Nel ricostruire la vita del capo cavallo pazzo, il figlio del tuono e della grandine, che nel 1876 sconfisse il 7º cavalleggeri di custer nei pressi del little bighorn, vittorio zucconi ha scoperto molto più di un messia guerriero con una penna di falco rosso tra i capelli: ha incontrato la vita quotidiana, le donne, i bambini, gli amori, i riti e la disperazione di quello che fu un magnifico popolo di liberi cacciatori, i lakota sioux delle grandi praterie americane, distrutti dall'invasione dei bianchi. Ne è uscito 'gli spiriti non dimenticano', un racconto struggente e meraviglioso, che nessun 'viso pallido' potrà leggere senza un brivido di tenerezza e di vergogna. E senza cadere alla fine, come l'autore stesso, sotto l'incantesimo di cavallo pazzo, lasciandosi trasportare in un'avventura di straordinaria, emozionante intensità.
Una vita raccontata attraverso gli oggetti che l'hanno popolata, il viaggio nei ricordi di un grande giornalista. 'le ultime ore della notte erano il continuo rigirarsi in letti tiepidi e intrisi di sudore, voltando e rivoltando il cuscino alla ricerca illusoria e passeggera del lato fresco. ' le nostre vite sono segnate da oggetti che restano impressi nella memoria, come a scandirla con visioni e suoni che sembrano rimasti lì, a fissarci per sempre. Vittorio zucconi affronta questo viaggio nel ricordo e ricuce i momenti di una vita popolata da personaggi straordinari. Così anche gli oggetti si animano e animano la scrittura: ci sono il ticchettio della lettera 22 paterna a cadenzare le insonnie infantili e il videoregistratore betamax, frutto dimenticato di anonimi ingegneri della sony, per sfuggire alla noia asfissiante dei plumbei inverni sovietici. Ci sono i dibattiti metafisici sulla piadina perfetta di milano marittima e l'aereo scalcagnato della campagna presidenziale di bush, che sembrava a ogni momento sul punto di schiantarsi ma offriva in cambio un posto in prima fila nello spettacolo della democrazia. E poi c'è l'ossessione ricorrente, la ricerca 'illusoria e passeggera' per eccellenza, quella del lato fresco del cuscino. E può essere un ricordo di bambino - le vacanze in romagna, l'afa dell'adriatico e i letti intrisi di sudore - o l'alba della liberazione di kuwait city, mentre in un albergo rovente di dammam si cercava solo di dormire per non pensare alla 'madre di tutte le guerre'. Un viaggio nella memoria, una ricerca archeologica che diventa il romanzo di una vita, con quel poco di nostalgia che tutti ci possiamo concedere, ma qui ammaestrata dall'ironia del giornalista di razza.
'È un privilegio o una condanna scoprirsi americani? Il paese delle mille contraddizioni, la nazione del melting pot, dove la geografia, ignorata a scuola, s'impara grazie alle tante guerre combattute, dal lontano vietnam all'attuale iraq, è ancora la migliore democrazia del mondo? Gli americani sono convinti di aver sempre ragione, per definizione, semplicemente perché loro sono americani e tu no. Meno sanno del mondo e più lo vogliono cambiare a propria immagine e somiglianza. Ma forse il segreto dell'america sta nel suo essere una nazione eccitante, un paese che non ti annoia mai, dove ciò che sembrava certo ieri diventa assurdo domani. L'america ti inganna, ti tradisce, ti diverte. Vittorio zucconi, da molti anni corrispondente per la repubblica dagli stati uniti, compie un viaggio fra i riti e i tic di questo immenso paese: dal mcdonald al poker in tv, dalle devastazioni dell'uragano katrina alla mania di grandezza dei grattacieli, che resiste anche dopo la tragedia dell'11 settembre 2001'.