In questo romanzo serio, divertente, spietato, francesco piccolo racconta, come solo lui sa fare, la vita di molti attraverso una sola. «la reazione a questo libro è scuotimento dal torpore. Come ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi» - annalena benini «uno specchio straordinario di ciò che siamo e che non vorremmo essere» - pierluigi battista «quello che tenevo compresso dentro di me, nell'ora di educazione fisica o durante i film di maciste, o certe sere quando andavo a dormire e avevo paura, era l'angoscia di dimostrare di essere maschio. Doverlo far vedere a tutti, ogni ora, ogni giorno, ogni settimana. E ogni volta misurare la mia inadeguatezza». Di quante cose è fatto un uomo? Sensibilità, ferocia, erotismo e romanticismo, debolezza, sete di potere. Ci vuole un certo coraggio per indagare la profondità del maschio, sempre che esista: non è detto che ci piaccia tutto quello che vedremo. In questo romanzo serio, divertente, spietato, francesco piccolo racconta, come solo lui sa fare, la vita di molti attraverso una sola. Quella che francesco piccolo racconta è la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Il tentativo fallimentare, comico e drammatico, di sfuggire alla legge del branco – e nello stesso tempo, la resa alla sua forza. La lotta indecidibile e vitale tra l'uomo che si vorrebbe essere e l'animale che ci si porta dentro. Perché esiste un codice dei maschi; quasi tutte le sue voci sono difficili da ripetere in pubblico, eppure non c'è verso di metterle a tacere. Tanti anni passati a cercare di spegnere quel ronzio collettivo per poi ritrovarsi ad ascoltarlo, nel proprio intimo, nei momenti piú impensati. «dentro di me continuerò sempre a chiedermi: siete contenti di me? Sono come mi volevate? » in un mondo da sempre governato dai maschi, capirli è la chiave per guardare piú in là. Per questo il racconto si nutre di tutto ciò che incontra – sandokan e malizia , i brufoli e il sesso, l'amore e il matrimonio, l'egoismo e la tenerezza – in un andamento vivissimo ma riflessivo, a tratti persino saggistico, che ci interroga e ci risponde, fino a ridisegnare il nostro sguardo.