Vedeva le vite dei guerrieri e degli uomini di stato, i loro successi e i fallimenti, e vedeva come il groviglio intrecciato delle azioni di un re e di un mendicante, dei semplici e dei potenti, arrivasse fino a dio lungo un filo dorato che tracciava le linee semplici e perfette di una geometria dell'amore pamplona nel 1521 è sotto l'assedio del regno di navarra. Ulric von der flue, detto uli il lungo, un arguto mercenario svizzero, intelligente e coraggioso sergente di artiglieria, riesce ad aprire una breccia nelle mura con un colpo di cannone, decretando di fatto la resa degli spagnoli e ferendo un giovane ufficiale basco, iñigo de loyola y licona. A uli viene affidato il compito di riportare il nobile ferito alla sua casa. Inizia così l'avventura della conversione di sant'ignazio di loyola che, insieme a uli e a una donna travestita da maschio, juanita, viaggeranno fino in terra santa per un pellegrinaggio che cambierà le loro vite. Attraverso gli occhi di uli seguiamo la storia emozionante del santo tra spagna, roma e gerusalemme, e il suo cammino verso un destino che non avrebbe mai immaginato: quello che lo porterà a diventare cavaliere di dio.
Mentre il mondo dei mortali scivola nel caos, travolto da una guerra in cui divinità, puri e mezzosangue si affrontano senza esclusione di colpi, alex per la prima volta non sa cosa fare. La scioccante sconfitta che ha lasciato sul suo corpo ferite indelebili ha segnato profondamente anche la sua anima, costringendola a dubitare di se stessa e delle sue reali capacità di mettere fine a quell'insensato conflitto una volta per tutte. Come se non bastasse, gli ostacoli che separano lei e aiden dalla felicità sembrano moltiplicarsi, e l'idea di doversi fidare di un nemico letale per scendere ancora una volta negli inferi e liberare uno degli dei più potenti e pericolosi di tutti i tempi è a dir poco destabilizzante. Ma la resa dei conti è ormai imminente, e alex sa che sarà messa di fronte a una scelta terribile: la distruzione di tutto ciò che ha di più caro. O la propria fine.
La storia di una giovane donna che, di fronte al dolore più grande, trova il modo per ricominciare a vivere. È la vigilia di natale e ottavia si gode uno dei periodi dell'anno che preferisce. Anche suo figlio è al settimo cielo: col nasino all'insù osserva i fiocchi di neve che imbiancano i tetti delle case. I biscotti allo zenzero sono ancora caldi, riempiono del loro profumo l'auto carica di regali, una musica allegra accompagna ottavia, mattia e stefano mentre si mettono in viaggio verso la casa dei nonni. Quasi abbagliati dalla felicità, si accorgono troppo tardi della macchina davanti a loro. Ottavia si sveglia in un letto d'ospedale e capisce subito che qualcosa è cambiato: lo vede negli occhi e nella voce della madre, negli sguardi dei medici. Fuori continua a nevicare, come se la soffice coltre bianca volesse coprire ogni cosa, ma il ricordo di mattia e stefano è e sarà troppo vivo per potere essere dimenticato. È possibile trovare il modo per non annegare nel dolore? Si può trovare la forza, dopo aver toccato il fondo, per riscrivere il proprio destino?
Predomina ancora una visione del periodo dell'umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall'altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. Massimo cacciari ci fa capire come le cose siano piú complesse e meno schematiche, e come la stessa filologia umanistica vada in realtà inserita in un progetto culturale piú ampio nel quale l'attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest'ottica non iniziano con petrarca o con i padovani, ma con lo stesso dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del rinascimento. C'è un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente «anti-dialettico», in cui le polarità opposte non si armonizzano né vengono sintetizzate. Massimo cacciari
Il grido di dolore di migliaia di migranti che chiedono di non essere abbandonati. Ecco le testimonianze di alcuni sopravvissuti, vittime e carnefici. Un abisso di disumanità a pochi chilometri dall'italia. 'in quarant'anni di carriera non ho mai visto niente di simile. ' - ilda boccassini, magistrato 'il mio compito in libia era quello di recuperare i cadaveri dal mare e seppellirli. Non avevo scelta. In due anni ne ho contati tremila. Ho finito per farci l'abitudine. ' - ahmed, 19 anni, nigeriano quello che l'italia e l'europa non vogliono sentire e vedere emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da francesco viviano e alessandra ziniti, due giornalisti che da anni portano all'attenzione dell'opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura. Donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto. L'inferno esiste, ed è in libia. I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, e in alcuni casi a individuare i loro torturatori e ad assicurarli alla giustizia italiana. Ma non c'è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità. Dobbiamo fermare questa tragedia, non favorirla contrastando chi in ogni modo cerca di contenerla, come le organizzazioni umanitarie che, accusate addirittura di accordi con i trafficanti, sono costrette in buona parte a ritirarsi, lasciando campo libero alla guardia costiera libica, che riporta nei lager gli scampati alla morte in mare. Un incubo senza fine. Nonostante l'encomiabile impegno della nostra marina militare, che da anni si prodiga per salvare quante più persone possibile. Con un intervento di giusi nicolini, ex sindaco di lampedusa.
Marco tobia è un investigatore privato e vive in solitudine sulla minuscola isola di san giulio, in mezzo all'affascinante lago d'orta. Come un lupo solitario si è rifugiato nel silenzio e l'acqua lo protegge. Giorno dopo giorno deve combattere contro i sintomi della malattia che lo affligge, la sindrome di tourette, che lo porta a limitare i rapporti con le persone. Giorno dopo giorno deve anche fare i conti con la propria infanzia, niente affatto serena, e i fantasmi del proprio passato da ispettore di polizia. Il silenzio si spezza e l'acqua del lago si increspa quando tobia accetta l'incarico di indagare sul presunto suicidio del fratello di una donna enigmatica. Aiutato dall'ex collega scuderi, affronta l'indagine a modo suo, ma la vita gli mette di fronte altre situazioni estremamente difficili come quella di difendere la fidanzata clara, escort di professione, e soprattutto di ridare il sorriso a una bambina. Nonostante le difficoltà, tobia riesce a trasformare in armi le sue debolezze per arrivare a disvelare la verità che si cela dietro i volti della donna della luna.
«qualcuno era comunista perché berlinguer era una brava persona. Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri. » «noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita» - enrico berlinguer i versi di giorgio gaber dicono da soli molto del perché l'esempio, la tensione morale e lo slancio ideale di enrico berlinguer siano stati un modello per più di una generazione. A decenni di distanza da quel tragico 7 giugno 1984, quando il segretario del pci venne colpito da un ictus durante un comizio a padova, e in un mondo così diverso da quello in cui lui ha vissuto, le sue idee risultano ancora straordinariamente attuali. Come è possibile che il segretario del partito contro cui è stata scritta la storia della prima repubblica conservi intatto il fascino che sprigionava da vivo? In questo libro sono raccolte e riorganizzate le idee del leader comunista attraverso interviste, discorsi e scritti. Dalla questione morale all'austerità, dal compromesso storico allo strappo con mosca, dai giovani alle donne, i 'pensieri lunghi' di berlinguer riescono a incanalare la forza del sogno in un programma politico e sociale concreto e per nulla utopistico. In un tempo che ha progressivamente perso punti di riferimento ideali e la politica si è spesso ridotta a slogan, il pensiero di enrico berlinguer mostra ancora l'anima e il valore di un progetto di società diversa. Prefazione di eugenio scalfari.
Abbandonata dalla madre quando aveva appena sette anni, alexandre winslow cresce con l'adorato padre eric, che infonde in lei un grandissimo amore per la lettura. Le sere passate a leggere insieme libri gialli portano alex a cimentarsi nella scrittura, ed è già dai primi racconti che la ragazza dimostra di avere un talento innato. Eric, il suo primo sostenitore, la incoraggia a seguire la sua dote, mettendola però in guardia: pochi crederebbero che una giovane donna possa essere l'autrice di storie tanto terrificanti, e molti uomini ne sarebbero invidiosi. Per questo, se in futuro vorrà continuare a scrivere, le suggerisce di usare uno pseudonimo maschile. Nel tempo, alex non abbandona mai la sua passione, e anche il dolore per la morte del padre trova sfogo sul foglio di carta. La ragazza scrive in ogni momento libero, dando vita a trame, temi e personaggi che popolano la sua mente. Così, a metà college finisce il suo primo romanzo, che incontra subito l'interesse di un editore. Ricordando il monito del padre, la ragazza sceglie di pubblicare sotto lo pseudonimo di alexander green, e il suo libro diventa subito un bestseller. Ma la fama attira anche le invidie di molti, e ogni uomo che alex prova a fare entrare nella sua vita si rivela essere geloso del successo di alexander. Troverà mai qualcuno a cui poter confidare la sua vera identità? La persona giusta arriverà al momento giusto, e sarà nel più inaspettato dei modi.
Il diritto di opporsi è un'indimenticabile testimonianza del coraggio, della perseveranza e dell'umanità necessarie a perseguire una giustizia più equa, ma anche una struggente denuncia contro la pena di morte. Il libro da cui è tratto il film omonimo con michael b. Jordan, jamie foxx e brie larson. «nessun avvocato, dopo atticus finch, ha fatto una tale differenza nel sud degli stati uniti… il diritto di opporsi è la sua potente storia». - john grisham «bryan stevenson è il nelson mandela americano, un brillante avvocato che combatte con coraggio per garantire giustizia per tutti. Il diritto di opporsi dovrebbe essere letto in ogni paese civile del mondo per scoprire cosa succede quando vendetta e punizione sostituiscono giustizia e misericordia». - desmond tutu, premio nobel per la pace «il libro più toccante e potente mai scritto sulla pena di morte». - financial times «commovente come il buio oltre la siepe». - the new york review of books bryan stevenson era un giovane avvocato da poco laureatosi a harvard quando decise di trasferirsi a montgomery, in alabama, e fondare la equal justice initiative, un'organizzazione senza scopo di lucro impegnata a porre fine all'incarcerazione di massa e alle pene estreme, a sfidare l'ingiustizia razziale ed economica e a proteggere i diritti umani fondamentali delle persone più deboli e vulnerabili. Al resoconto della sua formazione stevenson intreccia le storie delle persone che ha difeso e che lo hanno condotto in un groviglio di cospirazioni, macchinazioni politiche, inganni legali e razzismo diffuso, modificando profondamente la sua concezione della giustizia. Tra i vari casi spicca quello di walter mcmillian, un afroamericano condannato a morte per l'omicidio di una ragazza bianca, nonostante innumerevoli prove dimostrassero la sua innocenza. Il diritto di opporsi è un'indimenticabile testimonianza del coraggio, della perseveranza e dell'umanità necessarie a perseguire una giustizia più equa, ma anche una struggente denuncia contro la pena di morte.
Come sarà il 2020? Simon & the stars racconta il nuovo anno con la formula che in poco tempo l'ha reso l'astrologo più innovativo e amato dal web. Il suo sguardo preciso e poetico ci aiuta a esplorare e affrontare meglio, attraverso simboli, riflessioni e consigli, questo nuovo capitolo della nostra vita. «l'oroscopo è un orologio che indica il giusto tempo delle cose. » come in un viaggio sulla macchina del tempo, simon ci accompagna non solo verso il futuro , ma anche in un passato che gioca un ruolo fondamentale per comprendere meglio il presente. In questo modo, l'oroscopo diventa un prezioso strumento in grado di indicare a quale punto della nostra storia personale ci troviamo, e quali traguardi o sfide abbiamo di fronte a noi. Proprio come un orologio, ci aiuta a leggere e interpretare il passaggio del tempo e gli snodi di una trama che, giorno dopo giorno, siamo noi a scrivere. Non a caso, anche quest'anno il racconto di ogni segno è affidato a un film, una narrazione emotiva e universale che aiuta a comprendere meglio le tematiche principali del 2020. E, soprattutto, a mettere a fuoco la conquista che ogni segno deve raggiungere nel proprio percorso di crescita e maturazione. Insomma, ci sono le previsioni … ma non solo. Perché lo scopo di questo libro è emozionarvi, ispirarvi e farvi rileggere in una nuova chiave alcuni passaggi salienti della vostra vita. Tra passato, presente e futuro. Se ci riuscirà, avrà colto nel segno! Zodiacale e non!