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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Saggi

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Libri in questa classifica: 431

Pagina 21 di 44

Posizione in classifica: 201

L' Inferno è Una Buona Memoria
Visioni Da «Le Nebbie Di Avalon» Di Marion Zimmer Bradley

Michela Murgia

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Inferno è Una Buona Memoria<br>Visioni Da «Le Nebbie Di Avalon» Di Marion Zimmer Bradley
Passando per l'isola mitica di avalon e ammettendo finalmente le donne alla tavola rotonda di re artù, michela murgia racconta il suo apprendistato intellettuale dall'infanzia in sardegna alla vita di oggi. «salii sulla nave con in borsa quel librone da viaggio con avventure cavalleresche un tanto al chilo senza immaginare che si trattava di uno degli atti di militanza più forti che mi sarebbe capitato di vedere nella vita, ma l'ho compreso prima ancora di arrivare alla pagina 10, quando era già evidente che quella che fino a quel momento avevo considerato come 'la storia di artù' o al massimo quella 'dei cavalieri della tavola rotonda' era in realtà la storia di morgana, di igraine, di morgause, di viviana e di ginevra» - michela murgia quanto somiglia cabras, sardegna, paese natale di michela murgia, ad avalon, britannia, luogo mitico legato a re artù? Come morgana, igraine e viviana, le 'signore del lago', hanno il potere di sollevare le nebbie con le loro parole, influenzare e curare le vite dei cavalieri della tavola rotonda, così michela murgia, nata in mezzo alle acque di cabras, ha il potere di sollevare le nebbie intorno alle storie e alle idee che stanno alla base dei suoi romanzi e dei suoi saggi: la versione delle donne, la versione degli uomini, la versione di dio. In un viaggio che comincia in mezzo al mare e in mezzo al mare ritorna, michela murgia, una delle maggiori scrittrici italiane, racconta come e perché è diventata femminista, come e perché ha cominciato a temere le gerarchie religiose, come e perché non ha mai smesso di giocare di ruolo nel mondo magico di lot, come e perché certi libri che ci hanno fatto crescere, in effetti, li abbiamo mangiati più che letti, e soprattutto come e perché creare ogni giorno il mondo che ci circonda è un gesto politico.
Punteggio: 661
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/11/2021

Posizione in classifica: 202

Il Collo Mi Fa Impazzire
Tormenti E Beatitudini Dellessere Donna

Nora Ephron

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Il Collo Mi Fa Impazzire<br>Tormenti E Beatitudini Dellessere Donna
Per capire quanti anni ha una sequoia bisogna tagliare il tronco e contare gli anelli. Se la sequoia avesse un collo non ce ne sarebbe bisogno. Odio la gente che sostiene - protesta nora ephron - che invecchiare è bello, che si diventa saggi e si capisce quali sono le cose importanti. Ci si ribella, ci si deve ribellare all'immagine contraffatta di sé che appare nello specchio. Anche perché dal collo all'anima il passo è breve. Invecchiare non è roba da rammolliti, diceva bette davis, e nora ephron lo dimostra con un senso dell'umorismo impagabile e con l'aggiunta:
Punteggio: 659
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/12/2023

Posizione in classifica: 203

Il Collo Mi Fa Impazzire
Tormenti E Beatitudini Dell'essere Donna

Nora Ephron

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Il Collo Mi Fa Impazzire<br>Tormenti E Beatitudini Dell"essere Donna
Per capire quanti anni ha una sequoia bisogna tagliare il tronco e contare gli anelli. Se la sequoia avesse un collo non ce ne sarebbe bisogno. Odio la gente che sostiene - protesta nora ephron - che invecchiare è bello, che si diventa saggi e si capisce quali sono le cose importanti. Ci si ribella, ci si deve ribellare all'immagine contraffatta di sé che appare nello specchio. Anche perché dal collo all'anima il passo è breve. Invecchiare non è roba da rammolliti, diceva bette davis, e nora ephron lo dimostra con un senso dell'umorismo impagabile e con l'aggiunta: 'tanto più se sei una donna'. Una donna alle prese con i problemi della 'manutenzione' (fitness-tinte-massaggi), angustiate dall'ombrosa adolescenza dei figli, che poi se ne vanno lasciando un nido vuoto in cui gioie e problemi finiscono, ma la preoccupazione è per sempre, atterrite dalla scomparsa delle amiche più care, duro memento mori, in un universo che continua a considerarla solo una vaga eventualità. Parlare dell'età incerta compresa fra la maturità e la senilità, e farlo con tanta caustica sincerità e allo stesso tempo con la leggerezza dell'umorismo, non è impresa da poco.
Punteggio: 659
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2021

Posizione in classifica: 204

Un' Estate Con Omero

Sylvain Tesson

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Un" Estate Con Omero
Iliade e odissea raccontati come una grande avventura. «versi capaci di svelarci l'enigma del domani e di chi, ancora, non siamo diventati» – andrea marcolongo l'iliade e l'odissea sono, non per caso, i più antichi longseller della storia: la loro voce continua a parlarci di un'umanità che sentiamo infinitamente più vicina dei duemilacinquecento anni che ci separano da quando sono stati composti. Come possono rimanere così impassibili allo scorrere del tempo? Come può l'avvicendarsi delle epoche lasciare da sempre intatta la loro attualità? Per scoprirlo, sylvain tesson si è ritirato per qualche mese in un isolotto delle cicladi, immerso nella luce che riverbera sull'intonaco bianco delle case e nel vento, primo sostegno ai naviganti che solcano il mare, con la sola compagnia dell'aedo e delle sue muse. Il risultato è al contempo romanzo, studio e viaggio, animato da eroi che sono prima di tutto uomini, divinità che scendono al fianco dei loro protetti e poi gli altri grandi protagonisti: la hybris, la volontà di superare i limiti umani; il fato, la bellezza, la forza, il lutto, la guerra, l'amore. Tematiche universali che ci mostrano come in realtà l'uomo sia da sempre uguale a se stesso e che i sentimenti che agitano gli eroi in battaglia non sono diversi da quelli che sperimentiamo anche noi, tutti i giorni.
Punteggio: 650
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2022

Posizione in classifica: 205

Grazie

Daniel Pennac

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Grazie
Siamo a teatro: il vincitore di un premio letterario ci mostra le spalle e grida 'grazie, grazie! ' verso la platea che ha di fronte. Le luci si spengono, il sipario si chiude e il protagonista si volge verso di noi. Cerca le parole per ringraziare, ma il problema è: chi, come e perché ringraziare? L'autore premiato 'per l'insieme della sua opera', punta alla sincerità: diventa puntiglioso, politicamente scorretto e più va a fondo nella questione più il 'grazie' s'ingigantisce e finisce con il toccare temi morali che vanno ben oltre l'occasione. A chi tocca questo ringraziamento? Un omaggio di pennac ai suoi lettori, ma a questo bell'inchino simbolico l'autore arriva disegnando una figura nevrotica, contorta, esilarante di uomo confuso. Un uomo al bivio.
Punteggio: 650
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/01/2024

Posizione in classifica: 206

Passeggeri Notturni

Gianrico Carofiglio

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Passeggeri Notturni
Un almanacco di soluzioni inattese, di rivelazioni ironiche, di folgoranti incidenti del pensiero. Una scommessa allegra e audace sullo straordinario potere dei personaggi, delle storie, della letteratura. Voci che risuonano nell'oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa singolare raccolta - trenta scritti di tre pagine ciascuno rappresentano di volta in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti fulminei. Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili, mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione. A tenere tutto insieme, come in un mosaico, è una scrittura tersa quanto l'aria notturna, capace di svelare le verità celate nei dettagli dell'esistenza con una magistrale economia di parole. 'un monaco incontrò un giorno un maestro zen e, volendo metterlo in imbarazzo, gli domandò: 'senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos'è la realtà? ' il maestro gli diede un pugno in faccia'.
Punteggio: 649
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/11/2024

Posizione in classifica: 207

Unestate Con Omero

Sylvain Tesson

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Unestate Con Omero
Un viaggio nel mar egeo e nelle isole del mito guidati dai versi senza tempo dell'iliade e dell'odissea.
Punteggio: 646
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/10/2024

Posizione in classifica: 208

Un Estate Con Omero

Sylvain Tesson

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Un Estate Con Omero
Iliade e odissea raccontati come una grande avventura. «versi capaci di svelarci l'enigma del domani e di chi, ancora, non siamo diventati» – andrea marcolongo l'iliade e l'odissea sono, non per caso, i più antichi longseller della storia: la loro voce continua a parlarci di un'umanità che sentiamo infinitamente più vicina dei duemilacinquecento anni che ci separano da quando sono stati composti. Come possono rimanere così impassibili allo scorrere del tempo? Come può l'avvicendarsi delle epoche lasciare da sempre intatta la loro attualità? Per scoprirlo, sylvain tesson si è ritirato per qualche mese in un isolotto delle cicladi, immerso nella luce che riverbera sull'intonaco bianco delle case e nel vento, primo sostegno ai naviganti che solcano il mare, con la sola compagnia dell'aedo e delle sue muse. Il risultato è al contempo romanzo, studio e viaggio, animato da eroi che sono prima di tutto uomini, divinità che scendono al fianco dei loro protetti e poi gli altri grandi protagonisti: la hybris, la volontà di superare i limiti umani; il fato, la bellezza, la forza, il lutto, la guerra, l'amore. Tematiche universali che ci mostrano come in realtà l'uomo sia da sempre uguale a se stesso e che i sentimenti che agitano gli eroi in battaglia non sono diversi da quelli che sperimentiamo anche noi, tutti i giorni.
Punteggio: 646
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/10/2024

Posizione in classifica: 209

Il Diavolo E La Rossumata

Sveva Casati Modignani

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Il Diavolo E La Rossumata
1943, milano è sotto le bombe degli alleati. Una famiglia è sfollata in una cascina fuori città. Una bambina affidata alle cure dei nonni cresce immersa in un universo rurale, dove ha inizio il suo apprendistato alla vita. La bambina protagonista di questo libro è sveva casati modignani, la quale affida per la prima volta a un racconto autobiografico i ricordi della sua infanzia, che si intrecciano con la memoria di cibi e sapori. Sono anni di fame, di mercato nero e di succedanei. Le donne si ingegnano a cucinare con fantasia i pochi ingredienti di cui dispongono. Nel racconto i ricordi dell'infanzia spaziano tra ricette golose e le attività solitarie della bambina che osserva silenziosa il mondo degli adulti sempre indaffarati: tra questi una nonna amorevole e un po' ruvida, che la crede posseduta dal diavolo, e una mamma che, incapace di esprimere altrimenti il suo amore, cuce per lei abitini raffinati e cucina cibi gustosi. Il libro include un ricettario, con i piatti della cucina lombarda rivisitati dalle consuetudini di famiglia, tutti singolarmente commentati dall'autrice che rievoca con rara autenticità una cultura gastronomica radicata nel territorio, in un mondo di tradizioni e sapori dimenticati. 'il diavolo e la rossumata' è un racconto personale, intenso, ironico, al quale non mancano tuttavia momenti intimi e a tratti drammatici, in cui sveva casati modignani svela ai suoi lettori qualcosa di sé.
Punteggio: 643
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/12/2021

Posizione in classifica: 210

Paesaggi Italiani Con Zombi

Alberto Arbasino

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Paesaggi Italiani Con Zombi
I paesaggi, in questo bel paese apatico e feroce, si vanno affollando di zombi stralunati e cloni attoniti. E si diffonde l'oscura percezione che nell'italia degli ultimi anni sia avvenuta ogni sorta di mutazioni sfuggenti e insidiose, lasciandosi dietro un brulichio che tutto ingloba e stravolge: come in quei gremitissimi quadri dei bruegel dove i più gravi incidenti si confondono tra la ressa sgangherata. Ma i romanzeschi o drammatici fatti italiani sono spesso anche ridicoli; e inspiegabili o inattendibili: tanto che, al di là di generiche effusioni di malessere, preferibilmente si evita di affrontarli a caldo. Ed ecco invece che, a sorpresa, arbasino – e chi altri se no? – dedica a un così imbarazzante «stato della nazione» un libro che con brutale lucidità nomina e cataloga, descrive e deride, seziona e insolentisce tutto il repertorio dei temi ricorrenti e delle manie e smanie vecchie e nuove nel «gran casino» peninsulare. Sfilano i luoghi comuni ossessivi e le classificazioni deliranti, lo sciocchezzaio del «politicamente corretto» a destra e a sinistra, il paleo e il retro e il neo e il post, il nord e l'est e il sud e il west, le secessioni, le immigrazioni, le televisioni, gli inquinamenti culturali compromettenti, le colpe e scuse loquaci e tattiche, le figurette e le figuracce – sino al gran silenzio di fine millennio circa l'aldilà.
Punteggio: 641
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2025

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