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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1024

Pagina 25 di 103

Posizione in classifica: 241

Groppi Damore Nella Scuraglia

Tiziano Scarpa

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Groppi Damore Nella Scuraglia
La saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/08/2024

Posizione in classifica: 242

Pensieri
A Se Stesso

Marco Aurelio

Classici, poesia, teatro e critica - Classici greci e latini

Pensieri<br>A Se Stesso
Diario intimo e privato, lucido strumento di introspezione e analisi, incisivo breviario filosofico, raccolta di aforismi e massime morali, libro della propria memoria. Non esiste una definizione che possa racchiudere la complessità di quest'opera unica nel suo genere, che l'imperatore marco aurelio (121-180 d. C . ) scrisse ormai in tarda età, consegnandoci l'immagine più sincera della sua esperienza interiore, illuminata da una straordinaria intensità religiosa e morale.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/09/2024

Posizione in classifica: 243

J
K
Rowling
L'incantatrice Di Babbani

Marina Lenti

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

J<br>K<br>Rowling<br>L"incantatrice Di Babbani
La vicenda artistica di joanne kathleen rowling non ha precedenti nella storia dell'industria libraria. Mai, prima di lei, un autore era assurto a fama e ricchezza così velocemente e, al tempo stesso, in maniera così estesa e capillare. Nel giro di una dozzina d'anni la scrittrice è passata da un sussidio di disoccupazione pari a 278 sterline al mese a una fortuna stimata in 530 milioni di sterline, diventando un fenomeno editoriale, cinematografico e mediatico. A uno sguardo più attento è possibile scorgere, tuttavia, il sottile filo «magico» che lega gli eventi e capire come i 32 anni che vanno dalla sua nascita alla pubblicazione di harry potter e la pietra filosofale non siano altro che un lungo terreno preparatorio per tutto quello che verrà superficialmente etichettato dalla stampa anglosassone come una semplice storia «dagli stracci alla ricchezza», ma che in realtà ha tutti gli appassionanti connotati di un racconto fantastico. Un racconto che questo saggio biografico narra in dettaglio grazie a scrupolose e ampie ricerche, dimostrando la fondatezza del vecchio adagio: «attenti a ciò che desiderate. Perché potrebbe avverarsi. ».
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/12/2021

Posizione in classifica: 244

La Scrittura Non Si Insegna

Vanni Santoni

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

La Scrittura Non Si Insegna
Questo libro non è un altro rigido manuale di scrittura creativa. Non è l'ennesima guida piena di precetti su come impostare la trama, gestire i colpi di scena, sviluppare i personaggi, creare empatia. Qui non si danno norme (dall'efficacia molto dubbia), tantomeno si promettono scorciatoie (che non esistono) per scrivere bene. Vanni santoni dice al lettore, ovvero all'aspirante scrittore a cui è destinato questo pamphlet: la scrittura non si insegna. E «il motivo è uno, semplice e perentorio: la vastità infinita delle possibilità di un testo narrativo implica che infinite cose si possano scrivere in infiniti modi». Non esistono regole assolute e non esistono ricette che funzionano sempre. La grande letteratura non è una sequenza di mosse che si susseguono in maniera predeterminata per ottenere un effetto, non è un freddo algoritmo, ma al contrario è un campo di possibilità, tensioni e persino contraddizioni. Dunque, nella pratica quotidiana, dobbiamo lasciare l'aspirante scrittore solo davanti alla famigerata pagina bianca? Non gli si può dire proprio nulla di utile, non gli si può dare alcun aiuto? Neanche questo è vero, perché se non è possibile insegnare a scrivere, «si può insegnare a pensare come uno scrittore». E si impara a pensare da scrittore prima di tutto attraverso i libri dei grandi autori che incontriamo, in un processo continuo di formazione del gusto e di raffinamento della riflessione.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2023

Posizione in classifica: 245

Disobbedienza Civile

Henry David Thoreau

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Disobbedienza Civile
Una legge ingiusta è una forma di violenza alla quale è doveroso ribellarsi, in modo pubblico e non violento. Questo il cuore della disobbedienza civile per thoreau e per quanti l'hanno, dopo di lui, teorizzata e messa in atto: da gandhi a martin luther king. Così questo pamphlet del 1849 sarà l'atto di nascita di quella forma di lotta politica, assolutamente inedita, che conquisterà a sé milioni di persone e contribuirà a fare la storia del novecento: la resistenza passiva. Il nodo della questione, ieri come oggi, sulle tasse come sul testamento biologico, è quello del rapporto tra l'individuo e lo stato, tra le ragioni di una coscienza e quelle di una comunità organizzata. Prefazione di goffredo fofi.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/07/2024

Posizione in classifica: 246

Caro Amico Dalla Mia Vita Scrivo A Te Nella Tua

Li Yiyun

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Caro Amico Dalla Mia Vita Scrivo A Te Nella Tua
Nata e cresciuta in cina, yiyun li è diventata scrittrice negli stati uniti; i suoi romanzi e racconti portano il segno di quel viaggio, il viaggio da una cultura all'altra, da una lingua e un pensiero intimi e privati a una lingua in cui i pensieri sono esposti e condivisi. «caro amico è una riflessione intima e senza artifici sulla depressionee i paradossi della realtà, sull'identità nazionale e sul potere della letteratura» - la lettura yiyun li ha scritto questo libro nei due anni in cui la depressione l'ha separata da se stessa, obbligandola a una terribile resa dei conti con le proprie origini e con ciò che è diventata.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/12/2023

Posizione in classifica: 247

Enea, Lo Straniero
Le Origini Di Roma

Giulio Guidorizzi

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Enea, Lo Straniero<br>Le Origini Di Roma
La storia di enea è la storia di un lungo viaggio attraverso il mediterraneo e della dolorosa sorte che tocca a chi scappa dalle avversità e dagli orrori. È la storia senza tempo di un eroe che dopo tanto peregrinare trova una nuova terra da poter chiamare casa. È la storia delle radici di roma e delle nostre. Enea in questi tempi lo definiremmo un migrante, un profugo. Come molti che oggi raggiungono le coste europee scappa da una guerra, quella di troia; costretto a lasciarsi alle spalle la propria casa e la donna che ama, portandosi in spalle il vecchio padre anchise e tenendo per mano il figlio ascanio. Insieme ad altri uomini e donne, che come lui hanno perso quasi tutto, si mette in mare senza una meta, senza un porto sicuro a cui approdare; con la sola certezza di dover fuggire per sopravvivere. Da quel momento per lui inizia un'esistenza da straniero. Accolto a cartagine dalla regina didone, malgrado il sentimento che li unisce è costretto ad abbandonarla per seguire il suo destino. Giulio guidorizzi si immerge nei versi di virgilio e interpretandoli, con lo sguardo attento del classicista, li trasforma in un grande saggio dal respiro narrativo rinnovandone la forza senza tempo. I romani sapevano di discendere da un advena, uno che viene da fuori, accompagnato da fuggiaschi che avevano attraversato il mare rischiando mille volte di morire e scomparire nelle acque. «l'impero romano, – scrisse seneca, – ha come fondatore un esule, un profugo che aveva perso la patria e si portava dietro un pugno di superstiti alla ricerca di una terra lontana. Farai fatica a trovare ancora una terra abitata dagli indigeni: tutto è il risultato di commistioni e di innesti». I greci al contrario pensavano di essere nati dalla terra, come un albero. Gli ateniesi si vantavano di essere autoctoni: il loro primo re, cecrope, era sbucato dal suolo come un serpente e per questo aveva la parte inferiore del corpo coperta di scaglie. «noi siamo stati sempre qui, – dicevano, – la nostra gente è nata da questa terra; possiamo accogliere i supplici e gli stranieri, anzi è la nostra legge a imporlo, ma i veri ateniesi saremo sempre noi, i figli del serpente ». I romani non pensavano cosí. Il loro eroe fondatore veniva da una terra lontana, ma arrivando non trovò il deserto: solo uomini selvatici e primitivi. Eppure non li volle come schiavi ma come compagni.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/11/2022

Posizione in classifica: 248

J
K
Rowling
Lincantatrice Di Babbani

Marina Lenti

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

J<br>K<br>Rowling<br>Lincantatrice Di Babbani
La vicenda artistica di joanne kathleen rowling non ha precedenti nella storia dell'industria libraria. Mai, prima di lei, un autore era assurto a fama e ricchezza così velocemente e, al tempo stesso, in maniera così estesa e capillare. Nel giro di una dozzina d'anni la scrittrice è passata da un sussidio di disoccupazione pari a 278 sterline al mese a una fortuna stimata in 530 milioni di sterline, diventando un fenomeno editoriale, cinematografico e mediatico. A uno sguardo più attento è possibile scorgere, tuttavia, il sottile filo «magico» che lega gli eventi e capire come i 32 anni che vanno dalla sua nascita alla pubblicazione di harry potter e la pietra filosofale non siano altro che un lungo terreno preparatorio per tutto quello che verrà superficialmente etichettato dalla stampa anglosassone come una semplice storia «dagli stracci alla ricchezza», ma che in realtà ha tutti gli appassionanti connotati di un racconto fantastico. Un racconto che questo saggio biografico narra in dettaglio grazie a scrupolose e ampie ricerche, dimostrando la fondatezza del vecchio adagio: «attenti a ciò che desiderate. Perché potrebbe avverarsi. ».
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/04/2023

Posizione in classifica: 249

Quando Tutte Le Donne Del Mondo...

Simone De Beauvoir

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Quando Tutte Le Donne Del Mondo...
«penso che il femminismo sia una causa comune per l'uomo e per la donna, e che gli uomini riusciranno a vivere in un mondo piú equo, meglio organizzato, un mondo piú valido, soltanto quando le donne avranno uno status piú equo e valido; la conquista dell'uguaglianza li riguarda entrambi. »famiglia, contraccezione, amore, aborto, violenza: attraverso articoli, interviste, note, simone de beauvoir affronta senza reticenze la condizione della donna e invita uomini e donne a considerare la vera uguaglianza dei sessi una conquista necessaria al progresso della società. Pubblicato in italia nel 1982, le pagine militanti di questo libro conservano una straordinaria e bruciante attualità, soprattutto oggi che alcuni diritti civili, conseguiti grazie alle lotte del movimento femminista, vengono messi in discussione da certi ambienti politici e confessionali.
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/03/2024

Posizione in classifica: 250

Lettera Ai Contadini Sulla Povertà E La Pace

Jean Giono

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Lettera Ai Contadini Sulla Povertà E La Pace
È tutto lavoro, e niente è lavoro nel senso sociale del termine. «un saggio scritto nel '38, capace di intuire la crisi del comunismo e i difetti del capitalismo. Assolutamente geniale anche perché mette in crisi l'eccesso di tecnica che sembra dominare l'uomo moderno. E se aveva ragione allora che internet non c'era, figuriamoci adesso che viviamo nell'era della società globale» – oliviero toscaninon si può sapere qual è il vero lavoro del contadino: se è arare, seminare, falciare, oppure se è nello stesso tempo mangiare e bere alimenti freschi, fare figli e respirare liberamente, poiché tutte queste cose sono intimamente unite, e quando egli fa una cosa completa l'altra. In questo vibrante e poetico scritto, troviamo nella sua forma più limpida e completa il pensiero morale che sottende a tutta l'opera di giono: la superiorità della natura sulla tecnologia, la salvezza dell'uomo attraverso un lavoro naturale, la celebrazione dell'individualismo spinto fino all'anarchia. Scritto alla vigilia del secondo conflitto mondiale, questo accorato appello costituisce un tentativo disperato di opporre le armi della semplicità, del buon senso e della poesia a un mondo che stava evidentemente prendendo la direzione opposta: quella del profitto e della guerra. L'appello, com'è ed era ovvio, non fu ascoltato. Rilette a più di mezzo secolo di distanza, le parole che giono indirizza ai suoi
Punteggio: 923
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/06/2024

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