Ben richards decide di partecipare alle selezioni per 'l'uomo in fuga', un sadico e famosissimo show televisivo in cui il protagonista, braccato dai cacciatori della rete e da chiunque lo riconosca, guadagna cento dollari per ogni ora di sopravvivenza e, se è fortunato ed è ancora vivo allo scadere dei trenta giorni concessigli, un miliardo di dollari. Ben, che vuole quei soldi per curare la figlia malata, supera le selezioni. Stephen king pubblicò questo romanzo, e altri quattro titoli, con lo pseudonimo di richard bachman.
Una raccolta di storie che documenta in maniera onesta, divertita e spietata la perdita delle illusioni e il bisogno di protrarre il più possibile il tempo in cui ci si può dire responsabili, senza ammettere di essere adulti. Quasi due anni di blog. Uno spaccato generazionale divertentissimo, ma tutt'altro che disimpegnato; il manifesto di una generazione, raccontato attraverso le sfaccettate manifestazioni della coscienza, della morte e della cultura di zerocalcare, che vanno dall'immancabile armadillo a un'infinità di icone dell'animazione, della tv, della cultura pop a cavallo tra nni ottanta e novanta. Corredato da quasi cinquanta pagine di materiale inedito a colori.
Sull'isola di lewis viene rinvenuto il cadavere di un ragazzo miracolosamente conservatosi nel tempo. Il corpo, sul quale sono ancora visibili profonde ferite da taglio, inizialmente si ritiene sia rimasto sepolto per secoli. Ma nel corso delle analisi, sul braccio destro emerge un tatuaggio: elvis. Dunque il ragazzo deve essere rimasto nella torba per una cinquantina d'anni al massimo. Sull'isola di lewis, nel frattempo, ha fatto ritorno l'ex detective fin macleod. Abbandonato il corpo di polizia a edimburgo, fin è tornato per riaccomodare la vecchia fattoria di famiglia e lasciarsi alle spalle alcune vicende dolorose. La storia del ragazzo della torbiera, però, lo coinvolge fin da subito. Il dna del cadavere infatti ha diversi punti in comune con quello di tormod macdonald, padre di una vecchia fiamma di fin, ora diventato un vecchio obnubilato dalla demenza senile. Un uomo che aveva sempre dichiarato di non avere parenti. Una verità che, come fin ben presto scoprirà, tormod aveva buoni motivi per continuare a tenere nascosta.
Una riflessione sulla giustizia e sulla sua impossibilità in una narrazione dal respiro ampio, in cui palpitano il divino e una natura incantata. Un libro amato da hermann hesse, che vedeva nella
Ugo fantozzi è a tutti gli effetti parte dell'identità e della cultura italiane, vera fucina di neologismi e tormentoni che da oltre quarant'anni sono entrati di diritto nel lessico quotidiano. Questo volume riunisce i tre romanzi che narrano l'epopea dell'impiegato per eccellenza, un po' sfigato e un po' eroe popolare. Introduce l'opera un saggio di stefano bartezzaghi sulla
Vincitore premio calvino 2012. Due schieramenti nemici si sfidano ogni settimana su un terreno di rabbia e violenza: sono gli ultra e i celerini. A genova un gruppo di tifosi sceglie di non accettare imposizioni e ingaggia uno scontro frontale con la polizia. L'odio per le divise riesce a unire reduci del g8 ed estremisti di destra, adolescenti eccitati dalla guerriglia e uomini perseguitati dai fantasmi di un passato insopportabile. Tra le forze dell'ordine c'è chi è acceso dall'adrenalina e chi non può liberarsi da un tremendo rimorso, chi vuole raccontare in un libro la sua storia e chi potrebbe segnare la propria con un errore fatale.
È una delle estati più calde degli ultimi anni, e neanche la riviera ligure scampa a quell'afa che mozza il fiato. A villa moncalvo, il conte regge tra le mani il suo bene più prezioso. Suo padre gliel'aveva detto:
Nell'aprile 2012 alberto maggi, il frate innamorato della libertà, viene trasportato d'urgenza all'ospedale di ancona dove trascorrerà tre lunghi mesi fra esami, cartelle cliniche e pericolose operazioni chirurgiche: a sorreggerlo costantemente in questo percorso nuovo ci sono la sua straordinaria voglia di vivere e la sua fede allegra e contagiosa. In 'chi non muore si rivede' maggi racconta il suo rapporto con i medici e gli infermieri del reparto in cui è ospitato, il confronto difficile con la malattia, il dialogo online con i fedeli, il lieto fine della salute ritrovata. Protagonista del libro è l'amore per la verità sempre fortificato da una fede fatta di spirito e sentimento che l'autore riesce a comunicare in ogni gesto e frase. Grazie alla sua grande capacità di attingere senza mediazioni al vangelo e al senso ultimo dell'esperienza umana, alberto maggi in queste pagine conferisce un valore universale alla sua avventura e riesce a dare ai suoi lettori la forza di affrontare la vita, soprattutto nei momenti più duri, con un sorriso carico di speranza. Perché è nella debolezza e nelle difficoltà che si possono ritrovare le forze per ricominciare.