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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1024

Pagina 18 di 103

Posizione in classifica: 171

Poesie

Czeslaw Milosz

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie
«non ho alcuna esitazione nell'affermare che czesław miłosz è uno dei più grandi poeti del nostro tempo e forse il più grande» scriveva qualche anno fa un altro poeta, iosif brodskij. Poi giunse, nel 1980, il premio nobel – e molti lettori in tutto il mondo cominciarono a scoprire l'opera complessa e intensa di questo scrittore, che da anni si trovava nella paradossale condizione di essere circondato da persone che non leggevano la sua lingua, mentre i suoi libri erano proibiti a coloro che la leggevano. Nato in lituania nel 1911, esule dalla polonia sin dal 1951, miłosz «ha ricevuto quella che si potrebbe definire l'educazione standard dei paesi dell'europa orientale, che ha incluso, fra l'altro, l'esperienza del cosiddetto olocausto, già da lui profetizzata nelle liriche della seconda metà degli anni trenta». E «la sua terra, dopo essere stata devastata fisicamente, gli venne sottratta e distrutta spiritualmente» (brodskij). Questo poeta metafisico, in perpetua complicità con l'invisibile, è stato costretto dalla storia a vivere l'invisibile innanzitutto nella sua forma più letterale e più ossessiva: come ressa dei morti e delle cose scomparse. Il poeta è qui sempre il sopravvissuto, che si mormora un verso sobrio e terribile. «e il cuore non muore quando sembra che dovrebbe». Quei morti sono subito «lontani come l'imperatore valentiniano, / come i condottieri dei massageti, di cui non si sa nulla», eppure tendono a riapparire, seduti a un caffè familiare, e guardano il sopravvissuto, «scoppiando a ridere». Che il passato sia connesso a una devastazione totale dà alla memoria, in miłosz, una dimensione di conquista dell'immagine sul fondo del vuoto. Per questo ogni oggetto, ogni nome, ogni albero da lui nominato hanno una tale evidenza, lacerata ed estatica. Essi si pongono tutti vicino a quella «frontiera mobile / oltre la quale colore e suono si compiono / e sono congiunte le cose di questa terra». Quella frontiera ci separa da una terra visionaria: blake e swedenborg ne hanno dato notizia, e la loro voce risuona in miłosz. Nel suo verso spesso vibrano insieme una «vastità cosmica della visione» (per lui il primo criterio della grande poesia) e la pura attenzione, insegnata da simone weil. Allora, sottintesi tutti i naufragi, il poeta torna a essere «uno dei tanti / mercanti e artigiani dell'impero del giappone / che componevano versi sui ciliegi in fiore, / i crisantemi e la luna piena».
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/09/2024

Posizione in classifica: 172

Cè Modo E Modo Di Sparire
Poesie 1945-2007

Nina Cassian

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Cè Modo E Modo Di Sparire<br>Poesie 1945-2007
Ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte brancusi e tzara, ionesco, eliade e cioran, e come loro inevitabilmente esule, nina cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli stati uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. E la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio, nonché la stesura di nuovi componimenti - in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese -, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, né rivali, nell'odierno panorama poetico internazionale. Si avvertono, nella voce della cassian, echi ravvicinati di tutta la più nobile stagione del novecento: da mandel'stam a cvetaeva, da apollinaire a brecht a celan, e si potrebbe risalire fino a emily dickinson,
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2024

Posizione in classifica: 173

Leggenda Privata

Michele Mari

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Leggenda Privata
L'accademia dei ciechi ha deliberato: michele mari deve scrivere la sua autobiografia. O, come gli ha intimato quello che gorgoglia, «isshgioman'zo con cui ti chonshgedi». Se hai avuto un padre il cui carattere si colloca all'intersezione di mose con john huston, e una madre costretta a darti il bacino della buonanotte di nascosto, allora l'infanzia che hai vissuto non poteva definirsi altro che «sanguinosa». Poi arriva l'adolescenza, e fra un viscido bollito e un mottarello, in trattoria, avviene l'incontro fatale: una cameriera volgarotta e senza nome che accende le fantasie erotiche del futuro autore delle 'cento poesie d'amore a ladyhawke'. Ma è davvero una ragazza o un golem manovrato da qualche entità? Assieme a lei, in una «leggenda privata» documentata da straordinarie fotografie, la famiglia dell'autore e il suo originalissimo lessico. E poi la scuola, la cultura a milano negli anni sessanta e settanta, e alcune illustri comparse come dino buzzati, walter bonatti, eugenio montale, enzo jannacci e giorgio gaber. Chiamando a raccolta tutti i suoi fantasmi e tutte le sue ossessioni (fra cui un numero non indifferente di ultracorpi), michele mari passa al microscopio i tasselli di un'intera esistenza: la sua. Un romanzo di formazione giocoso e serissimo che è anche un atto di coerenza verso le ragioni più esose della letteratura.
Punteggio: 960
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2023

Posizione in classifica: 174

La Divina Commedia
Paradiso

Dante Alighieri

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

La Divina Commedia<br>Paradiso
«nel ciel che più de la sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire / né sa né può chi di là sù discende. » la terza «sublimis cantica» – come il suo autore, con profonda consapevolezza e bellezza, la definì – contiene in sé qualcosa di unico, che la rende diversa da ogni altra composizione della letteratura. Essa appare nuova anche rispetto alle prime due parti del poema, già così rivoluzionarie nell'invenzione e nel linguaggio. Perché la poesia del paradiso non racconta vicende di uomini, non descrive paesaggi. Essa si sostanzia di cose che non si vedono e che, soltanto, per fede, si sperano. E tuttavia anche e soprattutto qui il genio di dante riesce a esprimersi con versi di grande potenza, che si imprimono per sempre nella mente del lettore con immagini di straordinaria forza suggestiva.
Punteggio: 959
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2023

Posizione in classifica: 175

On Writing
Autobiografia Di Un Mestiere

Stephen King

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

On Writing<br>Autobiografia Di Un Mestiere
Più che un manuale tecnico per aspiranti scrittori, questo libro è un'autobiografia del mestiere, in cui la storia personale e professionale di king si fondono totalmente. Il capitolo d'apertura, «curriculum vitae» ripercorre gli anni della formazione attraverso i momenti di crescita fino al grande successo di «carrie». «la cassetta degli attrezzi» è invece una disincantata elencazione dei ferri del mestiere. «sullo scrivere» illustra le fasi del racconto creativo fino all'approdo editoriale; infine «sul vivere» racconta come l'autore abbia visto la morte da vicino dopo lo spaventoso incidente in cui è stato coinvolto e come, grazie alla scrittura, sia tornato alla vita.
Punteggio: 957
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/07/2024

Posizione in classifica: 176

Gli Spiriti Non Dimenticano
Il Mistero Di Cavallo Pazzo E La Tragedia Dei Sioux

Vittorio Zucconi

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Gli Spiriti Non Dimenticano<br>Il Mistero Di Cavallo Pazzo E La Tragedia Dei Sioux
Nel ricostruire la vita del capo cavallo pazzo, il figlio del tuono e della grandine, che nel 1876 sconfisse il 7º cavalleggeri di custer nei pressi del little bighorn, vittorio zucconi ha scoperto molto più di un messia guerriero con una penna di falco rosso tra i capelli: ha incontrato la vita quotidiana, le donne, i bambini, gli amori, i riti e la disperazione di quello che fu un magnifico popolo di liberi cacciatori, i lakota sioux delle grandi praterie americane, distrutti dall'invasione dei bianchi. Ne è uscito 'gli spiriti non dimenticano', un racconto struggente e meraviglioso, che nessun 'viso pallido' potrà leggere senza un brivido di tenerezza e di vergogna. E senza cadere alla fine, come l'autore stesso, sotto l'incantesimo di cavallo pazzo, lasciandosi trasportare in un'avventura di straordinaria, emozionante intensità.
Punteggio: 957
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

Posizione in classifica: 177

La Divina Commedia Di Dante Alighieri

Gustave Doré

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

La Divina Commedia Di Dante Alighieri
'un'illustrazione di vastità universale, un'illustrazione che sia anche un microcosmo': così jorge luis borges descrive il poema di dante, e aggiunge: 'non c'è cosa sulla terra che non sia anche lì, ciò che fu, ciò che è e ciò che sarà, la storia del passato e quella del futuro'. Come non pensare che lo scrittore argentino avesse in mente, parlando della commedia, le incisioni di gustave doré? Questo volume le riproduce in forma integrale, legando le immagini con didascalie narrative che consentono di ripercorrere il viaggio dantesco 'leggendo' le tavole. Pubblicate, grazie all'opera di decine di artigiani incisori, tra 1861 e 1868, le centotrentacinque illustrazioni (più una, il ritratto di dante) riscossero da subito un grande, meritato successo, tanto da disegnare i regni d'oltretomba nell'immaginario di più generazioni. Forse solo michelangelo, nelle sue illustrazioni perdute per la commedia, aveva saputo rendere con energia paragonabile la plasticità tormentata dei corpi dei dannati, solo botticelli la grazia e la leggerezza angelica dei beati. Impareggiabile resta la capacità di doré di creare paesaggi inediti, dai mostruosi antri infernali mai toccati dal sole alla luminosità rarefatta dell'empireo.
Punteggio: 953
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/03/2020

Posizione in classifica: 178

A Riveder Le Stelle
Dante, Il Poeta Che Inventò L'Italia

Aldo Cazzullo

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

A Riveder Le Stelle<br>Dante, Il Poeta Che Inventò L"Italia
Se siete alla ricerca di un libro che vi faccia scoprire o riscoprire la figura e l'opera di dante alighieri, il poeta che ha dato origine alla lingua e alla cultura italiana, non potete perdervi a riveder le stelle, il saggio di aldo cazzullo pubblicato da mondadori nel 2020. Si tratta di un libro appassionante e coinvolgente, che vi porterà in un viaggio attraverso i luoghi, i personaggi e i temi della divina commedia, il capolavoro assoluto della letteratura universale. Aldo cazzullo è uno dei giornalisti e scrittori italiani più noti e apprezzati, autore di numerosi libri di successo, tra cui mussolini il capobanda, il posto degli uomini e la guerra dei nostri nonni. In questo libro, cazzullo dimostra la sua grande competenza e il suo amore per dante, raccontandolo con uno stile chiaro, fluido e coinvolgente. Il libro è diviso in tre parti, corrispondenti alle tre cantiche della commedia: inferno, purgatorio e paradiso. Ogni parte è arricchita da curiosità, aneddoti e approfondimenti sulla vita e l'opera di dante, sul contesto storico e culturale in cui visse e scrisse, sulle fonti e le influenze che lo ispirarono. Il libro è anche un omaggio all'italia, al suo patrimonio artistico e culturale, alla sua bellezza e alla sua varietà. Cazzullo ci fa scoprire i luoghi danteschi, dalle città alle montagne, dalle foreste ai fiumi, dalle isole ai laghi. Ci fa conoscere i personaggi che popolano la commedia, dai grandi protagonisti della storia e della letteratura ai semplici uomini e donne che dante incontrò nella sua vita. Ci fa riflettere sui temi che animano la commedia, come l'amore, la giustizia, la libertà, la fede, la speranza. A riveder le stelle è un libro che vi farà innamorare di dante e della sua opera, che vi farà apprezzare la ricchezza e la profondità della sua poesia, che vi farà sentire orgogliosi di essere italiani. Un libro che vi farà dire, come dante alla fine del suo viaggio: 'e quindi uscimmo a riveder le stelle'.
Punteggio: 953
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/12/2021

Posizione in classifica: 179

MoranteMoravia
Una Storia Damore

Anna Folli

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

MoranteMoravia<br>Una Storia Damore
Una storia d'amore di struggente intensità, un sodalizio letterario segreto e indissolubile. «non (volevo) separarmi da lei, che sarebbe stata una soluzione più ragionevole, ma ucciderla, perché il nostro rapporto era così stretto, così complesso e in fondo così vivo che il delitto mi pareva più facile della separazione» – vita di moravia, di albero moravia e alain elkann erano una coppia leggendaria. Li chiamavano morantemoravia, tutto attaccato, come se la loro fosse un'unica vita, come fossero parte di un binomio inscindibile. Eppure non potevano essere più diversi. Ironico, entusiasta, con una grande passione per la discussione e il dialogo, alberto moravia era un uomo lontano dal monumento letterario che i suoi contemporanei gli eressero sin dai primi esordi. Giovane, timida e poverissima, elsa morante cercava di costruire l'immagine di una donna sicura, ma nascondeva una grande vulnerabilità affettiva, un bisogno estremo di continue conferme. Di moravia, la morante s'innamora al primo incontro, nell'antica birreria dreher accanto a palazzo colonna. Lui è l'enfant prodige della narrativa italiana, l'autore celebrato e insieme discusso degli indifferenti, scritto a diciotto anni durante la convalescenza da una malattia terribile che gli aveva rubato l'infanzia. Lei, «un viso tondo con due grandi occhi dall'iride screziata, pieni di luce e ombre», vive dando ripetizioni agli studenti e compilando tesi di laurea, ma scrive anche racconti ai quali affida tutti i suoi sogni e le sue speranze. Sopra ogni cosa, vuole diventare scrittrice: la più grande di tutte. Sia elsa che alberto vivono la letteratura come una fede religiosa. Entrambi la hanno scelta come passione totalizzante, come l'unico destino in cui riconoscersi, pur avendo un approccio alla scrittura del tutto opposto: razionale, quello di moravia, incantato quello di elsa. Dalle fughe a capri, dove i due scrittori vivono i momenti più spensierati del loro matrimonio, all'esilio ciociaro negli anni della guerra; dalla vita bohèmienne del dopoguerra fino alla consacrazione letteraria, anna folli ripercorre in queste pagine il tempestoso rapporto che per venticinque anni ha legato la più celebre coppia della scena letteraria italiana.
Punteggio: 953
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 12/01/2024

Posizione in classifica: 180

Eneide
Testo Latino A Fronte

Publio Virgilio Marone

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Eneide<br>Testo Latino A Fronte
L'opera epica commissionata da augusto e mecenate a virgilio per esaltare il principato, i destini di roma e la pax romana. Un poema che sa unire la gloria delle imprese all'elegia, e soprattutto alla speranza di una pace eterna e universale.
Punteggio: 951
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/06/2024

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