Sinossi Libro
La autobiografia di oliver sacks: una rassegna di passioni, descritte con la lucidità dello scienziato, l'audacia dello psiconauta e con la schiettezza del diagnosta. Sarà un piacere per i lettori di sacks sentirlo parlare di sé. «i molti lettori dei libri di oliver sacks avranno sospettato che la personalità di questo anticonvenzionale, geniale investigatore di casi clinici dai risvolti affascinanti potesse essere altrettanto singolare. Uscita a poche settimane della morte dell'autore, questa biografia lo conferma, oltre a far apprezzare ancora una volta le sue doti di narratore vivace e scorrevole. » - masolino d'amico, ttl-la stampa «da bambino desideravo con tutto me stesso movimento ed energia, libertà di muovermi e poteri sovrumani. Godevo fugacemente di queste cose quando sognavo di volare». «sono un uomo dal carattere veemente, con violenti entusiasmi ed estrema smoderatezza in tutte le mie passioni» scriveva oliver sacks in un articolo apparso il 19 febbraio 2015 sul «new york times», nel quale annunciava, con brutale sobrietaà di soffrire di un male incurabile. È quindi inevitabile che in movimento, la sua autobiografia, sia innanzitutto una rassegna di passioni, descritte con la lucidità dello scienziato e l'audacia dello psiconauta, con la schiettezza del diagnosta e il gusto per la digressione di un dotto seicentesco. E sarà un piacere, per i lettori di sacks, sentirlo parlare di sé: dell'ossessione per le moto e il sollevamento pesi, della dipendenza dalle amfetamine, del lacerante rapporto con il fratello schizofrenico e con la madre (il «più profondo e forse, in un certo senso, più vero della mia vita»), di quando disintegrò per l'ammirazione unita alla frustrazione un libro di aleksandr lurija, il fondatore della neuropsicologia e di quella «scienza romantica» a cui sarebbe sempre rimasto fedele. Alla fine, non si potrà evitare di riconoscere che oliver sacks è stato il più romanzesco di tutti i personaggi romanzeschi di cui ha scritto. Soprattutto, questo resoconto di studi e amicizie, legami sentimentali e debiti intellettuali, abitudini e fissazioni è un'ulteriore riprova che per sacks il «delicato empirismo» di goethe non era un semplice metodo di ricerca, ma uno stile di vita.