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Classifica Libri di Francesco Guccini

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Libri in questa classifica: 28

Pagina 1 di 3

Posizione in classifica: 1

Canzoni

Francesco Guccini

Cinema, musica, tv, spettacolo - Musicisti

Canzoni
Da radici all'ultima thule, passando per piccola città, eskimo, auschwitz, culodritto, signora bovary, farewell: un volume che raccoglie alcune tra le canzoni più amate di francesco guccini. «le canzoni di francesco guccini possono autonomamente e a buon diritto collocarsi nel panorama poetico del novecento italiano [. ] . Tanto più nel nostro tempo difficile, che fa delle parole strumenti di violenza o di menzogna oppure simulacri del vuoto, l'etica della parola di guccini può almeno accendere la speranza che la descrizione e la coerenza siano qualcosa di diverso dall'utopia» – dall'introduzione di gabriella finocchio a rileggere le canzoni insieme a noi è una filologa e studiosa di letteratura italiana del novecento, che facendo ricorso ai suoi 'ferri del mestiere' ci mostra i segreti stilistici, ritmici, retorici nascosti tra i versi e – grazie alla conoscenza profonda del cantautore e della sua esperienza artistica – illumina ogni riferimento presente nei testi. Canzone, dice il vocabolario, è – dal verbo latino 'canere' – 'un componimento lirico formato da un numero indeterminato di stanze o strofe': con le note verso per verso e i ricchissimi commenti, questo è un libro di poesia, che ci svela come la sapiente tessitura compiuta da guccini contribuisca in modo fondamentale alla nostra emozione di ascoltatori.
Punteggio: 1006
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/07/2023

Posizione in classifica: 2

Tralummescuro
Ballata Per Un Paese Al Tramonto

Francesco Guccini

Biografie - Memorie

Tralummescuro<br>Ballata Per Un Paese Al Tramonto
Finalista al premio campiello 2020. «noi da queste parti abbiamo un nome per quest'ora, un'ora che è di tutti, un'ora che è pace e presagio. La chiamiamo tralummescuro: tra la luce e la notte. Lungo la montagna vedi la linea d'ombra che sale lenta lenta, e poi vien buio. » ti sedevi contr'al muro fuori dall'
Punteggio: 946
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/07/2023

Posizione in classifica: 3

Tralummescuro
Ballata Per Un Paese Al Tramonto

Francesco Guccini

Cinema, musica, tv, spettacolo - Stile

Tralummescuro<br>Ballata Per Un Paese Al Tramonto
«noi da queste parti abbiamo un nome per quest'ora, un'ora che è di tutti, un'ora che è pace e presagio. La chiamiamo tralummescuro: tra la luce e la notte. Lungo la montagna vedi la linea d'ombra che sale lenta lenta, e poi vien buio. » ti sedevi contr'al muro fuori dall''usci-scio' di casa nel tepore della giornata estiva che scivolava nella sera con in mano o il «corrierino», o «il vittorioso», o «tex», o «sciuscià» o «il piccolo sceriffo» o qualunque altro fumetto o libro su cui eri riuscito a mettere le mani. Sentivi, poco lontano, gli ultimi paesani di ritorno dai campetti che si motteggiavano con tuo zio nerìco che, la zappa in mano, rincalzava i fagioli nell'orto della gigia. Poi, piano, calava il buio, ma lento, che quasi non te ne accorgevi. «radici» è il titolo di uno dei primi album di francesco guccini, e radici è la parola che forse più di tutte rappresenta il cuore della sua ispirazione artistica. Radici sono quelle che lo legano a pàvana – piccolo paese tra emilia e toscana dove sorge il mulino di famiglia, vera macondo appenninica ormai viva nel cuore dei lettori – e radici sono quelle che sa rintracciare dentro le parole, giocando con le etimologie fra l'italiano e il dialetto, come da sempre ama fare. Oggi pàvana è ormai quasi disabitata, i tetti delle case non fumano più. È in questo silenzio che il narratore evoca per noi i suoni di un tempo lontano, in cui la montagna era luogo laborioso e vivo, terra dura ma accogliente per chi la sapeva rispettare. Rinascono così personaggi, mestieri, suoni, speranze: gli artigiani all'opera in paese o lungo il fiume, i primi sguardi scambiati con le ragazze in vacanza, i giochi, gli animali e i frutti della terra, un orizzonte piccolo ma proprio per questo aperto all'infinito della fantasia. Tra elegia e ballata, queste pagine sono percorse da una continua ricerca delle parole giuste per nominare ricordi, cose e persone del tempo perduto; la malinconia è sempre temperata dalla capacità di sorridere delle umane cose e dalla precisione con cui vengono rievocati gesti, atmosfere, vite non illustri eppure piene di significato. Francesco guccini non canta più, ma la sua voce si leva di nuovo per noi, alta, forte, piena di poesia, per consegnarci un'opera che è testamento e testimone da raccogliere, in attesa di una nuova aurora del giorno.
Punteggio: 942
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/01/2022

Posizione in classifica: 4

Macaronì

Francesco Guccini

Narrativa estera - Gialli storici

Macaronì
Siamo nel 1940, in un paese dell'appennino toscoemiliano, freddissimo, povero. Il maresciallo viene dal sud: il suo blando antifascismo è stato punito così, spedendolo in una ghiacciaia in mezzo alle montagne. Un paese dove non succede niente, tra l'altro. O meglio, dove non succedeva niente, perché una mattina, maddalena, cameriera a ore, trova il corpo di un paesano, un vecchio emigrato ritornato dalla francia e detto per questo 'il francese', steso in mezzo alla neve. Una leggenda popolare vuole che gli ubriachi che si addormentano all'aperto non muoiano di freddo, anzi sciolgano la neve. Ma il francese non è addormentato, è morto. E non è che il primo.
Punteggio: 889
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/07/2021

Posizione in classifica: 5

Malastagione

Francesco Guccini

Narrativa estera - Narrativa gialla

Malastagione
Nel bosco di castagni che domina casedisopra, minuscolo paese dell'appennino tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il vecchio adùmas, montanaro con un nome da romanzo (il padre, appassionato dei tre moschettieri, lo ha chiamato come l'autore, un certo a. Dumas. ) . Non è un bracconiere di professione, adùmas, ma ogni tanto prende la doppietta e va nel bosco. È il brùzzico, il crepuscolo, e adùmas ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per ingannare l'attesa, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la bestia fugge via. Non c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi occhi è appena comparso un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito pronti a schernirlo. Tutti, tranne marco gherardini, detto poiana, ispettore della forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi territori, poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto.
Punteggio: 864
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/07/2023

Posizione in classifica: 6

Storie Liete, Fiabe Nere E Tempi Andati

Francesco Guccini

Narrativa estera - Recente

Storie Liete, Fiabe Nere E Tempi Andati
Una raccolta di rarità che trasporta i lettori in un viaggio che va dai familiari scenari dell'appennino tosco-emiliano a quelli, più inattesi, di un antico regno di fiaba. La buffa storia della tartaruga del poeta marino moretti, i lampi della resistenza e il buio del dopoguerra, cronache di morti annunciate e pennellate di realismo magico. In questo libro, francesco guccini ha raccolto alcuni dei suoi migliori racconti, testi difficili da recuperare o, in alcuni casi, del tutto introvabili. Una raccolta di rarità che trasporta i lettori in un viaggio che va dai familiari scenari dell'appennino tosco-emiliano a quelli, più inattesi, di un antico regno di fiaba. Un libro per inoltrarsi tra gli echi del passato e l'urgenza del presente, presi per mano dalle evocative illustrazioni di franco matticchio.
Punteggio: 859
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/07/2023

Posizione in classifica: 7

Vacca Dun Cane

Francesco Guccini

Narrativa estera - Recente

Vacca Dun Cane
Dalla campagna francesco si trasferisce in città. Arriva in una stazione sconosciuta e in una casa nuova, dove impara una nuova pronuncia per non essere straniero, perché in città sono tutti signori e i padri d'inverno indossano i cappotti. Il futuro è la nuova periferia. La nebbia, la padania con i suoi cibi e bevande, zamponi e lambruschi, e poi la scuola con il bidello, le tabelline di suor carmelina che porta tutti in chiesa, coppi e bartali, i primi balli, i 45 e i 33, il gruppo col quale suonare nelle balere, basso, chitarra e sax. Storie, personaggi e ricordi formano una saga popolare-contadina con un linguaggio assai curioso e sanguigno.
Punteggio: 859
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/07/2023

Posizione in classifica: 8

Tango E Gli Altri
Romanzo Di Una Raffica, Anzi Tre

Francesco Guccini

Narrativa estera - Gialli storici

Tango E Gli Altri<br>Romanzo Di Una Raffica, Anzi Tre
Premio scerbanenco 2007. Una raffica di mitra del plotone di esecuzione mette fine alla giovane vita del partigiano bob, ma questa volta non sono nazifascisti quelli che sparano. Accusato di un atto di efferatezza - aver sterminato l'intera famiglia del patriarca - bob è stato giudicato in fretta e furia dal tribunale partigiano composto dai suoi commilitoni della brigata garibaldi e da un commissario politico venuto da oltre la linea del fronte. Tuttavia, poiché molti sono i particolari che non tornano a proposito del massacro delle piane, un'altra brigata ha affidato una parallela indagine a benedetto santovito, reduce dalla russia e diventato anche lui partigiano di giustizia e libertà con nome di battaglia 'salerno' su quelle stesse montagne fra le quali aveva fatto il maresciallo: con la certezza che un carabiniere, come un prete, resta carabiniere nell'anima, qualunque abito indossi. L'escalation drammatica degli eventi bellici impedisce a santovito di portare a termine un'indagine appena iniziata, ma molti anni dopo, nel 1960, il passato bussa di nuovo alla porta e una lettera appassionata e struggente obbliga il maresciallo a ritornare sul caso. Solo che gli anni hanno cambiato, se non i luoghi, tutte le persone. E molto profondamente.
Punteggio: 859
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/07/2023

Posizione in classifica: 9

Cittanova Blues

Francesco Guccini

Narrativa estera - Recente

Cittanova Blues
'cittanova blues' è bologna dalla fine degli anni cinquanta all'inizio degli anni settanta. Guccini racconta la vita picaresca dei 'musici' negli anni sessanta e quella dei ragazzi e delle ragazze di allora, con tutti i loro luoghi, i loro miti e i loro sogni: la prima cinquecento, la garconnière, la naia, le osterie, i primi gruppi musicali, che oggi sono le band ma una volta si chiamavano ancora complessi. È un canto, quello di guccini, su una città, un'epoca e un mondo che non ci sono più. Ma lo spirito è tutt'altro che provinciale: il respiro è ampio, felice, liberatorio, come quello del blues dei neri d'america che evoca i grandi paesaggi della louisiana e di new orleans.
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/02/2020

Posizione in classifica: 10

Tre Cene (lultima Invero è Un Pranzo)

Francesco Guccini

Narrativa estera - Recente

Tre Cene (lultima Invero è Un Pranzo)
Tre storie, un coro di voci riunite in osteria per cogliere l'attimo fuggente di una serata tra amici. Dagli anni trenta, con la loro fame e la loro energia, fino alla soglia disillusa del nuovo millennio, passando dalle speranze dei settanta, tre compagnie di amici si avvicendano intorno a una tavola imbandita, scherzano, ricordano, litigano, s'innamorano, brindano. «È stato tanti anni fa, alla fine degli anni trenta. C'era questo gruppo di coetanei, allora eran ragazzi (ora sono tutti morti anche un paio li ho conosciuti), che decisero di andare a fare una gran mangiata e una gran bevuta. Era poco prima di natale e quella sera, anzi notte, perché era una cena, aveva iniziato a nevicare. »«non aspettatevi grandi avvenimenti dalle cose che andrò raccontando, fulminanti colpi di scena come agnizioni improvvise o finali drammatici o misteri iniziali che poi, a poco a poco, logicamente sgretolati dalle deduzioni di un abile investigatore, si dipanano e si mostrano in tutta la loro enigmatica chiarezza»: così ci avverte francesco guccini, in apertura del primo dei tre racconti che compongono questo libro. «È semplicemente la storia di una cena, e di alcuni amici; una storia di quelle quasi come le favole che ci raccontavano da piccoli, già sentita tante volte ma che amavamo ci raccontassero ancora e ancora, per il solo piacere di stare lì ad ascoltare. » e così, accompagnati dalla sua voce, seguiamo gli amici protagonisti in una notte d'inverno, mentre la neve cade, fino alla prima delle locande dove trascorreranno una notte di buon cibo e molto vino, di risate e un po' d'amore; una di quelle notti in cui l'amicizia e la sazietà aiutano a non ascoltare i presagi della vita che corre. Questa prima cena ha luogo prima dell'ultima guerra nell'appennino tra bologna e pistoia, la successiva ci racconta lo stesso mondo quarant'anni dopo, l'ultima – che non è invero una cena, bensì un pranzo di mezza estate che si protrae fino a un grande falò notturno – si svolge nel giorno di un'eclissi di sole. Dai poveri anni trenta alla disillusa fine del novecento, passando dalle speranze dei settanta, nelle tre compagnie di amici che si avvicendano, nei loro scherzi, nelle loro sbronze, nei cibi che scelgono di mangiare ritroviamo il sapore del nostro passato e rileggiamo noi stessi con divertimento e malinconia. Francesco guccini inanella tre storie che diventano una sola e dà vita a nuovi, memorabili, bizzarri eroi della sua epica del tempo perduto.
Punteggio: 806
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/07/2023

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