Un libro perduto durante la seconda guerra mondiale e ritrovato nell'archivio di famiglia, un romanzo inedito nello stile del migliore scerbanenco: tagliente, ironico, sensuale. Il ritorno del maestro del noir all'italiana. «forse, se si volesse identificare il momento in cui scerbanenco passa al noir, potrebbe essere proprio nelle pagine di questo romanzo. » - cecilia scerbanenco «È come se il suo fantasma fosse ancora con noi lettori o autori di gialli e noir. » - piero colaprico, la repubblica sull'isola della ginestra, un piccolo scoglio verde al centro di un lago, la villa della famiglia reffi è il rifugio sicuro per il vecchio antonio, medico otorino dall'ironia affilata, e i suoi due figli. Carla, la maggiore, si dedica alla scrittura tra le frecciatine del genitore. Celestino, il fratello minore, è diventato medico per esaudire le preghiere del padre ma preferisce rivolgere il suo intuito alla matematica. Con i cugini spiantati vittorio e jole e le due domestiche, gli abitanti del ginestrin sono al completo. La vita sull'isola scorre tranquilla fino a quando sulle sue rive non approdano due ladri d'albergo in fuga dalla polizia: guido, giocatore d'azzardo con la passione per la pittura e beatrice, bella, sfacciata e fatale. L'arrivo dei due latitanti e le loro rivelazioni incrinano il mondo perfetto dei reffi, che si ritrovano l'uno contro l'altro di fronte a un dubbio morale: denunciare i due ospiti o dare loro una possibilità di riscatto? È l'inizio di un vortice di tensione che sconvolge la quiete dell'isola e gli animi dei suoi abitanti, che tra amori impossibili, fughe, bugie e invidie dovranno fare i conti con la loro più vera natura. Un libro perduto durante la seconda guerra mondiale e ritrovato nell'archivio di famiglia, un romanzo inedito nello stile del migliore scerbanenco: tagliente, ironico, sensuale. Il ritorno del maestro del noir all'italiana.