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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1038

Pagina 18 di 104

Posizione in classifica: 171

E I Nostri Volti, Amore Mio, Leggeri Come Foto

John Berger

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

E I Nostri Volti, Amore Mio, Leggeri Come Foto
'e i nostri volti, amore mio. 'è l'inizio di una lettera d'amore che l'autore firma di suo pugno e dedica ad ognuno di noi; un colloquio intimo con il lettore, lungo un percorso indisciplinato, che fonde saggistica, prosa e poesia, riflessione e racconto, frammenti presi dalla vita, ricchi di stimoli e intuizioni; una narrazione coinvolgente che pone a confronto con cose piccole e quotidiane, e con emozioni ritratte con un'intensità e una precisione folgoranti. Un cimitero sulla collina, la storia di van gogh, un quadro di caravaggio. L'autore descrive ogni cosa come se la vedesse per la prima volta, e fa nascere nel lettore lo stupore di guardare il mondo in una luce nuova. Un diario intimo che è un'educazione sentimentale alla vita, denso degli interrogativi che attraversano l'esistenza di ogni uomo.
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/05/2021

Posizione in classifica: 172

Il Mondo è Un Teatro
La Vita E L'epoca Di William Shakespeare

Bill Bryson

Classici, poesia, teatro e critica

Il Mondo è Un Teatro<br>La Vita E L"epoca Di William Shakespeare
Con la consueta scrittura brillante e divertente, bryson ricostruisce non solo la biografia di un uomo, ma anche un'epoca di intensa vivacità culturale e grande libertà di pensiero. Sulla vita e l'opera di william shakespeare sono stati versati fiumi d'inchiostro, quasi nulla tuttavia possiamo affermare con certezza, tanto che alcuni studiosi hanno persino dubitato della sua esistenza. Attingendo al guazzabuglio di curiosità che ruotano intorno alla figura del bardo, bill bryson ci offre oggi uno shakespeare mai raccontato e un delizioso affresco della vita londinese nel periodo elisabettiano, in cui i teatri, sempre affollati, aprivano alle due del pomeriggio, il biglietto d'ingresso costava un penny e per gli spettatori più golosi erano in vendita birra, pan di zenzero, noci, mele e pere «che potevano trasformarsi in missili nei momenti di delusione».
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/12/2021

Posizione in classifica: 173

L Anabasi Di Alessandro
Testo Greco A Fronte

Flavio Arriano

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L Anabasi Di Alessandro<br>Testo Greco A Fronte
Sull'impresa di alessandro magno, il giovane re della macedonia che, partito dalla grecia nel 334 a. C . , conquistò in dieci anni lo sconfinato impero persiano arrivando fino in india per poi morire a 33 anni a babilonia, furono scritte subito numerose opere, a metà tra il racconto storico e il romanzo d'avventura. Tra le poche giunte fino a noi, l'anabasi di alessandro, scritta cinque secoli dopo la morte del suo protagonista e ancora oggi alla base della moderna storiografia sul macedone. Il fascino di questo libro è dovuto non tanto al racconto delle battaglie, degli espedienti, della vita d'accampamento, quanto al senso di apertura a mondi diversi e sconosciuti, alla meraviglia di fronte all'immensità della terra e alla varietà dei suoi abitanti, alle esperienze e agli incontri con le genti più diverse vissuti senza pregiudizi etnici, al racconto del grande progetto – rimasto incompiuto per la prematura morte del conquistatore – di fusione tra i popoli, che avrebbe unito tutto il mondo conosciuto in un'unica patria.
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/09/2024

Posizione in classifica: 174

Il Demone

Michail Jur'evic Lermontov

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Il Demone
Un demone si aggira intorno alla terra, fiero della sua solitudine e della sua potenza ma triste di non saper amare; finché scorge la bellissima tamara: si innamora, fa sì che il fidanzato della giovane venga ucciso e poi, invisibile, la seduce a poco a poco con la bellezza delle sue parole. Ma un unico bacio d'amore e di morte lo riporta alla tristezza e alla mancanza d'amore. Il demone è il più famoso poema romantico della letteratura russa, punto di incontro di suggestioni letterarie, opera di passione e specchio della tormentata esistenza del poeta. Eco di una rappresentazione misterica in termini romantici, è un'opera ricca di evocazioni paesaggistiche del caucaso e di intuizioni profonde dei moti dell'animo: dall'ingenuità di tamara, salvata dal cherubino nonostante sia morta tra le braccia del diavolo, alla psicologia del demone, destinato alla solitudine eterna e vinto nel suo, sia pure appena accennato, bisogno d'amore.
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/04/2024

Posizione in classifica: 175

Poesie

Czeslaw Milosz

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie
«non ho alcuna esitazione nell'affermare che czesław miłosz è uno dei più grandi poeti del nostro tempo e forse il più grande» scriveva qualche anno fa un altro poeta, iosif brodskij. Poi giunse, nel 1980, il premio nobel – e molti lettori in tutto il mondo cominciarono a scoprire l'opera complessa e intensa di questo scrittore, che da anni si trovava nella paradossale condizione di essere circondato da persone che non leggevano la sua lingua, mentre i suoi libri erano proibiti a coloro che la leggevano. Nato in lituania nel 1911, esule dalla polonia sin dal 1951, miłosz «ha ricevuto quella che si potrebbe definire l'educazione standard dei paesi dell'europa orientale, che ha incluso, fra l'altro, l'esperienza del cosiddetto olocausto, già da lui profetizzata nelle liriche della seconda metà degli anni trenta». E «la sua terra, dopo essere stata devastata fisicamente, gli venne sottratta e distrutta spiritualmente» (brodskij). Questo poeta metafisico, in perpetua complicità con l'invisibile, è stato costretto dalla storia a vivere l'invisibile innanzitutto nella sua forma più letterale e più ossessiva: come ressa dei morti e delle cose scomparse. Il poeta è qui sempre il sopravvissuto, che si mormora un verso sobrio e terribile. «e il cuore non muore quando sembra che dovrebbe». Quei morti sono subito «lontani come l'imperatore valentiniano, / come i condottieri dei massageti, di cui non si sa nulla», eppure tendono a riapparire, seduti a un caffè familiare, e guardano il sopravvissuto, «scoppiando a ridere». Che il passato sia connesso a una devastazione totale dà alla memoria, in miłosz, una dimensione di conquista dell'immagine sul fondo del vuoto. Per questo ogni oggetto, ogni nome, ogni albero da lui nominato hanno una tale evidenza, lacerata ed estatica. Essi si pongono tutti vicino a quella «frontiera mobile / oltre la quale colore e suono si compiono / e sono congiunte le cose di questa terra». Quella frontiera ci separa da una terra visionaria: blake e swedenborg ne hanno dato notizia, e la loro voce risuona in miłosz. Nel suo verso spesso vibrano insieme una «vastità cosmica della visione» (per lui il primo criterio della grande poesia) e la pura attenzione, insegnata da simone weil. Allora, sottintesi tutti i naufragi, il poeta torna a essere «uno dei tanti / mercanti e artigiani dell'impero del giappone / che componevano versi sui ciliegi in fiore, / i crisantemi e la luna piena».
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/09/2024

Posizione in classifica: 176

Cè Modo E Modo Di Sparire
Poesie 1945-2007

Nina Cassian

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Cè Modo E Modo Di Sparire<br>Poesie 1945-2007
Ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte brancusi e tzara, ionesco, eliade e cioran, e come loro inevitabilmente esule, nina cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli stati uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. E la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio, nonché la stesura di nuovi componimenti - in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese -, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, né rivali, nell'odierno panorama poetico internazionale. Si avvertono, nella voce della cassian, echi ravvicinati di tutta la più nobile stagione del novecento: da mandel'stam a cvetaeva, da apollinaire a brecht a celan, e si potrebbe risalire fino a emily dickinson,
Punteggio: 961
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2024

Posizione in classifica: 177

Leggenda Privata

Michele Mari

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Leggenda Privata
L'accademia dei ciechi ha deliberato: michele mari deve scrivere la sua autobiografia. O, come gli ha intimato quello che gorgoglia, «isshgioman'zo con cui ti chonshgedi». Se hai avuto un padre il cui carattere si colloca all'intersezione di mose con john huston, e una madre costretta a darti il bacino della buonanotte di nascosto, allora l'infanzia che hai vissuto non poteva definirsi altro che «sanguinosa». Poi arriva l'adolescenza, e fra un viscido bollito e un mottarello, in trattoria, avviene l'incontro fatale: una cameriera volgarotta e senza nome che accende le fantasie erotiche del futuro autore delle 'cento poesie d'amore a ladyhawke'. Ma è davvero una ragazza o un golem manovrato da qualche entità? Assieme a lei, in una «leggenda privata» documentata da straordinarie fotografie, la famiglia dell'autore e il suo originalissimo lessico. E poi la scuola, la cultura a milano negli anni sessanta e settanta, e alcune illustri comparse come dino buzzati, walter bonatti, eugenio montale, enzo jannacci e giorgio gaber. Chiamando a raccolta tutti i suoi fantasmi e tutte le sue ossessioni (fra cui un numero non indifferente di ultracorpi), michele mari passa al microscopio i tasselli di un'intera esistenza: la sua. Un romanzo di formazione giocoso e serissimo che è anche un atto di coerenza verso le ragioni più esose della letteratura.
Punteggio: 960
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2023

Posizione in classifica: 178

La Divina Commedia
Paradiso

Dante Alighieri

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

La Divina Commedia<br>Paradiso
«nel ciel che più de la sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire / né sa né può chi di là sù discende. » la terza «sublimis cantica» – come il suo autore, con profonda consapevolezza e bellezza, la definì – contiene in sé qualcosa di unico, che la rende diversa da ogni altra composizione della letteratura. Essa appare nuova anche rispetto alle prime due parti del poema, già così rivoluzionarie nell'invenzione e nel linguaggio. Perché la poesia del paradiso non racconta vicende di uomini, non descrive paesaggi. Essa si sostanzia di cose che non si vedono e che, soltanto, per fede, si sperano. E tuttavia anche e soprattutto qui il genio di dante riesce a esprimersi con versi di grande potenza, che si imprimono per sempre nella mente del lettore con immagini di straordinaria forza suggestiva.
Punteggio: 959
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2023

Posizione in classifica: 179

On Writing
Autobiografia Di Un Mestiere

Stephen King

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

On Writing<br>Autobiografia Di Un Mestiere
Più che un manuale tecnico per aspiranti scrittori, questo libro è un'autobiografia del mestiere, in cui la storia personale e professionale di king si fondono totalmente. Il capitolo d'apertura, «curriculum vitae» ripercorre gli anni della formazione attraverso i momenti di crescita fino al grande successo di «carrie». «la cassetta degli attrezzi» è invece una disincantata elencazione dei ferri del mestiere. «sullo scrivere» illustra le fasi del racconto creativo fino all'approdo editoriale; infine «sul vivere» racconta come l'autore abbia visto la morte da vicino dopo lo spaventoso incidente in cui è stato coinvolto e come, grazie alla scrittura, sia tornato alla vita.
Punteggio: 957
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/07/2024

Posizione in classifica: 180

Gli Spiriti Non Dimenticano
Il Mistero Di Cavallo Pazzo E La Tragedia Dei Sioux

Vittorio Zucconi

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Gli Spiriti Non Dimenticano<br>Il Mistero Di Cavallo Pazzo E La Tragedia Dei Sioux
Nel ricostruire la vita del capo cavallo pazzo, il figlio del tuono e della grandine, che nel 1876 sconfisse il 7º cavalleggeri di custer nei pressi del little bighorn, vittorio zucconi ha scoperto molto più di un messia guerriero con una penna di falco rosso tra i capelli: ha incontrato la vita quotidiana, le donne, i bambini, gli amori, i riti e la disperazione di quello che fu un magnifico popolo di liberi cacciatori, i lakota sioux delle grandi praterie americane, distrutti dall'invasione dei bianchi. Ne è uscito 'gli spiriti non dimenticano', un racconto struggente e meraviglioso, che nessun 'viso pallido' potrà leggere senza un brivido di tenerezza e di vergogna. E senza cadere alla fine, come l'autore stesso, sotto l'incantesimo di cavallo pazzo, lasciandosi trasportare in un'avventura di straordinaria, emozionante intensità.
Punteggio: 957
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

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