Ryszard kapuscinski si cala nel continente africano e se ne lascia sommergere, rifuggendo tappe obbligate, stereotipi e luoghi comuni. Va ad abitare nelle case dei sobborghi più poveri, brulicanti di scarafaggi e schiacciate dal caldo, si ammala di malaria cerebrale; rischia la morte per mano di un guerriero. Kapuscinski non perde mai lo sguardo lucido e penetrante del reporter e non rinuncia all'affabulazione del grande narratore.
Tre motivi per leggerlo perché è un libro che non ti aspetti: una meditazione sul dissenso, che parla però molto di consenso e propone una collocazione costituzionale dei gruppi di protesta. Perché hannah arendt racconta di socrate, thoreau e della rivoluzione americana per tracciare la differenza che corre tra disobbedienza civile e obiezione di coscienza. Perché è un piccolo, prezioso manifesto sulla partecipazione attiva, contro la dittatura dei politici e le prepotenze dei governi. 'chi sa di poter dissentire sa anche che, in qualche modo, quando non dissente esprime un tacito assenso. ' - hannah arendt
La sagra delle ombre. Il meglio della narrativa weird di ray bradbury: 'il popolo dell'autunno', 'l'albero di halloween', 'il cimitero dei folli', 'ritornati dalla polvere' e decine di racconti da perderci il sonno.
Una ricostruzione che diventa un racconto pieno di fascino: siamo sul campo di battaglia, ascoltiamo i suoni, vediamo i colori, odoriamo il fumo. Viviamo con i soldati francesi e poi con quelli inglesi e poi con i prussiani in una sorta di ripresa cinematografica a tratti dall'alto, a tratti dal basso, ad altezza d'uomo. Questo libro è il primo ad analizzare la battaglia in una prospettiva europea, dando voce a tutti coloro che vi presero parte, di qualsiasi nazionalità: le loro emozionanti testimonianze costituiscono il filo conduttore del libro.
Il 16 ottobre 1998, su mandato del giudice spagnolo garzón, il dittatore cileno pinochet viene arrestato a londra con l'accusa di genocidio, terrorismo e tortura. Negli articoli raccolti in questo volume, scritti tra il 1998 e il 2003, luis sepúlveda ci racconta le fasi successive della vicenda e le sue reazioni, e insieme ripercorre con lucidità la storia cilena dal golpe dell'11 settembre 1973 sino all'attuale
Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi nobel. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. È 'cindia': cina e india, il dragone e l'elefante. Cindia non indica solo l'aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell'umanità. Più di metà della popolazione mondiale è concentrata in quest'area, ed è la metà che cresce. Cresce sia demograficamente che economicamente. Oggi vi è però fra cina e india una differenza radicale che ne fa due modelli alternativi. L'india è la più vasta democrazia esistente al mondo, un esempio di pluralismo e di tolleranza unico per quelle dimensioni. La cina è il più imponente modello di stato autoritario, funzionale e modernizzatore. Federico rampini racconta questo enorme impero nascente e cerca di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo?
Le reti telematiche vengono considerate principalmente come un fenomeno comunicativo, ma questo aspetto sincronico ha una controparte diacronica la cui rilevanza è cruciale. Il recupero del passato tramite gli archivi e le biblioteche digitali permette di riappropriarsi di una dimensione storico-documentale, resa ancora più tangibile e attuale dai meccanismi del racconto. Ciò si contrappone a quell'eterno presente dei social network che, in questa particolare fase, sembra rendere arduo qualsiasi movimento di progresso e sviluppo. Le criticità nell'uso dell'informazione digitale risiedono nella sua possibilità di creare modelli, i quali tanto più vengono esplicitati formalmente quanto più permettono la creazione di circuiti virtuosi conoscitivi, e quindi necessari per un uso proficuo e consapevole dello strumento computazionale.