Alla riunione del comitato centrale del partito comunista, d'improvviso va via la luce. Con la complicità del buio viene assassinato il segretario generale fernando garrido. Gli ingredienti sono quelli di un classico giallo: una stanza chiusa dal di dentro e senza possibilità di uscita. Ma l'assassino non è l'unica altra persona presente nella stanza, i sospettabili sono circa due milioni e i moventi metà di mille. E lo svolgimento delle indagini farà emergere coinvolgimenti oscuri e misteriosi tradimenti. Chi ha commesso l'omicidio, e perché? I nemici del segretario vanno cercati dentro il partito o fuori? È davvero opera del fascismo internazionale? C'entra qualcosa il kgb?
Una nuova indagine, particolarmente insidiosa, dà del filo da torcere al commissario giovanni buonvino e alla scalcinata squadra di villa borghese. Stavolta le spire di un serpente stringono il lettore in un giallo dal delizioso sapore classico e ricco di colpi di scena. «eccolo, il cadavere. O quello che ne restava. Si trovava nel posto più strano che potessero immaginare. Non schiacciato dalla zampa di un elefante, non sbranato da un leone o calpestato da un ippopotamo. No. Era nel rettilario. Più precisamente nella teca dove d'abitudine stazionava l'anaconda verde del sud america. »dopo la felice soluzione del caso del bambino scomparso, il commissario buonvino si gode la quiete ritrovata del parco di villa borghese e le gioie dell'amore. Ma è una tregua di breve durata. Il ritrovamento di un cadavere nel rettilario del bioparco, il giardino zoologico della capitale ospitato all'interno della villa, rappresenta una brutta gatta da pelare per buonvino, che si dà il caso sia erpetofobico, provando un terrore atavico per qualsiasi tipo di rettile. Come ci è finito il corpo di un uomo nudo dentro la teca dell'anaconda? E come ci è finita nella pancia del gigantesco serpente la testa del suddetto? Sono solo alcuni degli interrogativi senza risposta tra i quali il commissario e i suoi impavidi quanto scombinati agenti si barcamenano nel tentativo di risolvere quello che si presenta come un vero e proprio rompicapo. Quasi ci trovassimo nel più classico dei gialli di agatha christie, buonvino dovrà dar fondo a tutto il suo acume e alle sue capacità deduttive per sbrogliare i fili di un'indagine in cui gli indizi scarseggiano e i sospettati abbondano, e smascherare finalmente il colpevole.
Una nuova indagine, particolarmente insidiosa, dà del filo da torcere al commissario giovanni buonvino e alla scalcinata squadra di villa borghese. Stavolta le spire di un serpente stringono il lettore in un giallo dal delizioso sapore classico e ricco di colpi di scena. «eccolo, il cadavere. O quello che ne restava. Si trovava nel posto più strano che potessero immaginare. Non schiacciato dalla zampa di un elefante, non sbranato da un leone o calpestato da un ippopotamo. No. Era nel rettilario. Più precisamente nella teca dove d'abitudine stazionava l'anaconda verde del sud america. »dopo la felice soluzione del caso del bambino scomparso, il commissario buonvino si gode la quiete ritrovata del parco di villa borghese e le gioie dell'amore. Ma è una tregua di breve durata. Il ritrovamento di un cadavere nel rettilario del bioparco, il giardino zoologico della capitale ospitato all'interno della villa, rappresenta una brutta gatta da pelare per buonvino, che si dà il caso sia erpetofobico, provando un terrore atavico per qualsiasi tipo di rettile. Come ci è finito il corpo di un uomo nudo dentro la teca dell'anaconda? E come ci è finita nella pancia del gigantesco serpente la testa del suddetto? Sono solo alcuni degli interrogativi senza risposta tra i quali il commissario e i suoi impavidi quanto scombinati agenti si barcamenano nel tentativo di risolvere quello che si presenta come un vero e proprio rompicapo. Quasi ci trovassimo nel più classico dei gialli di agatha christie, buonvino dovrà dar fondo a tutto il suo acume e alle sue capacità deduttive per sbrogliare i fili di un'indagine in cui gli indizi scarseggiano e i sospettati abbondano, e smascherare finalmente il colpevole.
Quando john krassner, giornalista dello stato di new york, precipita dal quindicesimo piano di una casa dello studente di stoccolma, non sembrano esserci dubbi: si è suicidato. Nella sua stanza viene trovata una lettera d'addio e il caso è destinato a essere archiviato. Alcuni particolari però spingono lars m. Johansson, investigatore della polizia criminale, a non avere troppa fretta. Ben presto un'indagine di semplice routine si trasforma nella più grande inchiesta mai condotta in svezia. Anche i 'vicini' dei servizi di sicurezza sembrano molto interessati alla figura di krassner, che stava lavorando a un manoscritto, forse un romanzo, intitolato 'la spia che andò a est'. Per quale motivo krassner era venuto in svezia?
Barcellona 1992: madame delmas, affascinante donna francese, si rivolge a pepe carvalho per ritrovare l'uomo della sua vita, improvvisamente scomparso. Si tratta di un giovane immigrato greco, alekos. Al termine della labirintica ricerca, nei quartieri devastati dalla speculazione edilizia, riaffiorerà il corpo del giovane. Droga, prostituzione, omosessualità, stanchezza è la realtà con cui pepe deve fare i conti.
Quando john krassner, giornalista dello stato di new york, precipita dal quindicesimo piano di una casa dello studente di stoccolma, non sembrano esserci dubbi: si è suicidato. Nella sua stanza viene trovata una lettera d'addio e il caso è destinato a essere archiviato. Alcuni particolari però spingono lars m. Johansson, investigatore della polizia criminale, a non avere troppa fretta. Ben presto un'indagine di semplice routine si trasforma nella più grande inchiesta mai condotta in svezia. Anche i
Sir thomas lynley, ottavo conte di asherton, è uno dei più stimati ispettori di scotland yard grazie alla sua abilità investigativa davvero fuori dal comune e a un fascino irresistibile. Finalmente lynley ha deciso di prendersi un po' di vacanza per far conoscere la fidanzata deborah alla madre che vive ad howenstow, in cornovaglia. Ma l'efferato omicidio di un giornalista scuote l'apparente tranquillità del villaggio e costringe l'innato senso di lynley per la giustizia a mettersi sulle tracce della verità. Un giallo, il cui esito finale cambierà per sempre la vita dell'ispettore.
In una reykjavík avvolta nella coltre di un inverno che sembra il più freddo di sempre, l'agente erlendur sveinsson affronta un caso che lo costringe a confrontarsi con i fantasmi di quel passato che lo tormenta da una vita. La morte di elias, dieci anni, madre thailandese e padre islandese, trovato accoltellato in mezzo alla neve in un giardino, lo tocca nel profondo. Non è solo l'ennesimo omicidio su cui investigare, è una vicenda che alimenta in lui l'angoscia per quel fratello perso da piccolo nella brughiera nel pieno di una bufera. Non c'è tempo, però, di abbandonarsi ai ricordi dolorosi: il burbero poliziotto e la sua squadra iniziano un delicato lavoro di indagine. Il fratellastro di elias è scomparso: sarà implicato nella morte del piccolo o semplicemente teme per la propria vita? Da colloqui e interrogatori a compagni e insegnanti a poco a poco emerge una realtà di tensioni razziali e di scontento fino ad allora nascosta sotto la superficie dell'immagine liberale e multiculturale che l'islanda si vanta di avere. Nessuna pista viene trascurata, dalle bande neonaziste allo spaccio di droga, alla pedofilia, ma la verità è molto più semplice.
Soneri è un poliziotto in forza alla questura di parma. Amante della buona tavola e del vino, non è più giovanissimo, ha un passato sentimentale triste e un presente dove l'amore ha i lineamenti irregolari e il temperamento brusco di angela, temibile e focosa avvocatessa. È alle prese con due morti misteriose: due anziani fratelli, con un fosco passato di attività ai tempi del fascismo e di salò, vengono uccisi. Uno precipita dalla finestra di un ospedale dove svolgeva una sorta di assistenza volontaria, l'altro, dopo essere apparentemente svanito nel fiume con la sua chiatta, viene ripescato cadavere nelle acque del po.
Il nuovo romanzo di guillaume musso è un noir a perdifiato sulle tracce di una donna misteriosa, e dei segreti che la sua vita porta con sé. «guillaume musso è il re del noir europeo» – la repubblica«il maestro francese della suspense» – the new york times«uno dei migliori autori contemporanei di thriller» – the daily expressa parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di natale, una ragazza viene salvata dalle acque della senna. È nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare e a far perdere le proprie tracce. Gli esami del dna rivelano la sua identità: è la pianista milena bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima. È una indagine per l'ufficio affari non convenzionali della polizia di parigi, l'occasione che roxane, un capitano messo in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita. Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore raphaël batailley, l'ex fidanzato di milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti?