Toledo 1489: la vita del giovane yonah viene sconvolta da una serie di delitti. Il fratello minore è ucciso mentre consegna un preziosissimo reliquario all'abate del convento. Il padre, orafo autore di quell'opera d'arte, viene messo a morte da una turba assetata di sangue. Yonah e i suoi familiari sono ebrei e i sovrani spagnoli ferdinando e isabella hanno appena decretato l'espulsione dalla nazione di tutti gli ebrei che non accettano di convertirsi, e l'inquisizione promuove pogrom feroci. Rimasto solo, senza riuscire a fuggire in tempo, yonah è costretto a cambiare identità. Affronterà infinite peripezie, scoprirà la sua vocazione, e alla fine risovlerà il mistero dell'omicidio del fratello.
Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto atroce. Il commissario bordelli indaga disperatamente, e durante le indagini arriva l'alluvione. La notte del 4 novembre l'arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di ponte vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche, riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. Mentre la città è alle prese con quella inaspettata e inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di bordelli non vien meno. Con un'intervista all'autore di teresa ciabatti e un saggio di luca scarlini.
Torna de luca, tra giallo, spionaggio e thriller. Quando il commissario de luca, appena richiamato in servizio dopo cinque anni di quarantena, si sveglia da un incidente quasi mortale, non gli occorre troppo tempo per mettere in fila le tante cose che non tornano. Da lunedì 21 dicembre 1953 a giovedì 7 gennaio 1954, con in mezzo natale ed epifania, mentre la città intirizzita dal gelo scopre le luci e le musiche del primo dolcissimo consumismo italiano, tra errori, depistaggi, colpi di scena il mosaico dell'indagine, scandita come un metronomo, si compone. E ciò che alla fine ha di fronte non piace affatto a de luca. Per il ritorno del suo primo personaggio, amatissimo dai lettori, lucarelli ha saputo evocare una bologna che non avevamo mai visto così. E ha saputo tessere il più imprevedibile, misterioso romanzo, dove la verità profonda di un'epoca che non è mai interamente finita emerge nei sentimenti e nella lingua dei personaggi.
Quali misteri nasconde il turba philosophorum, il libro segreto degli alchimisti? È la primavera del 1227 e la regina di castiglia è scomparsa in modo misterioso. Strane voci corrono per il regno e alcuni parlano di un intervento del maligno. L'unico in grado di risolvere l'enigma è ignazio da toledo, grande conoscitore dei luoghi e delle genti grazie ai suoi numerosi viaggi tra oriente e occidente e alla sua capacità di risolvere arcani e antichi misteri. A cordoba, dove ignazio viene convocato, incontra un vecchio magister che gli parla di un libro che tutti stanno cercando e che potrebbe dargli indizi sull'accaduto. Ma il giorno dopo verrà trovato morto avvelenato. Le ricerche del mercante di reliquie partono subito fino al rinvenimento del mitico turba philosophorum, un manoscritto attribuito a un discepolo di pitagora, che conserva l'espediente alchemico più ambito al mondo: la formula per violare la natura degli elementi. L'incontro poi con una monaca e con un uomo considerato da tutti un posseduto, ma in verità affetto da saturnismo, indirizzeranno ignazio verso il castello di airagne e dal suo misterioso signore, il conte di nigredo. Qui è custodito un terribile segreto, ma non sarà facile mettersi in salvo dopo averlo scoperto.
Quali misteri nasconde il turba philosophorum, il libro segreto degli alchimisti? È la primavera del 1227 e la regina di castiglia è scomparsa in modo misterioso. Strane voci corrono per il regno e alcuni parlano di un intervento del maligno. L'unico in grado di risolvere l'enigma è ignazio da toledo, grande conoscitore dei luoghi e delle genti grazie ai suoi numerosi viaggi tra oriente e occidente e alla sua capacità di risolvere arcani e antichi misteri. A cordoba, dove ignazio viene convocato, incontra un vecchio magister che gli parla di un libro che tutti stanno cercando e che potrebbe dargli indizi sull'accaduto. Ma il giorno dopo verrà trovato morto avvelenato. Le ricerche del mercante di reliquie partono subito fino al rinvenimento del mitico turba philosophorum, un manoscritto attribuito a un discepolo di pitagora, che conserva l'espediente alchemico più ambito al mondo: la formula per violare la natura degli elementi. L'incontro poi con una monaca e con un uomo considerato da tutti un posseduto, ma in verità affetto da saturnismo, indirizzeranno ignazio verso il castello di airagne e dal suo misterioso signore, il conte di nigredo. Qui è custodito un terribile segreto, ma non sarà facile mettersi in salvo dopo averlo scoperto.
C'è stato un omicidio a bologna, una città coperta di neve in cui i tram scampanellano sulle rotaie e la gente affolla i ristoranti per i tortellini di natale: la bella moglie di un professore universitario è morta annegata nella vasca da bagno del trappolone, l'appartamento da scapolo del marito. Il servizio vuole sapere chi è stato, e per questo c'è bisogno di uno come de luca, che sembra finalmente trovarsi alle prese con un'indagine da giallo classico, fatta di indizi, tracce, impronte e orari. Ma non è così, naturalmente. E de luca deve scegliere se seguire il suo vecchio cuore di cane da caccia o quello nuovo di cane bastardo.
Era proprio cosi, l'italia. Come oggi. Metà pulita metà marcia. Ma per scoprirlo serviva l'ironia e la sapienza del più imprevedibile detective mai inventato. Ogbà, 'lo sherlock holmes abissino'. Il giorno dell'inaugurazione dello sfavillante albergo italia ad asmara, nella colonia eritrea, viene trovato il cadavere di un faccendiere neanche tanto impiccato, a guardar bene. Il carabiniere indigeno ogbà e il capitano colaprico sono chiamati a fare luce su un suicidio che ha tutta l'aria di essere un omicidio, tra bellissime dame, furieri furfanti, ambigue creature del male e monelle prostitute. La coppia di investigatori più scorretta che mai, un po' don chisciotte e sancho panza, si ritrova invischiata in quello che appare solo un comico pasticcio coloniale. Scoprirà invece il cuore nero di una nazione appena nata, ma che somiglia moltissimo alla nostra.
Premio scerbanenco 1996. Ritorna il comissario de luca. Nell'atmosfera tesa del confronto tra dc e sinistre alla vigilia delle elezioni politiche del 1948, de luca si trova a condurre un'inchiesta sull'uccisione di una ragazza in una casa di tolleranza. Un maggiorente democristiano, candidato al parlamento, è stato inequivocabilmente visto entrare nella casa 'chiusa' proprio la notte del delitto, e il commissario dovrà svolgere le indagini resistendo alle opposte pressioni dei compagni di partito del sospettato, che si adoperano per insabbiare il caso, e dei suoi avversari politici, che vogliono un'incriminazione indipendentemente dalla consistenza degli indizi.
Questa volta è il vietnam del sud a fare da sfondo a quella che forse è la più importante - per sé, se non per tutto il paese - indagine del mandarino tan. Accompagnato dal fedele amico dinh, il detective torna, per un breve soggiorno, al paese natale. Ma il romanzo del ritorno presto si trasforma in un giallo ricco di suspense. Succede di tutto. L'anziana madre lo prende per il marito scomparso da venticinque anni; il fantasma di una vergine aggredisce e violenta chi si avventura nella giungla; un uomo muore per autocombustione; il capitano delle guardie cerca di farsi violentare dal fantasma esibendosi in uno spogliarello da manuale. E gradualmente, le verità sui delitti recenti si annodano a quelle dei misteri del passato.