Sinossi Libro
Con questa sofisticata commedia noir, luca crovi esegue un dribbling magistrale celebrando una leggenda del genere, un'icona dello sport più amato dagli italiani e il fascino di una milano smarrita nella nebbia del passato. C'era una volta la milano della ligéra, la città popolata dai contrabbandieri, dai maestri del borseggio e dagli artisti dello scasso: balordi intenti in malefatte più che in misfatti, persi nell'eterno 'guardie e ladri' con i 'ghisa' e la 'madama'. Corre l'anno 1928 e da roma benito mussolini, duce del fascismo, dichiara guerra ai duri meneghini. Intanto, nella regia questura in piazza san fedele è di stanza un poliziotto che legge platone e va pazzo per la cassoeula. Lo chiamano il 'poeta del crimine'. Nelle spire della scighera, la spessa bruma che punge i visi e gela i cuori, torna il commissario carlo de vincenzi, già protagonista dei gialli di culto firmati, a cavallo tra i trenta e i quaranta, dallo scrittore augusto de angelis. Al poliziotto tocca fare i conti con l'anima più profonda della capitale morale: quella che trema ai boati di bombe attribuite agli anarchici e sogna dietro alle magie del suo peppìn, l'eroe dell'ambrosiana, registrato all'anagrafe col nome di meazza giuseppe. Sarà il commissario a svelare i misteri che aleggiano intorno alla vita del campione, mentre dovrà vedersela con i piccoli, grandi enigmi di una malavita stracotta come la busecca e romantica come un riflesso al tramonto sull'acqua dei navigli.