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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
XX Secolo

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Libri in questa classifica: 50

Pagina 3 di 5

Posizione in classifica: 21

Essere E Tempo

Martin Heidegger

Filosofia - XX secolo

Essere E Tempo
Questo caposaldo, rimasto enigmaticamente incompiuto, è il testo che più di ogni altro ha influenzato la cultura filosofica del novecento. Fin dal suo primo apparire nel 1927 e poi, a ondate successive nel 1946, negli anni sessanta, il fascino e l'influenza esercitati da quest'opera hanno alimentato la riflessione e le polemiche di quanti si sono occupati di heidegger. Tutto ciò che è accaduto dopo nella cultura occidentale è in qualche modo il risultato dell'esplosione filosofica determinata da questo libro.
Punteggio: 849
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/07/2024

Posizione in classifica: 22

Opere
Vol
12: Psiche E Techne
L'uomo Nell'età Della Tecnica.

Umberto Galimberti

Filosofia - XX secolo

Opere<br>Vol<br>12: Psiche E Techne<br>L"uomo Nell"età Della Tecnica.
Il libro si propone di rivedere i concetti di individuo, identità, libertà, salvezza, verità, senso, scopo, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si nutriva l'età umanistica, dismessi o rifondati alle radici.
Punteggio: 827
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/01/2022

Posizione in classifica: 23

L Esistenzialismo è Un Umanismo

Jean-Paul Sartre

Filosofia - XX secolo

L Esistenzialismo è Un Umanismo
L'esistenzialismo è un umanismo è una conferenza pubblica dell'ottobre del 1945 con cui sartre prova a rispondere a una serie di attacchi ideologici. La conferenza diverrà libro qualche mese più tardi e darà un nuovo slancio e una nuova forma al suo esistenzialismo. Le critiche di solipsismo, umanismo asociale, disimpegno politico e astrattismo filosofico che da più parti gli vengono rivolte trovano qui una loro secca smentita in favore della consapevolezza che la realtà umana è irriducibilmente intersoggettiva e che l'individuo, che a differenza de l'essere e il nulla non si pensa più come dio mancato, non è comprendibile se lo si astrae dalla situazione dalla quale emerge. Ma questa situazione, diversamente da come vorrebbero il marxismo e la psicoanalisi dell'epoca, non lo determina bensì lo influenza senza annullarne la libertà e, dunque, la responsabilità di pensare e agire diversamente in assenza di valori oggettivi e condivisi, dato il venir meno di un canone di riferimento assoluto. L'uomo è condannato a dare forma a se stesso e al mondo, senza potersi appellare ad alcun principio universale né rifugiarsi in un'autorità tutelare, immanente o trascendente che sia.
Punteggio: 803
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/03/2024

Posizione in classifica: 24

Conoscenza Ignoranza Mistero

Edgar Morin

Filosofia - XX secolo

Conoscenza Ignoranza Mistero
Il grande filosofo edgar morin sfida la certezza di poter conoscere tutto di un'epoca segnata dal progresso scientifico. E ci ricorda come e renderci umani sono lo stupore, la sensazione dell'ignoto e la consapevolezza dei propri limiti. 'alcuni credono di aver trovato il segreto dell'universo in un algoritmo supremo. Ma da dove verrebbe fuori questo algoritmo, versione matematica iperastratta del dio creatore, e che, per di più, non saprebbe produrre che ordine? Sono convinto che, al contrario, secondo il motto di san giovanni della croce, il mistero sia nella 'nube tenebrosa' fuori dalla nostra portata' 'chi aumenta la sua conoscenza aumenta la sua ignoranza', scriveva friedrich schlegel. 'vivo sempre più con la coscienza e il sentimento della presenza dell'ignoto nel conosciuto, dell'enigma nel banale, del mistero in tutte le cose e, in modo particolare, dell'aumento del mistero in ogni aumento della conoscenza', ci dice edgar morin. Così in questo libro si spinge a esplorare i territori del sapere, in cui ci si imbatte in una terna inseparabile: conoscenza, ignoranza, mistero. Tutti i progressi delle scienze suscitano nuovi interrogativi e sfociano nell'ignoto: quello dell'origine, della fine, della natura della realtà. Più si vede quel che c'è di razionale, più bisogna vedere anche quel che sfugge alla ragione, ma il mistero non svaluta la conoscenza che vi approda; al contrario, stimola e fortifica il senso poetico dell'esistenza.
Punteggio: 803
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/05/2024

Posizione in classifica: 25

Perché Non Sono Cristiano

Bertrand Russell

Filosofia - XX secolo

Perché Non Sono Cristiano
'perché non sono cristiano' affronta con spregiudicata libertà di pensiero un argomento di grande interesse: il sentimento religioso. Russel, pensatore ateo per eccellenza, analizza con semplicità e chiarezza di esposizioni origini, valori e significati della religione cristiana. Un testo imprescindibile per credenti e non credenti, uno dei 'classici' più letti di russell.
Punteggio: 803
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/01/2022

Posizione in classifica: 26

L' Esistenzialismo è Un Umanismo

Jean-Paul Sartre

Filosofia - XX secolo

L" Esistenzialismo è Un Umanismo
L'esistenzialismo è un umanismo è una conferenza pubblica dell'ottobre del 1945 con cui sartre prova a rispondere a una serie di attacchi ideologici. La conferenza diverrà libro qualche mese più tardi e darà un nuovo slancio e una nuova forma al suo esistenzialismo. Le critiche di solipsismo, umanismo asociale, disimpegno politico e astrattismo filosofico che da più parti gli vengono rivolte trovano qui una loro secca smentita in favore della consapevolezza che la realtà umana è irriducibilmente intersoggettiva e che l'individuo, che a differenza de l'essere e il nulla non si pensa più come dio mancato, non è comprendibile se lo si astrae dalla situazione dalla quale emerge. Ma questa situazione, diversamente da come vorrebbero il marxismo e la psicoanalisi dell'epoca, non lo determina bensì lo influenza senza annullarne la libertà e, dunque, la responsabilità di pensare e agire diversamente in assenza di valori oggettivi e condivisi, dato il venir meno di un canone di riferimento assoluto. L'uomo è condannato a dare forma a se stesso e al mondo, senza potersi appellare ad alcun principio universale né rifugiarsi in un'autorità tutelare, immanente o trascendente che sia.
Punteggio: 803
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/01/2022

Posizione in classifica: 27

Opere
Vol
12 Psiche E Techne
Luomo Nelletà Della Tecnica.

Umberto Galimberti

Filosofia - XX secolo

Opere<br>Vol<br>12 Psiche E Techne<br>Luomo Nelletà Della Tecnica.
Noi continuiamo a pensare la tecnica come uno strumento a nostra disposizione, mentre la tecnica è diventata l'ambiente che ci circonda e ci costituisce secondo quelle regole di razionalità che, misurandosi sui soli criteri della funzionalità e dell'efficienza, non esitano a subordinare le esigenze dell'uomo alle esigenze dell'apparato tecnico. Inconsapevoli, ci muoviamo ancora con i tratti tipici dell'uomo pre-tecnologico che agiva in vista di scopi iscritti in un orizzonte di senso, con un bagaglio di idee e un corredo di sentimenti in cui si riconosceva. Ma la tecnica non tende a uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela verità: la tecnica funziona. E poiché il suo funzionamento diventa planetario, questo libro si propone di rivedere i concetti di individuo, identità, libertà, salvezza, verità, senso, scopo, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si nutriva l'età umanistica e che ora, nell'età della tecnica, dovranno essere riconsiderati, dismessi o rifondati alle radici.
Punteggio: 787
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/03/2024

Posizione in classifica: 28

La Vita Autentica

Vito Mancuso

Filosofia - XX secolo

La Vita Autentica
In una celebre pagina di shakespeare, antonio, di fronte al cadavere di brutosuicidatosi poco prima, esclama: 'questo era un uomo! ' . Ma che cosa fa diqualcuno 'un uomo', qual è la caratteristica che, persino di fronte a unnemico mortale, ci fa sentire in presenza di un 'vero uomo'? Per vito mancuso,tutto dipende dalla libertà. La vera libertà però è interiore, perché ciò cheimpedisce alla nostra vita di essere autentica sono le menzogne che diciamo anoi stessi, all'origine di quelle che diciamo agli altri. è la libertà da sestessi a rendere la vita davvero libera e dunque autentica. Ma come si diventaliberi da se stessi? E vale la pena perseguire una vita autentica in un mondobasato sulla finzione? Rispondendo a tali interrogativi, questo saggio sullalibertà sorprenderà anche per la passione e la chiarezza con cui è scritto.
Punteggio: 777
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/05/2023

Posizione in classifica: 29

Per Non Dimenticare La Memoria

Guido Ceronetti

Filosofia - XX secolo

Per Non Dimenticare La Memoria
Una guida da parte di «uno che soffre i mali di cui parla», un breviario filosofico da tenere in tasca per conservare la «memoria verace» e guardarsi dalla e-memoria, che «va surrogando la realtà stessa, abbrutendo la gioventù e l'infanzia e, finché non avrà distrutta e resa schiava con tutti i suoi prodotti la mente umana, non sarà sazia di divorare».
Punteggio: 763
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/07/2024

Posizione in classifica: 30

Il Lancio Del Nano E Altri Esercizi Di Filosofia Minima

Armando Massarenti

Filosofia - XX secolo

Il Lancio Del Nano E Altri Esercizi Di Filosofia Minima
Cosa significa «prenderla con filosofia»? Viene prima la morale o la religione? È proprio vero che i gusti non si discutono? Siamo «naturalmente buoni» o «naturalmente cattivi»? Che cosa ci rende davvero felici? È possibile mentire a se stessi? «alle grandi domande della filosofia forse conviene rispondere in breve. Almeno questa è la nostra scommessa. Non sempre è possibile, ovviamente, e certo le risposte non potranno essere definitive. Ma a ben vedere questo vale anche per le sontuose trattazioni cui ci hanno abituato i pensatori di ogni tempo. Noi perseguiremo un obiettivo assai più limitato, ma partiremo comunque da questioni importanti, decisive. E per mostrare che facciamo sul serio partiamo da quella che tutti prima o poi finiamo per por- ci, resa celebre anche da un film dei monty python: qual è il senso della vita? » per trovare una risposta a questa e ad altre domande «di senso», come si dice oggi in italia, armando massarenti ha indagato alcuni dei temi filosofici più dibattuti e complessi, dalla libertà alla morale, dalla verità allo scetticismo, dalla saggezza all'autoinganno, mettendoli alla prova della quotidianità e osservandoli con indipendenza di giudizio, senza arretrare davanti alle loro contraddizioni e ai loro paradossi. Ad esempio, come comportarsi di fronte allo sport preferito dagli australiani, quello del «lancio del nano»? Un libertario può davvero giustificarne il divieto in nome dei «diritti umani»? Oppure, cosa accadrebbe a chi applicasse fino in fondo l'affermazione antidogmatica per eccellenza, «so di non sapere»? Chi sono oggi i veri nichilisti, relativisti e miscredenti? Che male c'è a essere atei o agnostici? Che cosa significa «prenderla con filosofia»? Viene prima la morale o la religione? È proprio vero che i gusti non si discutono? Siamo «naturalmente buoni» o «naturalmente cattivi»? Che cosa ci rende davvero felici? È possibile mentire a se stessi? Lungo l'itinerario molte domande cariche di aspettative improvvisamente si «sgonfiano», ma allo stesso tempo appare evidente che «per ogni questione che può essere smontata esistono mille altre possibilità per rimontarla». Così, nella varietà e nella mobilità dei loro percorsi, questi «esercizi di filosofia minima» ci offrono un divertimento disincantato e rinfrescante, rivelando l'unità e la novità di uno sguardo e di uno stile.
Punteggio: 681
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/02/2024

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