La vita vista da dietro, dalla morte, si riduce a poche cose: una luce sul comodino, un barattolo di caffè, un maglione verde, le prime rose, una torta di compleanno, un solitario, le rondini che fanno avanti e indietro, una donna sconosciuta. In 128 racconti, dalla forma unica, franco arminio ci dà un resoconto ironico e fulminante dei tanti modi di morire inviandoci cartoline da un posto sconosciuto, spedendoci di volta in volta un soffio impercettibile, una leggera pena, una vertigine, una sorpresa.
Lars martin johansson è ricoverato alla clinica karolinska, vittima di un ictus che ne ha seriamente compromesso la mobilità. Una vita di tensione ed eccessi ha fatto salire la pressione e affaticato il cuore, ma lo spirito del vecchio poliziotto non si arrende. Quando la dottoressa che lo ha in cura gli rivela nuovi particolari sull'omicidio mai risolto di una bambina uccisa venticinque anni prima, l'ex grande capo di polizia e servizi di sicurezza non resiste alla tentazione e decide di riprendere in mano il caso. Dal letto d'ospedale e dal divano dello studio di casa, facendo affidamento su intuito, ragionamento ed esperienza, johansson si dimostrerà all'altezza della sua fama di 'uomo che vede dietro gli angoli'. Ironico e sottile, con l'ultima indagine del suo leggendario investigatore, persson affronta la spinosa questione di come sia possibile ottenere giustizia quando la legge fallisce. E nel tracciare il toccante ritratto di un detective al tramonto, aggiunge al suo racconto un'insolita vena di tenerezza, alternando alle fasi di una caccia al colpevole il cui ritmo si fa via via più serrato, passi delicati e profondamente umani sulle relazioni tra un uomo condizionato dalla malattia e le persone che gli sono vicine.
Con la 'particolare nitidezza' di qualcosa che si vede dall'altro capo di un telescopio, minuscolo ma provvisto dello smalto allucinatorio di una decalcomania, nabokov ha lasciato affiorare dalle pagine di questo libro la sua fanciullezza nella 'russia leggendaria' precedente alla rivoluzione, troppo perfetta e troppo felice per non essere condannata a un dileguamento istantaneo e totale, sospingendo poi il ricordo fino all'apparizione dello 'splendido fumaiolo' della nave che lo avrebbe condotto in america nel 1940. 'il dettaglio è sempre benvenuto': questa regola aurea dell'arte di nabokov forse mai fu applicata da lui stesso con altrettanta determinazione come in 'parla, ricordo'. Qui l'ebbrezza dei dettagli che scintillano in una prosa furiosamente cesellata diventa il mezzo più sicuro, se non l'unico, per salvare una moltitudine di istanti e di profili altrimenti destinati a essere inghiottiti nel silenzio, fissandoli in parole che si offrono come 'miniature traslucide, tascabili paesi delle meraviglie, piccoli mondi perfetti di smorzate sfumature luminescenti'. Compiuta l'operazione da stagionato prestigiatore itinerante, nabokov riarrotola il suo 'tappeto magico, dopo l'uso, così da sovrapporre l'una all'altra parti diverse del disegno'. E aggiunge: 'e che i visitatori inciampino pure'. Cosa che ogni lettore farà.
Né l'editore né lo stesso autore si attendevano, all'uscita de 'i misteri di parigi', lo sconvolgente successo che tutta la francia - e poi tutta l'europa - tributarono a eugène sue, che aveva ambientato negli inferi parigini un romanzo d'appendice: era invece un thriller ante litteram. Qualunque lettore si appassiona irresistibilmente alle gesta del principe rodolphe di gerolstein che cerca sua figlia fleur-de-marie. Da un tale successo il 'genere popolare' s'impose nella cultura e dell'editoria del tempo, e scrittori come balzac, hugo e dumas affidarono a questo genere i loro libri.
La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica la muove? Vito mancuso risale alle origini della nascita e dell'evoluzione di questa vita sulla terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene. Da questa visione 'drammaticamente ottimista' in cui la nostra esistenza può sussistere solo in relazione con quella degli altri viventi, mancuso recupera magistralmente la possibilità di una rinnovata analogia tra uomo e mondo. Ne nasce un'etica della nutrizione e dell'ecologia capace di purificare il nostro corpo, meglio proteggere e custodire il pianeta, offrirci criteri per un consapevole esercizio della libertà. In questa prospettiva il valore di un essere umano non dipende da ciò che ha o che sa, ma da quanto riesce a mettersi al servizio di qualcosa di più grande di sé: dalla sua capacità di aprirsi all'altro, di abbracciare, di amare. È la nuova visione del mondo di cui questa vita ha urgente bisogno per tornare a fiorire.
Nei suoi articoli e nei suoi libri, come nella rubrica bananas, pubblicata quotidianamente sull''unità', marco travaglio segue con puntigliosa determinazione l'involuzione italiana. Da un lato tiene viva la memoria di un passato che i nostri potenti sembrano dimenticare con facilità sospetta, cambiando opinione e posizione con assoluta disinvoltura, nascondendo montagne di scheletri negli armadi, impermeabili al senso del ridicolo. Dall'altro resta tenacemente fedele ad alcuni principi elementari del vivere civile a cominciare dalla difesa della legalità e delle istituzioni e delle forme democratiche.
Juan si è appena sposato con luisa, ma fin dal viaggio di nozze viene assalito da brutti presentimenti, da uno strano malessere. Capisce che la causa delle sue inquietudini va ricercata nei punti oscuri del suo passato, della sua famiglia, ma non può e non vuole scavare nelle sue origini. Sarà un suo amico d'infanzia a raccontargli del suicidio di teresa, la giovane moglie di suo padre che lui credeva morta di qualche malattia. E sarà luisa a fare luce sui segreti del passato, a dare una spiegazione a ciò che juan non avrebbe voluto sapere.
La pietra miliare, una locanda come tante, nasconde un incredibile segreto. L'uomo che la gestisce, kote, non è davvero il mite individuo che i suoi avventori conoscono. Sotto le sue umili spoglie si cela kvothe, l'eroe che ha fatto nascere centinaia di leggende. Il locandiere ha attirato su di sé l'attenzione di uno storico, che dopo un lungo viaggio non privo di pericoli e avventure riesce a raggiungerlo e convincerlo a narrare la sua vera storia. Il nostro eroe muove i suoi primi passi a bordo dei carri degli edema ruh, un popolo di attori, musicisti e saltimbanchi itineranti che, nonostante le malevole credenze popolari, si rifanno a ideali nobili e tengono in gran conto arte e cultura. Kvothe riceve i primi insegnamenti dall'arcanista abenthy, e viene poi ammesso all'accademia, culla del sapere e della conoscenza. Qui egli apprenderà diverse discipline, stringerà salde amicizie e sentirà i primi palpiti dell'amore, ma dovrà anche fare i conti con l'ostilità di alcuni maestri, l'invidia di altri studenti e l'assoluta povertà; vivrà esperienze rischiose e incredibili che lo aiuteranno a maturare e lo porteranno a diventare il potentissimo mago, l'abile ladro, il maestro di musica e lo spietato assassino di cui parlano le leggende.
La pietra miliare, una locanda come tante, nasconde un incredibile segreto. L'uomo che la gestisce, kote, non è davvero il mite individuo che i suoi avventori conoscono. Sotto le sue umili spoglie si cela kvothe, l'eroe che ha fatto nascere centinaia di leggende. Il locandiere ha attirato su di sé l'attenzione di uno storico, che dopo un lungo viaggio non privo di pericoli e avventure riesce a raggiungerlo e convincerlo a narrare la sua vera storia. Il nostro eroe muove i suoi primi passi a bordo dei carri degli edema ruh, un popolo di attori, musicisti e saltimbanchi itineranti che, nonostante le malevole credenze popolari, si rifanno a ideali nobili e tengono in gran conto arte e cultura. Kvothe riceve i primi insegnamenti dall'arcanista abenthy, e viene poi ammesso all'accademia, culla del sapere e della conoscenza. Qui egli apprenderà diverse discipline, stringerà salde amicizie e sentirà i primi palpiti dell'amore, ma dovrà anche fare i conti con l'ostilità di alcuni maestri, l'invidia di altri studenti e l'assoluta povertà; vivrà esperienze rischiose e incredibili che lo aiuteranno a maturare e lo porteranno a diventare il potentissimo mago, l'abile ladro, il maestro di musica e lo spietato assassino di cui parlano le leggende. Contiene l'estratto del secondo libro della serie 'le cronache dell'assassino del re', 'la paura del saggio'.