Non sarà un coast to coast da new york a los angeles, ma anche il più modesto 'da costa a costa' dal tirreno all'adriatico può riservare sorprese, generare avventura, produrre mito. Basta uscire dal centro abitato - e già non è facile - e imboccare la prima strada bianca che sale in mezzo ai colli per rendersi conto che smarrirsi è un'eventualità più che concreta, che un cane randagio non è proprio una minaccia da nulla, che individuare il posto ideale per piantare la tenda può richiedere assai più tempo del previsto, che neppure trovare un agglomerato di case munito di bar è così ovvio e che niente, per la verità, è più come prima, scontato come prima. Tre settimane di marcia ed ecco un mondo imprevedibile, così dietro casa e così remoto, tutto da raccontare.
Gli abitanti dei monti - un territorio aspro e selvaggio - possiedono dei doni: uno per famiglia, passato ai discendenti per via ereditaria. Doni meravigliosi: la capacità - con un gesto, una parola, un'occhiata - di chiamare gli animali, di accendere il fuoco, di spostare la terra. Doni terribili: la possibilità di spezzare un arto, di ottenebrare la mente, di scatenare una malattia devastante. E gli uomini e le donne dei monti vivono nel continuo terrore che una famiglia 'scateni' il proprio dono contro le altre, mutilandole, sterminandole o rendendole schiave. Ma, così facendo, non rinunciano forse a ciò che hanno di più prezioso?
'parigi, 1906. Un uomo decide di impegnarsi in un'impresa folle: la ricerca del 'tempo perduto'. Il risultato non sarà una seconda vita ma un libro, in sette volumi, intitolato appunto 'alla ricerca del tempo perduto'. Marcel proust si congeda anzitempo dalla vita per riabbracciarla tutta intera in un grandioso romanzo. Una tattica suicida, direte voi. Sì, gli scrittori sono un club di suicidi, ma la vita è quella scemenza in cui tutto il mondo perduto della giovinezza, a volte, può riemergere d'un tratto nel sapore di un biscottino inzuppato nel tè. E allora, un romanzo, solo un grande romanzo può raddrizzare questo 'perpetuo errore che è esattamente la via'. ' (antonio scurati)
La storia di elio e le storie tese non è la storia di un gruppo qualsiasi. Da quando si formarono (nel lontano inizio degli anni '80) ebbero ammiratori, parenti, fidanzate, nemici, ricoverati in ospedali psichiatrici, colleghi che non riuscirono più a prescindere da loro. In questo libro ne viene presentata la storia, raccontata in parte da elio (con due introduzioni che corrispondono ciascuna a una fase diversa della vita del gruppo), in parte dalle storie tese, in parte dagli amici, le donne, i collaboratori, i nemici e i parenti che li hanno seguiti da subito, li hanno persi, li hanno ritrovati o non li vogliono ritrovare più. I locali che hanno fatto la loro storia - dallo zelig alle scimmie, i negozi di musica in cui hanno lasciato traccia di sé.
Quattro erano i manufatti del potere e ciascuno apparteneva alle quattro diverse razze dei maghi. Ma ciò che era millenni or sono, adesso non è più, distrutto dal cataclisma che ha modificato la terra e le acque. Il talento magico è diventato sempre più raro e, se qualcuno lo possiede, deve recarsi a nexis, la città in cui vive il potente arcimago miathan che ancora insegna incantesimi e sortilegi ai suoi adepti. E proprio a nexis giunge aurian, un giovane dotato di straordinarie capacità che aspettano solo di essere orientate e affinate.
Vicenda che parte dalla fine del '500 e arriva fino ai giorni nostri, mettendo ironicamente in luce i diversi possibili modi di concepire l'intimità coniugale e le continue metamorfosi della memoria e della tradizione familiare. Protagonisti una donna giovanissima costretta con la forza dai genitori a sposare un uomo per cui non prova attrazione e un gentiluomo colto e intelligente ma dal carattere dispotico, amante della sottomissione femminile. Al centro della vicenda un inginocchiatoio, strumento di preghiera ma anche di sottomissione.
Quasi 600 morti e 5000 feriti. E in più il calvario dei loro familiari. È il costo umano di una guerra dichiarata non solo contro lo stato. Questo libro dà voce a chi non l'ha mai avuta. Anzi, a coloro cui è stata, in mille modi, negata. Solo i carnefici sono stati chiamati a testimoniare su quei terribili anni. L'italia, allora, rischia di essere l'unico paese al mondo dove paradossalmente la storia la si lascia scrivere dagli sconfitti, dagli ex terroristi. Avvicinando le vittime (scampati o sopravvissuti a stragi e ad attentati) e i loro familiari, mostrando loro interesse e facendoli parlare, si ascoltano racconti di delusioni, di solitudine e di disinteresse da parte delle istituzioni.
Federico rampini, attraverso una collezione di storie di vita quotidiana, ritratti di nuovi potenti e uomini comuni, racconti di viaggio in città come shanghai, hangzhou e hong kong, ci apre le porte della nuova superpotenza. Ne percorre le rotte più remote, dai villaggi contadini ai margini dello sviluppo, ai luoghi in cui si stanno compiendo opere di ingegneria di dimensioni mai tentate prima dal genere umano. Incontra i nuovi capitalisti, 'i comunisti più ricchi del mondo', i registi cinematografici e gli artisti che lottano contro la pesante censura attuata dal partito unico. Entra nei laboratori e nelle università e ci svela il senso delle scelte politiche di una nazione che non fa più mistero delle proprie ambizioni neoimperiali.
'immaginate un libro in cui l'abitante di una casa bombardata si adatta a vivere nella buca dell'esplosione. Una famiglia presso cui per 30 anni si installa un guappo e non se ne va più. Un giocatore di carte incallito che avendo perso tutto è costretto dalla moglie a giocare solo con il figlio del portinaio. La fenomenologia del 'pernacchio'. Una zona temporaneamente autonoma in cui impazza la maschera totò, che infatti ha interpretato il capolavoro di marotta. ' (giuseppe genna)
È trascorso un anno da quando septimus heap ha scoperto qual è la sua vera famiglia. In qualità di apprendista del mago straordinario marcia ovestrand, apprende le arti sopraffine della magya, mentre jenna si è adattata alla sua vita di principessa. Ma qualcosa di sinistro si agita sotto la superficie: marcia è costantemente tormentata da un'ombra minacciosa. Per quale motivo la magya oscura incombe ancora? Età di lettuira: da 8 anni.