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Classifica Libri di Andrea Vitali

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Libri in questa classifica: 85

Pagina 2 di 9

Posizione in classifica: 11

La Gita In Barchetta
Copia Autografata Con Ex Libris

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

La Gita In Barchetta<br>Copia Autografata Con Ex Libris
Per i lettori è l'irresistibile occasione di immergersi ancora una volta nell'intreccio sorprendente di storie che è la vita. Tre sorelle, tre destini. E un intero paese che guarda e, soprattutto, parla. Nella bellano insolitamente ventosa di inizio 1963, annibale carretta dovrebbe essere conosciuto come ciabattino. Dovrebbe, perché la sua indole è sempre stata un'altra. Nato «strusciatore di donne», uno che approfitta della calca per fare la mano morta, nella vita ha rimediato più sganassoni che compensi per le scarpe che ha aggiustato. Ed è finito in miseria, malato e volutamente dimenticato dai più. Ma non dalla presidentessa della san vincenzo, che sui due locali di proprietà del carretta, ora che lui sembra più di là che di qua, ha messo gli occhi. Vorrebbe trasformarli nella sede della sua associazione. Per questo ha brigato per farlo assistere da una giovane associata, rita cereda, detta la scionca, con il chiaro intento di ottenere l'immobile in donazione. E in parte ci riesce anche, se non fosse che quelle due stanze del carretta ora a rita farebbero parecchio comodo. Le vorrebbe dare alla madre per il suo laboratorio di sartoria, e alleviarle così il peso della vita grama che fa: vedova e col pensiero di una figlia zoppa, rita, appunto; una malmaritata, lirina, che non sa come liberarsi del muratore avvinazzato che ha sposato; e poi vincenza, bella ma senza prospettive, che seduta sul legno di una barchetta vede riflesso nello specchio del lago il destino che l'attende e al quale non sa sottrarsi. Su queste prime note si intona la sinfonia di voci e di vicende che hanno fatto di bellano il paese-mondo in cui tutti possono ritrovare qualcosa di sé, e che nella gita in barchetta interpreta una delle migliori partiture composte dalla penna leggera e tagliente di andrea vitali. Per i lettori è l'irresistibile occasione di immergersi ancora una volta nell'intreccio sorprendente di storie che è la vita.
Punteggio: 839
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 12

Viva Più Che Mai

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Viva Più Che Mai
Una storia sorprendente e misteriosa a bellano: un piccolo contrabbandiere si improvvisa investigatore. «che devo dirvi? Ho finito le parole per raccontare quanto è bravo andrea vitali. » - antonio d'orrico, corriere della sera «vitali scrive libri che vanno giù che è un piacere. » - nino dolfo, corriere della sera una notte sfortunata, un contrabbandiere improvvisato e qualche scomoda verità di troppo se non lui, chi? , si chiese il dubbio. A chi altri poteva andare a raccontare quello che era successo, quello che aveva visto, quello che… lui solo. Ma dormiva, la finestra di casa sua era buia. Per forza, così a occhio saranno state le tre, tre e mezza. Tuttavia il dubbio sentì che non poteva fare altrimenti. Scrutò per bene la fila dei campanelli. Poi, presa la mira, calcò l'indice destro sul bottone e udì in sottofondo il dlin dlon del citofono che avrebbe svegliato il dottor lonati. Dubbio è il soprannome che hanno dato a ernesto livera, e si addice bene alla sua indole un po' tentennante. Di solito, infatti, l'ernesto si lascia prendere dall'indecisione. Una certezza, però, l'ha molto chiara: dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di «mestiere» fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella vita, ma tant'è, ora campa traghettando stecche di sigarette dalla svizzera, magari di notte, con una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte, con la prua della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L'ha tirato a riva, poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di bellano, il dottor lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi. Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più. Eppure ernesto l'ha visto bene, anche se adesso gli sorge il… dubbio di esserselo sognato. E il dottor lonati lo sa che ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin da quando era un ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E magari una fidanzata. Il lago però non mente; nasconde segreti inconfessabili, e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci sono dubbi che tengano. Viva più che mai racconta una storia sorprendente e misteriosa. Tra ganassate di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, andrea vitali scioglie una matassa che ingarbuglia il presente con il passato, la riva di qui con quella di là del lago di como, fino a chiarire la verità dei fatti. Una verità che però…
Punteggio: 825
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/10/2022

Posizione in classifica: 13

La Gita In Barchetta

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

La Gita In Barchetta
Per i lettori è l'irresistibile occasione di immergersi ancora una volta nell'intreccio sorprendente di storie che è la vita. «un libro carico di suggestioni. Un microcosmo che è come un palcoscenico, su cui vanno in scena rivalità, amori, illeciti e avarizia che vitali tratteggia con penna tagliente. Tre sorelle, tre destini. Un intero paese che guarda e, soprattutto, parla. » – il venerdì - la repubblicanella bellano insolitamente ventosa di inizio 1963, annibale carretta dovrebbe essere conosciuto come ciabattino. Dovrebbe, perché la sua indole è sempre stata un'altra. Nato «strusciatore di donne», uno che approfitta della calca per fare la mano morta, nella vita ha rimediato più sganassoni che compensi per le scarpe che ha aggiustato. Ed è finito in miseria, malato e volutamente dimenticato dai più. Ma non dalla presidentessa della san vincenzo, che sui due locali di proprietà del carretta, ora che lui sembra più di là che di qua, ha messo gli occhi. Vorrebbe trasformarli nella sede della sua associazione. Per questo ha brigato per farlo assistere da una giovane associata, rita cereda, detta la scionca, con il chiaro intento di ottenere l'immobile in donazione. E in parte ci riesce anche, se non fosse che quelle due stanze del carretta ora a rita farebbero parecchio comodo. Le vorrebbe dare alla madre per il suo laboratorio di sartoria, e alleviarle così il peso della vita grama che fa: vedova e col pensiero di una figlia zoppa, rita, appunto; una malmaritata, lirina, che non sa come liberarsi del muratore avvinazzato che ha sposato; e poi vincenza, bella ma senza prospettive, che seduta sul legno di una barchetta vede riflesso nello specchio del lago il destino che l'attende e al quale non sa sottrarsi. Su queste prime note si intona la sinfonia di voci e di vicende che hanno fatto di bellano il paese-mondo in cui tutti possono ritrovare qualcosa di sé, e che nella gita in barchetta interpreta una delle migliori partiture composte dalla penna leggera e tagliente di andrea vitali. Per i lettori è l'irresistibile occasione di immergersi ancora una volta nell'intreccio sorprendente di storie che è la vita.
Punteggio: 815
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/05/2023

Posizione in classifica: 14

Un Uomo In Mutande
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Un Uomo In Mutande<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Movimenti sospetti nella notte a bellano: forse allucinazioni, forse faccende private, forse non sono reati veri e propri. Forse. «un uomo in mutande? » chiese il maresciallo ernesto maccadò. Nessuna traccia di sorriso. Anzi, un'espressione che valeva un punto interrogativo. Il misfatti l'aveva messa sullo scherzo, ma quello, niente, aveva preteso i dettagli invece di riderci su. «si spieghi meglio, appuntato», disse il maccadò. «dicevo tanto per. » annaspò il misfatti. «l'ascolto comunque», insisté il maresciallo. «vitali appartiene a quella categoria di pochi eletti capaci, con la propria penna, di far ritmare l'elettrocardiogramma di ogni lettore» – il messaggero 12 aprile 1929. È la volta buona. Capita di rado, ma quando è il momento l'appuntato misfatti si fa trovare sempre pronto. Dipende dall'uzzolo della moglie, che stasera va per il verso giusto. E così, nel piatto del carabiniere cala una porzione abbondante di frittata di cipolle. Poi un'altra, e una fetta ancora, e della frittata resta solo l'odore. Che non è buona cosa, soprattutto perché ha impregnato la divisa, e chi ci va adesso a fare rapporto al maresciallo ernesto maccadò diffondendo folate di soffritto? Per dirgli cosa poi? , che durante la notte appena trascorsa è stato trovato il povero salvatore chitantolo mentre vagava per le contrade mezzo sanguinante e intontito, dicendo di aver visto un uomo in mutande correre via per di là? Sì, vabbe', un'altra delle sue fantasie. In ogni caso la divisa ha bisogno di una ripulita. Ma proprio energica. Come quella di cui avrebbero bisogno certe malelingue, che non perderebbero l'occasione di infierire sullo sfortunato salvatore ventilando l'idea di rinchiuderlo in un manicomio. Anche il comune, guarda un po', sta progettando una grande operazione di pulizia, una «redenzione igienica» che doti bellano delle stesse infrastrutture che vantano già altri paesi del lago, più progrediti nella civiltà e nel decoro. Ma, un momento, che ci faceva esattamente un uomo in mutande, in piena notte, per le vie del paese? E perché correva? In «un uomo in mutande» il maresciallo ernesto maccadò si trova per le mani un caso che forse non lo è, o forse sì. Andrea vitali gioca con il suo presonaggio preferito stuzzicando la sua curiosità, e mettendo alla prova le sue doti di buon senso. Una specie di trappola dalla quale chissà se il maresciallo saprà sfuggire. Unica certezza: il godimento del lettore.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2021

Posizione in classifica: 15

Almeno Il Cappello

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Almeno Il Cappello
Ad accogliere i viaggiatori che d'estate sbarcano sul molo di bellano dal traghetto savoia c'è solo la scalcagnata fanfara guidata dal maestro zaccaria vergottini, prima cornetta e direttore. Un organico di otto elementi che fa sfigurare l'intero paese, anche se nel gruppetto svetta il virtuoso del bombardino, lindo nasazzi, fresco vedovo alle prese con la giovane e robusta seconda moglie noemi. Per dare alla città un corpo musicale degno di questo nome ci vuole un uomo di polso, un visionario che sappia però districarsi nelle trame e nelle inerzie della politica e della burocrazia, che riesca a metter d'accordo il podestà parpaiola, il segretario comunale fainetti, il segretario della locale sezione del partito bongioanni, il parroco e tutti i notabili della zona. Un insieme di imprevedibili circostanze - assai fortunato per alcuni, e invece piuttosto sfortunato per altri - può forse portare verso bellano il ragionier onorato geminazzi, che vive sull'altra sponda del lago, a menaggio, con la consorte estenuata e la numerosa prole. 'almeno il cappello' racconta la gloriosa avventura del corpo musicale bellanese, le mille difficoltà dell'impresa e la determinazione di chi volle farsene artefice. A ritmo di valzer e mazurca, con il contorno di marcette e inni, andrea vitali s'inventa un'altra storia tutta italiana, fatta di furbizie e sogni, ripicche e generosità, pettegolezzi e amori.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/12/2022

Posizione in classifica: 16

Un Bel Sogno Damore

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Un Bel Sogno Damore
A bellano gira voce che presso il cinema della casa del popolo verrà proiettato
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/10/2022

Posizione in classifica: 17

Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti
Bellano 1915. In una sera di fine novembre una fedele parrocchiana, la stampina, si presenta in canonica: ha urgente bisogno di parlare con il prevosto, che in paese risolve anche le questioni di cuore. Suo figlio geremia, docile ragazzone che in trentadue anni non ha mai dato un problema, sembra aver perso la testa. Ha conosciuto una donna, dice, e se non potrà sposarla si butterà nel lago. L'oggetto del suo desiderio è giovenca ficcadenti, di cui niente si sa eccetto che è bellissima - troppo bella per uno come lui - e che insieme alla sorella zemia sta per inaugurare una merceria. Il che basta, nella piccola comunità, a suscitare un putiferio di chiacchiere e sospetti. Perché la loro ditta può dirsi 'premiata'? Da chi? E quali traffici nascondono i viaggi che la giovenca compie ogni giovedì? Soprattutto, come si può impedire al geremia di finire vittima di qualche inganno? Indagare sulle sorelle sarà compito del prevosto, per restituire alla stampina un figlio 'normale'. Facile dirlo. Non così facile muoversi con discrezione laddove sembrano esserci mille occhi e antenne. Cos'è un paese se non un caleidoscopio di storie, un'orchestra di uomini e donne che raccontando la vita la reinventano senza sosta, arricchendola di nuovi particolari? Con micidiale ironia, vitali dà voce a questo coro - una sinfonia di furbizie e segreti, invidie e pettegolezzi - che mostra una faccia sempre diversa della verità, e un attimo dopo la nasconde ad arte.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/10/2021

Posizione in classifica: 18

Olive Comprese

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Olive Comprese
In questo romanzo i personaggi sono tanti. C'è per esempio il crociati, un esperto cacciatore che non ne becca più uno. C'è luigina piovati, meglio nota come l'uselànda (ovvero l'ornitologa. ) . C'è eufrasia sofistrà, in grado di leggere il destino suo e quello degli altri. C'è persino una vecchina svanita come una nuvoletta, che suona al pianoforte l'internazionale mentre il duce conquista il suo impero africano. Ci sono soprattutto, ad animare la quiete di quegli anni sulle rive del lago, quattro gagà, che come i 'vitelloni' felliniani mettono a soqquadro il paese. E c'è la sorella di uno di loro, la piccola, pallida, tenera filzina, segretaria perfetta che nel tempo libero si dedica alle opere di carità e che, come molte eroine di vitali, finirà per stupire. Ci sono naturalmente anche molti di quei caratteri che hanno fatto la loro comparsa nei precedenti romanzi: il prevosto, il maresciallo maggiore ernesto maccadò, il podestà e la sua consorte, dilenia settembrelli, la filanda con i suoi dirigenti e operai. Hanno un ruolo importantissimo anche i gatti e i piccioni di bellano, e si sentono la breva e la neve gelata che scendono dai monti della valsassina e naturalmente si respira l'aria del lago.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/06/2021

Posizione in classifica: 19

Un Bel Sogno D'amore

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Un Bel Sogno D"amore
A bellano gira voce che presso il cinema della casa del popolo verrà proiettato 'ultimo tango a parigi'. Siamo nel febbraio del 1973, e per i vicoli del paese si scatena una guerra senza frontiere. A combattersi due fazioni ben distinte: da una parte gli impazienti che fantasticano sulle vertiginose scene di nudo che ci si aspetta di vedere sullo schermo; dall'altro, schierati con il parroco, coloro che pretendono di evitare a bellano una simile depravazione. I tempi però sono cambiati, e nulla può fermare il 'progresso'. Adelaide, giovane e volitiva operaia del cotonificio, mette con le spalle al muro alfredo, il fidanzato eternamente indeciso su ogni cosa: o la porterà al cinema o lei ci andrà lo stesso, magari con quel bel fusto di ernesto, che le ha già messo gli occhi addosso e che a lei non dispiace, per quanto sia una testa matta e non ci vuole molto a capire che finirà per mettersi nei guai. Cosa che puntualmente accadrà di lì a qualche mese, quando ernesto finirà implicato nel contrabbando di sigarette riuscendo a inguaiare la stessa adelaide. In 'un bel sogno d'amore' assistiamo alla messa in scena di un paese scosso dalla modernità che si insinua fra le contrade sotto forma di ammiccanti locandine cinematografiche, attraversato da una criminalità ancora romantica e pasticciona e della normalità di chi spera in un amore felice che possa coronare il sogno di una famiglia come si deve.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/01/2022

Posizione in classifica: 20

Un Uomo In Mutande
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

Un Uomo In Mutande<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Movimenti sospetti nella notte a bellano: forse allucinazioni, forse faccende private, forse non sono reati veri e propri. Forse. «un uomo in mutande? » chiese il maresciallo ernesto maccadò. Nessuna traccia di sorriso. Anzi, un'espressione che valeva un punto interrogativo. Il misfatti l'aveva messa sullo scherzo, ma quello, niente, aveva preteso i dettagli invece di riderci su. «si spieghi meglio, appuntato», disse il maccadò. «dicevo tanto per. » annaspò il misfatti. «l'ascolto comunque», insisté il maresciallo. «vitali appartiene a quella categoria di pochi eletti capaci, con la propria penna, di far ritmare l'elettrocardiogramma di ogni lettore» – il messaggero 12 aprile 1929. È la volta buona. Capita di rado, ma quando è il momento l'appuntato misfatti si fa trovare sempre pronto. Dipende dall'uzzolo della moglie, che stasera va per il verso giusto. E così, nel piatto del carabiniere cala una porzione abbondante di frittata di cipolle. Poi un'altra, e una fetta ancora, e della frittata resta solo l'odore. Che non è buona cosa, soprattutto perché ha impregnato la divisa, e chi ci va adesso a fare rapporto al maresciallo ernesto maccadò diffondendo folate di soffritto? Per dirgli cosa poi? , che durante la notte appena trascorsa è stato trovato il povero salvatore chitantolo mentre vagava per le contrade mezzo sanguinante e intontito, dicendo di aver visto un uomo in mutande correre via per di là? Sì, vabbe', un'altra delle sue fantasie. In ogni caso la divisa ha bisogno di una ripulita. Ma proprio energica. Come quella di cui avrebbero bisogno certe malelingue, che non perderebbero l'occasione di infierire sullo sfortunato salvatore ventilando l'idea di rinchiuderlo in un manicomio. Anche il comune, guarda un po', sta progettando una grande operazione di pulizia, una «redenzione igienica» che doti bellano delle stesse infrastrutture che vantano già altri paesi del lago, più progrediti nella civiltà e nel decoro. Ma, un momento, che ci faceva esattamente un uomo in mutande, in piena notte, per le vie del paese? E perché correva? In «un uomo in mutande» il maresciallo ernesto maccadò si trova per le mani un caso che forse non lo è, o forse sì. Andrea vitali gioca con il suo presonaggio preferito stuzzicando la sua curiosità, e mettendo alla prova le sue doti di buon senso. Una specie di trappola dalla quale chissà se il maresciallo saprà sfuggire. Unica certezza: il godimento del lettore.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/12/2023

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