro «potente e inquietante. Il marchio di fabbrica di grange. » - elle l'aria è malvagia sull'isola di sirling, al largo della costa bretone. Un'aria salmastra, appiccicosa, in cui l'odore del mare si mescola alle immagini di un macabro rituale, al ricordo di un uomo, uno spietato serial killer dalla firma inconfondibile. L'uomo chiodo, però, ha smesso di colpire da più di quarant'anni. Nel 1971. A lontano, nel cuore del congo. Ma i segni di quei terribili omicidi emergono ora dal limbo del tempo in una base militare di fulgida tradizione. Il corpo di un giovane cadetto, dilaniato da un'esplosione, viene ritrovato all'interno di un bunker. I rilievi del medico legale non lasciano dubbi: il corpo è stato trafitto da centinaia di chiodi arrugginiti, gli organi asportati, gli arti orrendamente mutilati. A occuparsi del caso, stranamente, non è la polizia militare, ma la prestigiosa squadra omicidi di parigi, guidata dal comandante erwan morvan. Erwan è figlio di quel grégoire morvan che, proprio a lontano, aveva messo fine alla scia di sangue dell'uomo chiodo, quello che sulle risorse minerarie del congo ha costruito la propria fortuna e che ora, da una posizione defilata, comanda le leve della polizia francese. E mentre le vittime si moltiplicano e gli indizi si fanno via via più evanescenti, il fantasma dell'uomo chiodo torna a braccare i morvan e a scuotere dalle fondamenta il buon nome di una famiglia in apparenza inattaccabile. Ben presto l'indagine costringe erwan sulle tracce delle più oscure gesta di suo padre in africa. L'aria è malvagia sull'isola di sirling, al largo della costa bretone. Un'aria salmastra, appiccicosa, in cui l'odore del mare si mescola alle immagini di un macabro rituale, al ricordo di un uomo, uno spietato serial killer dalla firma inconfondibile. L'uomo chiodo, però, ha smesso di colpire da più di quarant'anni. Nel 1971. A lontano, nel cuore del congo. Ma i segni di quei terribili omicidi emergono ora dal limbo del tempo in una base militare di fulgida tradizione. Il corpo di un giovane cadetto, dilaniato da un'esplosione, viene ritrovato all'interno di un bunker. I rilievi del medico legale non lasciano dubbi: il corpo è stato trafitto da centinaia di chiodi arrugginiti, gli organi asportati, gli arti orrendamente mutilati. A occuparsi del caso, stranamente, non è la polizia militare, ma la prestigiosa squadra omicidi di parigi, guidata dal comandante erwan morvan. Erwan è figlio di quel grégoire morvan che, proprio a lontano, aveva messo fine alla scia di sangue dell'uomo chiodo, quello che sulle risorse minerarie del congo ha costruito la propria fortuna e che ora, da una posizione defilata, comanda le leve della polizia francese. E mentre le vittime si moltiplicano e gli indizi si fanno via via più evanescenti, il fantasma dell'uomo chiodo torna a braccare i morvan e a scuotere dalle fondamenta il buon nome di una famiglia in apparenza inattaccabile. Ben presto l'indagine costringe erwan sulle tracce delle più oscure gesta di suo padre in africa, trasformandosi in una sfida che oltrepassa le leggi dello spazio e del tempo, in cui nessuno è senza colpa e nessuno conosce la verità. Una corsa sfrenata per salvare chi ama, che condurrà erwan lontano dalla francia, nel cuore del congo oscuro e sanguinoso che ha tenuto a battesimo la sua stessa esistenza. Tradotto in trenta lingue, jean-christophe grangé è uno degli autori di thriller più venduti in tutto il mondo. Con il rituale del male ha confermato il suo ruolo di re francese del noir, vendendo in un solo mese 200. 000 copie e piazzandosi in cima alle classifiche dei bestseller. Una storia che intreccia passato e presente, europa e africa, moderne tecniche investigative, superstizioni e credenze religiose, conquistando il lettore con la potenza selvaggia di un mito antico.