In una fitta trama di infiltrazioni, missioni in incognito o sotto falsa identità, tra criminali di guerra e grandi tesori trafugati, almudena grandes traccia un potente affresco storico che ha il ritmo implacabile di un thriller. «una delle più grandi scrittrici contemporanee. » – mario vargas llosa «un romanzo molto coinvolgente sui criminali nazisti e il collaborazionismo, che però non tralascia l'amore, in tutte le sue sfaccettature. » – el país «un avvincente affresco della nostra storia recente. Una lettura che travolge. » – la vanguardia nel 1936, mentre madrid è sotto le bombe dell'esercito nazionalista, il giovane guillermo garcía medina, ispirato dalle idee libertarie del nonno che lo ha cresciuto, diventa «il medico dei rossi» e presta soccorso ai combattenti repubblicani, imparando a praticare le prime trasfusioni di sangue. A casa sua si rifugia la vicina e amica d'infanzia amparo priego, seducente e sfacciatamente falangista, a cui lo lega un sentimento ambiguo e fortissimo. Ma guillermo è consapevole che all'entrata in città delle truppe di franco il loro legame è destinato a dissolversi e che lo aspetta il plotone d'esecuzione. A salvarlo, offrendogli il lasciapassare per una nuova esistenza, è il più illustre dei suoi pazienti, un uomo misterioso che nel corso di una convalescenza fatta di conversazioni e partite a scacchi è diventato il suo migliore amico: manolo arroyo benítez, che di mestiere fa la spia. La loro amicizia si dipana in una storia avventurosa che si muove nel tempo e nello spazio, i cui personaggi –soldati, diplomatici, nazisti, agenti della cia –si rincorrono tra svizzera e inghilterra, germania e russia, stati uniti e argentina. La missione principale dei due amici, negli anni della guerra fredda, sarà quella di smascherare un'organizzazione clandestina volta a far espatriare i criminali del terzo reich, sottraendoli alla condanna. A dirigerla, dal cuore della capitale spagnola, è una donna di nome clara stauffer, nazista e falangista.