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Classifica Libri di Alessandro Robecchi

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Libri in questa classifica: 19

Pagina 2 di 2

Posizione in classifica: 11

Questa Non è Una Canzone D'amore

Alessandro Robecchi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Questa Non è Una Canzone D"amore
Un sorprendente romanzo di ambientazione milanese, una vicenda sghemba, esilarante e nera, tra malavita male organizzata e zingari di cuore, autori di successo e televisione trash. «milano non è una città da guardare ad altezza d'occhi» racconta alessandro robecchi. «per capirla davvero bisogna guardare in basso, dove i seminterrati si riempiono di traffici, magazzini, laboratori, (…) oppure bisogna guardare in alto, dove i palazzi del primo novecento sono cresciuti come per levitazione». Tra la milano di sotto e quella di sopra si svolge una storia irrefrenabile di delitti e scherzi del destino, che vede in azione un gruppo vario e strampalato di personaggi che bene raccontano lo stato delle cose, quel misto assurdo e a tratti esilarante di fortuna e disgrazie, ricchezza e povertà, violenza e moralità. Un fortunato autore televisivo ha abbandonato la trasmissione cui deve il successo. Si chiama crazy love e racconta la vita sentimentale della «né buona né brava gente della nazione». Sotterfugi, tradimenti, odio, passioni e rancori, al motto di «anche questo fa fare l'amore». Un enorme successo, ma lui non ne può più. Mentre è felice e orgoglioso della sua scelta, una sera gli si presenta in casa un tizio che cerca di ucciderlo. Tre dita di un buon whiskey di 14 anni gettate in faccia al malintenzionato gli salvano la vita. Ma da qui in poi è un disastro. Una coppia di killer colti e professionali, due zingari in cerca di vendetta, una giovane segugia col cuore in frantumi, collezionisti e contrabbandieri di souvenir nazifascisti, qualche morto di troppo: questo di robecchi è un giallo e una commedia, tra sanantonio e scerbanenco, lo zelig e le canzoni di enzo jannacci. Una commedia nera, piena di suspense, di sorprese e paradossi. Raccontata da una voce caustica e cattiva, che tutto commenta e descrive con acuminata ironia, ma che si ferma anche a scrutare nel cuore dei personaggi, nel buio e nella luce della loro vita di inchiostro.
Punteggio: 695
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/11/2021

Posizione in classifica: 12

Di Rabbia E Di Vento

Alessandro Robecchi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Di Rabbia E Di Vento
Ritorna carlo monterossi, il protagonista di questa non è una canzone d'amore e di dove sei stanotte. Ritorna la milano noir, sghemba e sorprendente, di alessandro robecchi. «un noir veloce e scanzonato, con sua maestà bob dylan come ospite d'onore e il grande scerbanenco come nume tutelare». - antonio d'orrico carlo monterossi è di nuovo un uomo solo. La sua donna gli ha detto «torno», come in una canzone di bob dylan, e lui ha afferrato e stretto quella parola neanche fosse l'ultimo ramo sporgente sul fiume prima della cascata. Ma ora è parecchio che sta aggrappato a quel ramo, e il fiume è freddo, e le mani gli fanno male… a peggiorare ancora la situazione lo aspetta una cena mondana con l'amministratore delegato della azienda televisiva che lo rende ricco e infelice. Una cosa per cui molti darebbero un braccio o la figlia adolescente, e che lui scambierebbe volentieri con due mesi di lavori forzati in uganda. Ma non può sottrarsi. Al ristorante di un albergo con più stelle della via lattea carlo incontra il capo dei capi e la cena va via senza sussulti. Poi l'arrivo di un sottosegretario segna il termine del convivio, e finalmente carlo può rimanere da solo. Si merita un drink, va a sedersi al bar, la carta dei whisky ha più pagine dell'ulisse di joyce. Lui, fedele, ordina il suo oban 14. A quel punto una donna si siede accanto a lui. «posso…? ». Inizia così la discesa agli inferi di carlo monterossi, che si troverà al centro di una serie di delitti feroci, perfettamente eseguiti. Accanto a lui l'amico oscar falcone, una spia, un infiltrato, un segugio, chissà chi è davvero, e tarcisio ghezzi, vicesovrintendente della polizia di stato e virtuoso dei travestimenti. Ma neanche loro possono davvero aiutarlo, perché questa volta carlo monterossi è scosso da una rabbia che non ha mai provato prima. È l'odio che lo ha preso e lui non si spiega perché, ma ci ha pensato. Ed è odio vero.
Punteggio: 691
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/11/2023

Posizione in classifica: 13

Dove Sei Stanotte

Alessandro Robecchi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Dove Sei Stanotte
«un noir veloce e scanzonato, con sua maestà bob dylan come ospite d'onore e il grande scerbanenco come nume tutelare». Antonio d'orrico nella capitale morale d'italia (ma sarà vero? ) stanno per accadere grandi cose. Si abbatteranno sulla città con la violenza di un maremoto, e niente sarà più lo stesso. Una è il salone del mobile, ed è già in corso. E carlo monterossi, il fortunato autore televisivo di crazy love, forse influenzato dalla mondanità legata all'evento, ha deciso di organizzare un party a casa sua, con la scusa di festeggiare il suo compleanno. Tra gente che conosce, gente che non ha mai visto, amici, amici di amici, gente di passaggio, imbucati, colleghi, amici dei colleghi, architetti, architetti di sinistra, gente che trova milano «così stimolante quando c'è il salone del mobile», arriva a sorpresa un ospite inatteso, che farà una brutta fine. E non sarà l'unico, perché a quel punto il monterossi, «l'uomo che invecchia», sarà costretto a diventare «l'uomo clandestino», e a sparire nel nulla, o meglio in un mondo nuovo che gli riserverà parecchie sorprese: la libera repubblica del corvetto, un apostrofo multietnico tra le parole «milano» e «rogoredo». Qui sembra che le capitali del centro e sud america abbiano colonizzato l'austera metropoli meneghina, e tra gang di strada, anziani saggi che bevono rum e giocano a scacchi, bellezze ambrate e mozzafiato, si lotta per sopravvivere, i lavori non esistono, i permessi di soggiorno non arrivano mai, la povertà è una coltre densa che soffoca ogni spiraglio. Per monterossi, quartieri bene e domestica moldava, è uno shock. Ma forse è anche l'occasione per rifarsi una vita… e poi c'è quell'altra cosa, sembra che non si parli d'altro, non c'è tassista che non faccia la domanda appena si sale in macchina. «È qui per l'expo, dottore? ». Perché aspettano tutti l'arrivo dell'orda, quei venti milioni di visitatori che non si vedono da nessuna parte. Li aspettano tutti tranne monterossi. Lui, «l'uomo di ghiaccio», ha ben altro a cui pensare.
Punteggio: 681
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/07/2024

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