Mauro casagrande era un giornalista d'inchiesta, ma a un certo punto s'è tirato indietro: ha capito che, per quanto si possa scavare, la verità resta sempre un miraggio. Adesso vive comprando e vendendo in rete libri usati. Di colpo però la cronaca nera viene a riprenderselo. Federica, la sua fidanzata avvocato, deve difendere gloria massari, una madre che ha provocato la morte del figlio appena nato, portatore di handicap. Ma la donna sceglie di non essere difesa, vuole solo poter rilasciare una dichiarazione spontanea con cui motivare la sua tragica decisione. E vuole che sia proprio mauro a scriverla. Ma non è ancora tutto: lo zio nino, fratello del padre di mauro, titolare di un bar a paderno dugnano, è taglieggiato dalla 'ndrangheta e non ce la fa più. Contro tutto e tutti, con un senso della giustizia che lo chiama a rispondere in prima persona, mauro casagrande è un eroe dei nostri tempi. Tempi ammalati di indifferenza, in cui a nessuno viene in mente di accollarsi i drammi degli altri. Per questo mauro è un eroe: perché sceglie da che parte stare e non si ferma finché non è andato fino in fondo.
Il giardino: ultimo rifugio della spiritualità e della poesia; ultima frontiera al di qua della barbarie e dell'alienazione; ultima utopia - ma un'utopia pratica, tangibile. Questi i temi che il giardiniere-filosofo jorn de précy - attivo a cavallo fra otto e novecento e di cui poco si sa, ma che è da sempre oggetto di venerazione da parte degli appassionati - ha riunito nel suo 'e il giardino creò l'uomo'. Questo scritto vibrante è soprattutto il manifesto di un'idea del giardino che l'autore riuscì a realizzare nella sua tenuta di greystone, nell'oxfordshire; un'idea straordinariamente attuale e ancora, nella sostanza come nella forma, rivoluzionaria, quella del giardino selvatico. Nel fare il giardino, l'uomo - sostiene de précy - deve restare in ascolto della natura, del genius loci, non forzare ma assecondare le forze che vi operano, mettendosi al loro servizio e riallacciando così il legame con il mondo naturale; il quale lo ripagherà regalandogli il piacere più compiuto e nello stesso tempo inesauribile, lo spettacolo della vita e delle stagioni. Trattato di storia dei giardini, memoir e nello stesso tempo appassionato pamphlet politico, 'e il giardino creò l'uomo' è anche il ritratto di un uomo originale e, a suo modo, enigmatico; al termine della lettura ci sembra di vederlo scomparire lungo uno dei sentieri dell'amato greystone, a raggiungere gli dèi che si celano tra le sue piante.
Barbara è costretta a trasferirsi a milano e a lasciare la cittadina dov'è nata e cresciuta. Tutta colpa del secondo matrimonio di sua madre, che per di più è incinta. Come se non bastasse, il suo corpo la tradisce. Da qualche mese, infatti, lo specchio non le rimanda più l'immagine della ragazzina snella e scattante che conosceva da sempre, ma quella di un'adolescente nuova, goffa e in soprappeso. Una sconosciuta. Barbara è sempre più inquieta e ribelle, e la situazione peggiora quando nasce la sorellina, una minuscola rivale coccolata e vezzeggiata da tutti. Principessa laurentina. Come se barbara non esistesse. Poi, all'improvviso, una tragedia più grande di lei la porterà a uscire dal proprio egocentrismo e a ritrovare la capacità di voler bene. Età di lettura: da 11 anni.
Nella vita di tutti i giorni - in famiglia, nella vita di relazione, sul lavoro - la flessibilità creativa, la capacità di trovare nuove soluzioni a nuovi problemi sono doti sempre più indispensabili. Il nostro è un mondo fondato sul 'lavoro di gruppo' e, in un gruppo, chiunque di noi può essere chiamato a esercitare la funzione di leader. Il leader efficace sa spingere chi gli sta intorno a dare il meglio di sé; sul lavoro sa creare quel valore aggiunto che consente di vincere le sfide che il mercato pone alle aziende, alle organizzazioni, alle persone che le animano.
Vincitore del premio andersen 2013, miglior libro fatto ad arteper strada, c'è chi passeggia e chi si affretta. Ciascuno con i suoi pensieri, pesanti o leggeri. E tu, a che pensi? Età di lettura: da 4 anni.
Che cosa provoca l'incapacità di provare empatia? E che cosa succede esattamente quando perdiamo il desiderio di comprendere ciò che provano le altre persone? Simon baron-cohen propone qui una nuova scienza del male, indicandone le basi nel cervello e nello sviluppo e ipotizzando che gli atti di crudeltà possano essere ricondotti a uno specifi co stato psicologico: la mancanza di empatia. Sulla base delle proprie ricerche nell'ambito delle neuroscienze, l'autore propone un drastico cambiamento nel modo in cui pensiamo e affrontiamo la crudeltà umana.
La vita di jane austen, ricostruita in gran parte attraverso le sue lettere. In esse troviamo un ritratto della classe medio-alta di quel tempo e vivaci descrizioni degli stili di vita e delle persone che ha incontrato nel corso della sua esistenza. Problemi di famiglia, eventi mondani, balli, flirt e giudizi tranchant e sarcastici su uomini e donne. Jane austen ci racconta tutto questo con una penna che non ha nulla da invidiare a quella dei suoi romanzi.
Il ramo d'oro - per invito della sibilla, prima di accingersi al viaggio nel regno dei morti, enea colse il ramo d'oro. Secondo gli antichi, a questa leggenda era collegata la strana usanza per cui solo chi fosse riuscito a strappare un ramo dall'albero che cresceva nel recinto del santuario di diana a nemi, uccidendo il sacerdote che vigilava su quei luoghi, poteva succedergli come
Il torneo di arti marziali si avvia verso la sua fase più interessante, e questo numero si apre con la conclusione dello scontro tra goku e l'abilissimo nam: se il giovane combattente dovesse sconfiggere l'avversario si ritroverebbe faccia a faccia con il fortissimo e finora imbattuto jackie chun, il quale sembra nascondere un segreto che riguarda la sua vera identità.