Loading...

Caricamento in corso

Image from
Julien Tromeur


Classifica Libri di Andrea Vitali

Vai alla classifica generale

Libri in questa classifica: 85

Pagina 3 di 9

Posizione in classifica: 21

Bello, Elegante E Con La Fede Al Dito

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Bello, Elegante E Con La Fede Al Dito
Un piccolo appartamento sul lago, una bella ragazza senza inibizioni e un medico affascinante che sta per cacciarsi nei guai. Una volta fuori, nel corridoio dell'ospedale riservato agli ambulatori di specialistica, si sedette per cercare nella borsa gli occhiali scuri. «com'è? » si sentì chiedere. Due sedie in là, era seduta una donna. «dice a me? » chiese rosa. «sì. » voleva sapere com'era quell'oculista nuovo, dal quale andava per la prima volta. L'aveva sempre curata l'altro, quello vecchio, che era andato in pensione. Questo, quello nuovo, com'era? Alto, bello, nero di capelli, avrebbe voluto rispondere rosa. Quarant'anni circa. Anche sposato, non le era sfuggita la fede al dito. «gentile», rispose. Poi aveva inforcato gli occhiali ed era partita alla volta della profumeria. Vista dal treno, la riva orientale del lago di como è un vero spettacolo: tra una galleria e l'altra appaiono scorci di paesaggio da mozzare il fiato. Ne subisce il fascino adalberto casteggi, quarantenne, bello ed elegante oculista con studio a milano. Si è innamorato del lago andando su e giù in ferrovia per sostituire qualche volta un collega all'ospedale di bellano. Su quelle sponde ha stabilito ora il suo buen retiro, deliziato anche dalla compagnia di una sua paziente del luogo. Si chiama rosa pescegalli. Ha trentasei anni e li porta benissimo. Gestisce una profumeria e ha fatto palpitare parecchi cuori. È bella davvero, ma con gli uomini ha preso un po' le distanze, dopo una sofferta storia con un fascinoso calciatore del lecco. Adesso li fa girare come vuole e quando vuole lei, ma niente impegni. Il dottore ne resta imbambolato, e stordito da tanta bellezza dimentica che, come tutte le cose belle, anche questa ha un suo prezzo. Un prezzo che bisognerebbe valutare se è il caso di pagare tutto o no, perché dietro l'oro luccicante del lago, delle montagne e soprattutto dello sguardo magnetico di rosa (e della sua scollatura), si nascondono vecchi rancori e velenosi desideri di vendetta. Con bello, elegante e con la fede al dito, andrea vitali ci coinvolge in una storia solo in apparenza tranquilla di metà anni sessanta. Lo splendore dei luoghi in cui ambienta i suoi romanzi ci rapisce, ma stavolta vitali vuole metterci in allerta: come una giornata uggiosa di novembre può tingere il paesaggio di un mesto grigiore, anche gli amori più avvincenti possono d'un tratto mostrare il loro lato più pernicioso.
Punteggio: 790
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/09/2023

Posizione in classifica: 22

La Mamma Del Sole

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

La Mamma Del Sole
La motonave nibbio, vecchia gloria della navigazione lariana, sta effettuando il suo ultimo viaggio. A bellano sbarca un'anziana donna: sta cercando il vecchio parroco, don carlo gheratti. Attraversa a fatica il paese arso dalla canicola estiva, prima di scomparire nel nulla. Quando arriva la notizia che manca una delle ospiti del pio ospizio san generoso di gravedona, sulle due rive del lago i carabinieri iniziano a indagare. Un secondo enigma segna l'estate del 1933. Dietro pressante richiesta del partito e della prefettura, i carabinieri devono raccogliere informazioni su una 'celebre' concittadina, velia berilli, madre di quattordici figli, tra legittimi e illegittimi. Perché mai velia berilli è diventata così importante? Due misteri, insomma, cui si aggiunge un altro problema: in caserma si è rotto il vetro del bagno, e aggiustarlo non sarà semplice. Ancora una volta, le pagine di vitali si animano di una piccola folla di protagonisti e comprimari: dall'equipaggio della nibbio alle autorità locali, e poi don gheratti, il sacrestano bigé e la perpetua scudiscia. Non possono mancare i carabinieri della locale stazione, vere star dei suoi romanzi: il maresciallo maggiore ernesto maccadò, l'appuntato misfatti, il brigadiere mannu e il carabiniere milagra, che segue giorno dopo giorno, con indomita passione, i gloriosi trasvolatori della seconda crociera atlantica.
Punteggio: 766
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 23

Nome D'arte Doris Brilli
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Nome D"arte Doris Brilli<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
La notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di porta ticinese a milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «popolo d'italia», quel mussolini fratello di. , per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L'altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l'identità e la provenienza: desolina berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, doris brilli, di bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale ernesto maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di como da pochi mesi. E lui, il maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l'allegria sul volto della fresca sposa maristella, coglie al volo l'occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso doris brilli è potenzialmente in grado di scatenare.
Punteggio: 760
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2021

Posizione in classifica: 24

A Cantare Fu Il Cane

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

A Cantare Fu Il Cane
Una nottata turbolenta, ladri, fughe, amori, e un bastardino ringhioso e mordace. «guardate la faccia di uno che abbia appena finito di leggere un romanzo di vitali: gli occhi sorridono beati. Conservano il ricordo di una esperienza felice. » - massimo boffa, panorama«il mondo di vitali? Piacere garantito. » - oggi«secondo me, vitali sorpassa con la sua levità guareschi. Il suo è puro gioco narrativo con momenti di alto virtuosismo. » - antonio d'orrico, la lettura - corriere della sera«un grande narratore che, come piero chiara e mario soldati, sa raccontare la profondità della superficie. » - bruno quaranta, ttl, la stampa«un diavolo, no. Un cane piuttosto. Il bastardino di casa panicarli della cui esistenza nessuno aveva avvisato il carabiniere virgola. Sbucato da chissà dove, e abbaiando come se avesse ereditato i toni di tutte le razze che s'erano incrociate prima di arrivare a lui, in un battibaleno gli aveva addentato la gamba sinistra del pantalone, strappandola con una ferocia ringhiante e poi sputandola per riprendere ad abbaiare come un ossesso, e aggirandolo per attaccarsi alla gamba destra. » la quiete della notte tra il 16 e il 17 luglio 1937 viene turbata a bellano da un grido di donna. Trattasi di emerita diachini in panicarli, che urla «al ladro! Al ladro! » perché ha visto un'ombra sospetta muoversi tra i muri di via manzoni. E in effetti un balordo viene poi rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna romeo giudici. È serafino caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per le sue incapacità criminali. Chiaro che il ladro è lui, chi altri? Ma al maresciallo maccadò servono prove, mica bastano le voci di contrada e la fama scalcinata del presunto reo. Ergo, scattano le indagini. Prima cosa, interrogare l'emerita. Già, una parola, perché la donna spesso non risponde al suono del campanello di casa, mentre invece è molto attivo il suo cane, un bastardino ringhioso e aggressivo che si attacca ai polpacci di qualunque estraneo. E il maccadò, dei cani, ha una fifa barbina. A cantare fu il cane ci offre una delle storie più riuscite di andrea vitali. I misteri e le tresche di paese, gli affanni dei carabinieri e le voci che si diffondono incontrollate e senza posa, come le onde del lago, inebriate e golose di ogni curiosità, come quella della principessa eritrea omosupe, illusionista ed escapologa, principale attrazione del circo astra per le sue performance, ma soprattutto per il suo ombelico scandalosamente messo in mostra. E per la quale, così si dice, ha perso la testa un giovanotto scomparso da casa…
Punteggio: 757
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/05/2023

Posizione in classifica: 25

Zia Antonia Sapeva Di Menta

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Zia Antonia Sapeva Di Menta
'aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa! ' suor speranza ne è sicura: nel minestrone che ha distribuito ai pazienti della casa di riposo di bellano l'aglio non l'ha fatto mettere di sicuro. Allora come mai ernesto cervicati, entrando nella stanza di zia antonia, ha sentito quell'odore, invece dell'aroma inconfondibile e fresco della menta? Ernesto conosce bene il rassicurante profumo delle mentine di cui è golosa la sua anziana parente. Certo meglio di suo fratello antonio, che della zia non ha mai voluto saperne: gli interessava molto di più augusta peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa, nonché figlia di salumiere. Ernesto invece aveva accolto zia antonia in casa sua e l'aveva accudita per tre anni, finché lei, un po' per non gravare troppo sul nipote, un po' per pudore, aveva deciso di trasferirsi all'ospizio. Quel sorprendente odore d'aglio è un piccolo enigma. Forse è l'indizio di qualcosa di più grave. A indagare, oltre a ernesto e all'energica suor speranza, si ritrova anche il dottor fastelli, medico dal carattere gioviale ma di grande sensibilità. Intorno a questo profumato mistero, andrea vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, una di quelle storie che, come zia antonia, ti accarezzano in un fresco abbraccio. Per poi regalarti, alla fine, una sorpresa.
Punteggio: 755
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/05/2021

Posizione in classifica: 26

Nome D'arte Doris Brilli
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Nome D"arte Doris Brilli<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Con nome d'arte doris brilli, andrea vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo ernesto maccadò. «non so quale sia il segreto. Sta di fatto che andrea vitali è un raro caso di narratore che mette d'accordo pubblico e critica. » - antonio gnoli, «robinson – la repubblica» la notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di porta ticinese a milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «popolo d'italia», quel mussolini fratello di…, per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L'altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l'identità e la provenienza: desolina berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, doris brilli, di bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale ernesto maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di como da pochi mesi. E lui, il maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l'allegria sul volto della fresca sposa maristella, coglie al volo l'occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso doris brilli è potenzialmente in grado di scatenare. Con nome d'arte doris brilli, andrea vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo ernesto maccadò, presente nelle storie di maggior successo come la signorina tecla manzi, olive comprese, la mamma del sole, galeotto fu il collier, quattro sberle benedette, le belle cece, a cantare fu il cane, raccontando i suoi esordi alla caserma di bellano, e il suo faticoso acclimatarsi, non solo per via del tempo meteorologico.
Punteggio: 754
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2021

Posizione in classifica: 27

Nome Darte Doris Brilli
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Nome Darte Doris Brilli<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Con nome d'arte doris brilli, andrea vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo ernesto maccadò. «non so quale sia il segreto. Sta di fatto che andrea vitali è un raro caso di narratore che mette d'accordo pubblico e critica. » - antonio gnoli, «robinson – la repubblica» la notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di porta ticinese a milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «popolo d'italia», quel mussolini fratello di…, per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L'altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l'identità e la provenienza: desolina berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, doris brilli, di bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale ernesto maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di como da pochi mesi. E lui, il maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l'allegria sul volto della fresca sposa maristella, coglie al volo l'occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso doris brilli è potenzialmente in grado di scatenare. Con nome d'arte doris brilli, andrea vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo ernesto maccadò, presente nelle storie di maggior successo come la signorina tecla manzi, olive comprese, la mamma del sole, galeotto fu il collier, quattro sberle benedette, le belle cece, a cantare fu il cane, raccontando i suoi esordi alla caserma di bellano, e il suo faticoso acclimatarsi, non solo per via del tempo meteorologico.
Punteggio: 754
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/03/2024

Posizione in classifica: 28

Una Finestra Vistalago

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Una Finestra Vistalago
Di arrigoni giuseppe ce ne sono tanti a bellano, un paese sul lago di como. Impossibile conoscerli tutti. Anche nella vita di eraldo bonomi, operaio tessile del locale cotonificio, ce ne sono troppi. E sarà proprio un arrigoni giuseppe a segnare il suo destino, dove brillano l'amore per la bella elena e la militanza nel psiup. Il colpo di fulmine per elena fa del bonomi un uomo pericoloso, che sfiora segreti, scopre altarini, esuma scheletri nascosti negli armadi di una provincia che sembra monotona, in quei paesi dove l'omonimia può essere fonte di equivoci ma anche, a volte, il viatico verso la libertà.
Punteggio: 744
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 29

La Leggenda Del Morto Contento

Andrea Vitali

Narrativa estera - Storica

La Leggenda Del Morto Contento
È il 25 luglio 1843, una mattina d'estate senza una nube e con una luce che ammazza tutti i colori. Due giovani in cerca d'avventura salpano su una barchetta con tre vele latine. Dal molo di bellano, li segue lo sguardo preoccupato del sarto lepido: non è giornata, sta per alzarsi il vento. L'imbarcazione è presto al largo, in un attimo lo scafo si rovescia. Un'imprudenza. Una disgrazia. Ma la tragedia crea un problema. A riva viene riportato il corpo dell'irrequieto francesco, figlio di giangenesio gorgia, ricco e potente mercante del paese. Il disperso è emilio spanzen, figlio di un ingegnere che sta progettando la ferrovia che congiungerà milano alla valtellina. Due famiglie importanti. Bisogna a tutti i costi trovare un colpevole. Per la prima volta, andrea vitali risale il corso del tempo verso l'ottocento, per raccontare un altro squarcio della sua bellano. Ritroviamo così l'eco della dominazione austriaca, con i notabili e i poveracci, gli scapestrati e le bisbetiche, le autorità e gli ubriaconi. Tra lacrime e sorrisi, 'la leggenda del morto contento' racconta una storia di padri e di figli, di colpevoli e di innocenti, di giustizia e di malagiustizia: ottocentesca, ma solo in apparenza.
Punteggio: 737
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/12/2022

Posizione in classifica: 30

Bello, Elegante E Con La Fede Al Dito
Copia Autografata

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Bello, Elegante E Con La Fede Al Dito<br>Copia Autografata
Un piccolo appartamento sul lago, una bella ragazza senza inibizioni e un medico affascinante che sta per cacciarsi nei guai. Una volta fuori, nel corridoio dell'ospedale riservato agli ambulatori di specialistica, si sedette per cercare nella borsa gli occhiali scuri. «com'è? » si sentì chiedere. Due sedie in là, era seduta una donna. «dice a me? » chiese rosa. «sì. » voleva sapere com'era quell'oculista nuovo, dal quale andava per la prima volta. L'aveva sempre curata l'altro, quello vecchio, che era andato in pensione. Questo, quello nuovo, com'era? Alto, bello, nero di capelli, avrebbe voluto rispondere rosa. Quarant'anni circa. Anche sposato, non le era sfuggita la fede al dito. «gentile», rispose. Poi aveva inforcato gli occhiali ed era partita alla volta della profumeria. Vista dal treno, la riva orientale del lago di como è un vero spettacolo: tra una galleria e l'altra appaiono scorci di paesaggio da mozzare il fiato. Ne subisce il fascino adalberto casteggi, quarantenne, bello ed elegante oculista con studio a milano. Si è innamorato del lago andando su e giù in ferrovia per sostituire qualche volta un collega all'ospedale di bellano. Su quelle sponde ha stabilito ora il suo buen retiro, deliziato anche dalla compagnia di una sua paziente del luogo. Si chiama rosa pescegalli. Ha trentasei anni e li porta benissimo. Gestisce una profumeria e ha fatto palpitare parecchi cuori. È bella davvero, ma con gli uomini ha preso un po' le distanze, dopo una sofferta storia con un fascinoso calciatore del lecco. Adesso li fa girare come vuole e quando vuole lei, ma niente impegni. Il dottore ne resta imbambolato, e stordito da tanta bellezza dimentica che, come tutte le cose belle, anche questa ha un suo prezzo. Un prezzo che bisognerebbe valutare se è il caso di pagare tutto o no, perché dietro l'oro luccicante del lago, delle montagne e soprattutto dello sguardo magnetico di rosa (e della sua scollatura), si nascondono vecchi rancori e velenosi desideri di vendetta. Con bello, elegante e con la fede al dito, andrea vitali ci coinvolge in una storia solo in apparenza tranquilla di metà anni sessanta. Lo splendore dei luoghi in cui ambienta i suoi romanzi ci rapisce, ma stavolta vitali vuole metterci in allerta: come una giornata uggiosa di novembre può tingere il paesaggio di un mesto grigiore, anche gli amori più avvincenti possono d'un tratto mostrare il loro lato più pernicioso.
Punteggio: 737
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/11/2017

Privacy & Policy
Cosa è e come funziona ClassificheLibri.it
[email protected]