Pochi anni prima del suicidio, virginia woolf provò non tanto a scrivere la sua autobiografia, quanto a fermare la propria vita nella memoria. E subito si accorse che il disegno d'insieme le sfuggiva. Le riaffioravano alla mente impressioni e sensazioni che risalivano all'infanzia. Ma quanto ai ricordi, era piena di dubbi, incerta riguardo al loro contenuto di verità. Inoltre, non erano più suoi: li aveva prestati ai personaggi dei suoi romanzi. Così si arrestò, lasciò perdere. Nadia fusini, tra i massimi studiosi e interpreti di virginia woolf, assolve al compito spericolato di scrivere non la biografia, ma un lungo, sapiente e partecipe racconto in presa diretta dell'esistenza della scrittrice, l'invenzione di una scrittura della vita come avventura dell'anima. Facendo parlare il diario, i romanzi, le lettere, i frammenti memoriali, viene qui ricreato l'intero mondo di virginia woolf: dalla kensington natale, vittoriana e altoborghese, alla vita nuova nel quartiere bohémien di bloomsbury, dalla battaglia femminista al pacifismo, alle posizioni rivoluzionarie sulla letteratura, sull'arte, sull'etica. Intorno alla scrittrice inglese si muove, in un affresco mobile e vivace, un mondo ricco di intelligenza, eccentricità e bizzaria che seppe affrontare con slancio generoso le prove scabrose della modernità. Compresa l'esperienza della malattia mentale, che accompagna, oscura e illumina l'esistenza e la pagina di virginia. Un viaggio nel cuore segreto di virginia woolf.