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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Saggi

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Libri in questa classifica: 410

Pagina 12 di 41

Posizione in classifica: 111

Viaggio In Italia

Guido Piovene

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Viaggio In Italia
Oltre che alle altre opere, il nome di guido piovene sarà per sempre legato al ''viaggio in italia''. Un reportage nell'italia del secondo dopoguerra. Un viaggio da bolzano alla sicilia, dalle alpi alle saline, passando attraverso i molteplici paesaggi che costellano la nostra penisola. Nei tre anni della sua durata piovene ci ha guidato alla scoperta, regione dopo regione, di città, borghi, piazze, caratteri: dai più noti a quelli dimenticati. Un'impresa straordinaria dalla quale scaturì un libro importante nella storia del paese: preciso, acuto, fedele, circostanziato. L'italia raccontata è quella della ricostruzione e del boom economico, e che a uno sguardo contemporaneo potrebbe apparire lontanissima e superata. Così non è. Piovene è riuscito, quasi fosse un antropologo, a far emergere il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.
Punteggio: 853
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/04/2024

Posizione in classifica: 112

L' Arte Di Viaggiare

Alain De Botton

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Arte Di Viaggiare
Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative così come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio è costellato. Ecco perciò barbados, meta turistica che per l'autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di ciò che huysmans scrisse nel romanzo 'controcorrente', e poi la poesia di baudelaire e i quadri di hopper, da cui invece ci possiamo lasciare condurre per cogliere la forza evocativa dei mezzi di trasporto e di anonimi luoghi di transito; o ancora l'affascinante urbanistica di amsterdam e la scenografica bellezza di madrid colte nel loro incanto dagli sguardi di flaubert e di humboldt; ma naturalmente anche il lake district di wordsworth, l'aura di serenità della campagna inglese come veicolo di una misurata eppure intensa sensazione di pace interiore o l'intenso cromatismo della provenza di van gogh, per una riscoperta del paesaggio mediterraneo. Partenze e poi speranze e curiosità, paesaggi esotici, evocazioni artistiche e ritorni; ma più di ognuna di queste scansioni e di questi viaggi, conta per alain de botton lo sguardo stesso del viaggiatore, il suo desiderio di vedere 'davvero', è per questo che, a conclusione del percorso, seguendo questa volta le istruzioni di john ruskin, anche lui prova a vedere 'disegnando' per imparare a viaggiare e osservare tutti i giorni.
Punteggio: 851
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/01/2022

Posizione in classifica: 113

Non Leggete I Libri, Fateveli Raccontare
Sei Lezioni Per Diventare Un Intellettuale Dedicate In Particolare Ai Giovani Privi Di Talento

Luciano Bianciardi

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Non Leggete I Libri, Fateveli Raccontare<br>Sei Lezioni Per Diventare Un Intellettuale Dedicate In Particolare Ai Giovani Privi Di Talento
Nel 1966 luciano bianciardi si era già trasferito a milano, era stato assunto e licenziato da feltrinelli, aveva scritto la tetralogia del dissenso, rifiutato una collaborazione fissa con il «corriere della sera», quando pubblicò su «abc», il settimanale in bianco e nero sostenitore delle grandi battaglie civili dell'epoca, sei lezioni a puntate, pensate per i giovani – ma non tutti i giovani, solo quelli particolarmente privi di talento. Norme chiare, precise, efficaci, a uso di coloro che avessero deciso di diventare intellettuali. Si va dai consigli su come vestirsi, dove andare in vacanza o con chi accasarsi, alle frasi-cerotto – che sembrano dire, ma non dicono assolutamente niente – «per salvare i giovani mediocri (ma anche agli altri, i cervelloni, i geniali e i genialoidi) da un'esistenza mediocre, avviarli alla scalata dell'elicona». Non leggete i libri, fateveli raccontare è un piccolo, provocatorio e irriverente capolavoro: a cinquant'anni di distanza, in un'epoca in cui la superficialità sembra ormai l'unica via sicura per il successo, riscoprire bianciardi è un modo per ridere con intelligenza di quello che in fondo siamo sempre stati, ben prima dei social network.
Punteggio: 851
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/12/2023

Posizione in classifica: 114

Camminare

Thomas Bernhard

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Camminare
In camminare la prosa labirintica di bernhard ha toccato una vetta di corrosiva perfezione. «mentre io, prima che karrer impazzisse, camminavo con oehler solo di mercoledì, ora, dopo che karrer è impazzito, cammino con oehler anche di lunedì. Ho salvato oehler dall'orrore. Perché non c'è nulla di più orribile del dover camminare da soli di lunedì»: bastano poche frasi, ad apertura di pagina, a immergerci nel flusso ipnotico della scrittura di thomas bernhard. Ma perché, e quando, karrer è impazzito? Forse, dice oehler (che come molti personaggi di bernhard è contagiato da una «micidiale tendenza al soliloquio» e al «meditare sino allo sfinimento su cose insolubili»), c'entra il suicidio dell'amico hollensteiner – il chimico annientato dalla «bassezza» dello stato austriaco, che «nulla odia più profondamente di chi è fuori dall'ordinario». O forse l'aver esercitato sino in fondo «l'arte di esistere contro i fatti» – di esistere, cioè, «contro ciò che è insopportabile e contro ciò che è orribile». Al momento in cui karrer ha varcato «il confine della pazzia definitiva», oehler ha assistito personalmente: ed è, quella che racconta con precisi, ossessivi, grotteschi dettagli, una sequenza di irresistibile e insieme tragica comicità che fa pensare a certe pagine di kafka. In camminare la prosa labirintica di bernhard ha toccato una vetta di corrosiva perfezione. Traduzione di giovanna agabio.
Punteggio: 846
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/02/2023

Posizione in classifica: 115

La Bellezza E L'inferno
Scritti 2004-2009

Roberto Saviano

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Bellezza E L"inferno<br>Scritti 2004-2009
'la bellezza e l'inferno': fra questi poli opposti che richiamano il pensiero di albert camus si estende il campo di forze frequentato da roberto saviano, il luogo che genera la sua visione della vita, dell'impegno e dell'arte. Introdotti da una prefazione dell'autore, gli scritti raccolti in questo volume tracciano un percorso tanto ricco e vario quanto riconoscibile e coerente. Dal ragazzo che muove i primi già maturi passi nell'ambito della letteratura e della militanza antimafia fino allo scrittore affermato che viene invitato all'accademia dei nobel di stoccolma e abbracciato dai terremotati in abruzzo, roberto saviano resta se stesso. Ci racconta di un campione come lionel messi, che ha vinto la sfida più grande, quella contro il suo stesso corpo; di anna politkovskaja, uccisa perché non c'era altro modo per tapparle la bocca; dei pugili di marcianise, per cui il sudore del ring odora di rabbia e di riscatto; di miriam makeba, venuta a castel volturno per portare il suo saluto a sei fratelli africani caduti per mano camorrista; di enzo biagi, che lo intervistò nella sua ultima trasmissione; di felicia, la madre di peppino impastato, che per vent'anni ha dovuto guardare in faccia l'assassino di suo figlio prima di ottenere giustizia; e di tanti altri personaggi incontrati nella vita o tra le pagine dei libri, nelle terre sofferenti e inquinate degli uomini o in quelle libere e vaste della letteratura.
Punteggio: 845
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2022

Posizione in classifica: 116

L' Invenzione Occasionale

Elena Ferrante

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Invenzione Occasionale
Cinquantuno frammenti eterogenei di esperienze e di poetica, di intuizioni e di autobiografia. I testi sono stati pubblicati originariamente in inglese sul «guardian» nella traduzione di ann goldstein nel corso del 2018. Elena ferrante concede ai lettori di entrare nel suo spazio privato. Attenzione, non aspettatevi smancerie, la scrittura è essenziale, molto rigorosa: simile a quella dei tanto apprezzati romanzi» - robinson «'l'invenzione occasionale' è una polifonia di temi, una trama di pensieri, un laboratorio di scrittura e di poetica che prende spunto dalla dimensione apparentemente ordinaria della vita. La raccolta intercetta, sonda, incalza ciò che preme sotto l'ordine convenzionale della memoria e del presente: immagini, gesti, relazioni, necessità ed emergenze. Violare, inceppare, disturbare sono gli atti anarchici e sovversivi che ritornano di continuo nelle tessere di questo mosaico, ispirate allo scavo e al recupero perturbante» – tiziana de rogatis l'invenzione occasionale è composta da cinquantuno frammenti eterogenei di esperienze e di poetica, di intuizioni e di autobiografia. I titoli dei brevi testi modellano una mappa in movimento, definita di volta in volta dall'occhio del lettore. Attraversando soglie e frontiere diverse, rovesciando le stesse pertinenze di alto e basso, ogni tessera apre varchi tra contesti lontani, devia dal solco per meglio segnarne la traccia. Ed ecco che il racconto dell'insonnia porta all'urgenza di scrivere, i puntini sospensivi alla viltà, l'attrazione per un attore all'autonomia dell'opera d'arte, il trauma dei traslochi all'emancipazione delle donne, le piante alla smarginatura. La scrittura si definisce così come uno strumento paradossale, che afferma perentoriamente proprio quando sembra negare e divagare. Per incidere le apparenze dello stereotipo, per recuperare il vero occultato sotto la patina del verosimile, entra in scena un punto di vista nomade, al tempo stesso vicino e lontano dalla nostra vita quotidiana. Scavare, andare in profondità sotto questa superficie significa, in particolare, ripensare l'immaginario femminile come uno splendido graffito ancora parzialmente sepolto. Oltre il denso strato dell'immaginario neo-patriarcale, della retorica dell'emancipazione o dei buoni sentimenti: da lì si sprigiona l'invenzione occasionale.
Punteggio: 845
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/01/2022

Posizione in classifica: 117

La Magia

William Butler Yeats

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Magia
L'opera di william butler yeats si sviluppa aggiogata con estro e piglio unici a una ricerca interiore strettamente collegata alla tradizione ermetica. Alchimia, occultismo, astrologia, folklore, miti e leggende: nulla di ciò che è arcano gli è estraneo; dietro l'ostensione conclamata delle dispute amorose, delle lotte politiche, delle battaglie teatrali, dell'inesausto certame poetico, una vena esoterica innerva quasi ogni suo testo e più di un gesto. Con candore inaudito, yeats ha osato prospettare una lega di arte e vita, una pietra filosofale dell'arte: perno della compagine sono i saggi qui proposti, che concepì - e battezzò - come mitologie. Con la veemenza, lo smalto e l'irrisione che caratterizzano i suoi versi, esprimono il cimento di un artista che non teme di mettersi alla prova 'alle termopili'. E il lettore incontrerà alcuni capisaldi di uno spericolato modus operandi: la via del camaleonte, la dottrina delle maschere, la disciplina eroica dello specchio.
Punteggio: 843
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/04/2024

Posizione in classifica: 118

Le Passeggiate Del Sognatore Solitario

Jean-Jacques Rousseau

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Le Passeggiate Del Sognatore Solitario
È il primo testo letterario, non di finzione, in cui l'autore esiliato dal mondo, è davvero convinto di rivolgersi soltanto a se stesso. È anche un documento della patologia psichica di un uomo che cerca compensazione e sollievo nella libera attività del sognare, contemplare, divagare della mente e quindi nel registrare nella scrittura, l'ebbrezza di questo abbandono. Un romanzo di
Punteggio: 843
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/03/2024

Posizione in classifica: 119

Scrivo Poesie Solo Per Portarmi A Letto Le Ragazze

Charles Bukowski

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Scrivo Poesie Solo Per Portarmi A Letto Le Ragazze
Dopo
Punteggio: 841
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/04/2023

Posizione in classifica: 120

La Trionferà

Massimo Zamboni

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Trionferà
Essere comunisti a cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, il proprio futuro, in nome dell'emancipazione dell'umanità. Ma anche spedire un telegramma a lenin e nominarlo sindaco onorario, scontrarsi coi cattolici per il film su peppone e don camillo, disperarsi per la morte di stalin, servire lambrusco e rane fritte alla festa dell'unità. Essere comunisti era prima di tutto un sentimento: sapere di essere dalla parte giusta del mondo. Massimo zamboni ci accompagna in questo viaggio nel tempo, a partire da quella piccola pietroburgo nostrana dove ancora oggi campeggia il busto di lenin, facendoci precipitare in un'epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione. «e se non saremo noi a vederla trionfare, e se non sarà da noi e avrà altri nomi forse, altri modi, chissà dove, duecento, trecento, mille anni, vedrete: la trionferà. »attraverso la storia incredibile di una terra dove la fedeltà al partito era sacra e il vento dalla russia soffiava forte, massimo zamboni fa i conti con la grande utopia del novecento in modo davvero originale: al centro di questo appassionato racconto corale, ci sono l'emilia e la cittadina di cavriago, e le peripezie dei suoi abitanti. Quando nel 1919 spedirono un telegramma di solidarietà alla russia rivoluzionaria e qualche mese dopo, nel giorno della fondazione dell'internazionale comunista, lenin nel suo discorso lodò il coraggio di «quell'angolino sperduto», che aveva cercato invano sulla carta geografica. O quando parteciparono alla «conferenza del secolo» al teatro di reggio emilia: un dibattito sull'opportunità di concedere l'autorizzazione alle riprese del film su peppone e don camillo. O quando, nel 1970, inaugurarono con «un brivido di commozione» il busto di lenin nella piazza del paese, davanti a una delegazione ufficiale del pcus. Per poi saltare fuori dai loro letti caldi a montare la guardia al monumento di bronzo minacciato da qualche tentativo di decapitazione. Sognatori e realisti, gente con la testa dura e un senso fortissimo di fratellanza, i protagonisti di questa storia sono donne e uomini dall'inesausta passione politica, cittadini del grande mondo, nelle cui vicende c'è tutta la forza e la persistenza, infine la nostalgia, di quello slancio ideale, folle e meraviglioso che li faceva sentire di essere dalla parte giusta. Con «una dose di commozione, una di sarcasmo, una di pratico ed emiliano senso di disincanto», massimo zamboni ha spesso scritto e cantato la dissoluzione di quel tempo, ma qui ce lo spalanca di fronte agli occhi intatto e pieno di vita, di rabbia e struggimento, regalandoci l'epica di una memoria da cui ripartire, l'epica di una terra dove la bandiera rossa sventolava piú in alto di tutti.
Punteggio: 839
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/12/2023

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