Sinossi Libro
Candidato al premio giorgio scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italiano «una tensione narrativa che pochi scrittori sono in grado di garantire» - la repubblica roma è nelle mani di un assassino, un mostro capace di dare forma al buio. Una tenebra fatta di follia e terrore, che prende vita nel rito dell'uccisione. Le sue visioni si tramutano in realtà nei luoghi più sconosciuti ma pieni di bellezza della città, perché è una strana forma di arte plastica quella che il killer insegue. Lui si trasforma, e trasfigura le sue vittime in opere ispirate alla mitologia classica: il laocoonte, la sirena, il minotauro… sono però soltanto indizi senza un senso apparente, se non si è in grado di interpretarli. Di analizzare la scena del crimine. E tracciare un profilo. Ma il miglior profiler di roma, il commissario enrico mancini, è lontano dall'essere l'uomo brillante e deciso di un tempo. E la squadra che lo ha sempre affiancato non sa come aiutarlo a riemergere dall'abisso. Mentre nuove «opere» di quello che la stampa ha già ribattezzato «lo scultore» appaiono sui palcoscenici più disparati, dalla galleria borghese all'oscura, incantata casina delle civette a villa torlonia, dallo zoo abbandonato all'intrico dell'antica rete fognaria romana, mancini viene richiamato in servizio e messo di fronte a quella che si dimostra ben presto la sfida più terribile e complicata della sua carriera. O forse della sua stessa vita.