Lui torna a casa stanco dopo una lunga giornata di lavoro, e vorrebbe solo sdraiarsi sul divano a guardare la tivù: finalmente un po' di relax! Lei però si domanda: 'mi sta ignorando? Si è accorto che ci sono anch'io, qui? L'uomo che ho sposato mi ama ancora? ' . Sembra proprio che maschi e femmine parlino due lingue diverse. Da venticinque anni, il metodo 'marte e venere' indaga le differenze psicologiche ed emotive tra uomini e donne, aiutando milioni di coppie a risolvere conflitti che sembravano insanabili. Oggi, john gray scava ancor più in profondità nella nostra mente e nelle nostre relazioni d'amore. La scienza oggi conferma quel che l'istinto ci ha sempre detto: il corpo e la mente sono connessi in maniera inestricabile. In marte è di ghiaccio. Venere di fuoco. John gray ci spiega in che modo gli ormoni influenzano la psiche e l'umore di uomini e donne, e che l'equilibrio chimico è un fattore cruciale per trovare la soddisfazione nella vita di coppia e per garantirci salute e longevità. È l'equilibrio fra testosterone e ossitocina a rappresentare la chiave del nostro benessere e della felicita coniugale perché condiziona il modo in cui l'uomo e la donna interagiscono e interpretano il mondo intorno a loro. Bastano interventi mirati per far si che il nostro corpo produca gli ormoni giusti. Solo cosi potremo resistere allo stress di una giornata a casa o in ufficio, e saremo pronti a dare e ricevere amore comprensione e rispetto nelle interazioni con la persona che amiamo.
Un matrimonio felice è la cosa più bella che possa capitare a un essere umano. C'è solo un piccolo particolare. È contro natura. Non soltanto il matrimonio felice. Il matrimonio. Ma ci si può riuscire. Ci vuole soltanto qualche piccolo accorgimento. È quello che ti suggerisce questo libro, che dovrebbe essere letto da tutti quelli che si vogliono sposare e anche da quelli che si sono già sposati. Per cambiare qualcosa. In modo da fare un matrimonio felice che dura tutta la vita.
Charlie brown, snoopy e tutti gli altri personaggi dei fumetti di schulz cosa c'entrano con la psicologia? Abraham twerski, attraverso la sua esperienza di psichiatra, ha scoperto che l'arguzia e la saggezza delle strisce di schulz non fa solo sorridere i propri pazienti, ma li aiuta a vedere se stessi sotto una nuova luce e a capire la radice dei loro problemi.
Charlie brown, snoopy e tutti gli altri personaggi dei fumetti di schulz cosa c'entrano con la psicologia? Abraham twerski, attraverso la sua esperienza di psichiatra, ha scoperto che l'arguzia e la saggezza delle strisce di schulz non fa solo sorridere i propri pazienti, ma li aiuta a vedere se stessi sotto una nuova luce e a capire la radice dei loro problemi.
Giovanni galli è stato un portiere d'eccezione, uno di quelli che se lo hai in squadra può fare la differenza. E la differenza l'ha fatta nel milan, con cui ha vinto uno scudetto e cinque coppe tra il 1987 e il 1990. Ma nel 2001 arriva il rigore imparabile: il figlio niccolò, diciassettenne speranza del calcio, muore in un incidente di motorino mentre torna a casa dagli allenamenti; una morte assurda, quando una strada scivolosa e un guardrail rotto potrebbero distruggere una famiglia. Ma la rete di affetti di giovanni, quella davvero non si è mai bucata: restando uniti, il dolore può trasformarsi in un'occasione per essere ancora di aiuto agli altri. Con la moglie anna, le figlie e un manipolo di amici del figlio, giovanni crea la fondazione niccolò galli, che da anni sostiene anche economicamente ragazzi la cui vita è stata cambiata da un incidente stradale. Con la coscienza di chi ci è passato aiuta le famiglie a trovare, anche là dove pare impossibile, un senso e una nuova forza. Questo libro è il racconto di una vita vissuta al massimo: gli esordi nel calcio, i trionfi nel milan, le emozioni dei grandi tornei internazionali, la quotidianità in città diversissime come la sua firenze, la disordinata napoli e la milano da bere, la
Il bestseller internazionale di coaching finalmente nell'edizione italiana i quindici fondamentali per avere successo: pulisci gli spogliatoi; aggredisci gli spazi; gioca con uno scopo; passa la palla; crea un ambiente di apprendimento; niente teste di cazzo; abbraccia le aspettative; allenati per vincere; mantieni una testa blu; conosci te stesso; i campioni vanno oltre; inventa il tuo linguaggio; ritualizza per attualizzare; sii un buon antenato; lascia scritta la tua ereditàgli all blacks neozelandesi sono la squadra più forte al mondo, negli ultimi 100 anni hanno vinto più del 75% dei loro match internazionali. Qual è il segreto del loro successo? E cosa possiamo noi - come individui, squadre o aziende - imparare da loro? Secondo james kerr tutti i team vincenti condividono gli stessi principi, tra cui: un'attenzione maniacale all'eccellenza; un impegno collettivo verso una 'causa comune'; un alto grado di autonomia, fiducia e iniziativa individuale; una comunicazione chiara e convincente; un'enfasi sulla responsabilità individuale; integrità e umiltà; il tutto sostenuto dalla convinzione che bisogna lavorare sodo l'uno per l'altro, in armonia, senza dissidi, reprimendo l'ego individuale a favore di una causa più grande. In altre parole, come dice il famoso mantra degli all blacks, 'niente teste di cazzo'.
Lui vi ha lasciate? È terribile, non resta che piangere, piangere, piangere ancora, disperarsi, lagnarsi ben bene con un paio di amiche e poi passare oltre. O volete entrare nella triste schiera delle vittime rancorose, di quelle tizie che tre anni dopo la separazione ce l'hanno ancora con l'ex? Guardate che lo spazio interno di un essere umano non è infinito, e se ne occupate svariati centimetri con rancori, rimpianti e altri sentimenti sgradevoli, non è che poi resta tutto questo spazio per immagazzinare sensazioni positive. E allora reagite, con l'aiuto di 'se mi lasci fa male', un allegro alfabeto che vi aiuterà a districarvi nelle più comuni situazioni post-abbandono: dall'ex suocera al purè, dalla gita in campagna ai libri da leggere, dal rapporto con il cellulare a quello con i cassetti, scoprite come si può affrontare la fine di un amore senza che per questo finisca il mondo.
«si legge con vero gusto, come una lunga, unica, infinita, sempre nuova, sempre appassionante storia di un uomo e di una donna. » - isabella bossi fedrigotti, corriere della sera «maneggiare i sentimenti è molto pericoloso. Ma chi ci riesce, come massimo gramellini, ha lo straordinario privilegio di conoscere il mondo» - roselina salemi, la stampa questo libro nasce dall'esigenza di mettere un po' di ordine in ciò che ordine non ha: l'amore. Lo fa con l'aiuto di tanti. Dei lettori, innamorati e non, che da dieci anni raccontano le loro storie alla rubrica
Smettere di soffrire per amore si può. Parola di lucía etxebarría. Tutto sta nello sfatare certi miti e nel saper lavorare su se stessi. Cosa regala, infatti, l'amore? La sensazione inebriante di toccare il cielo con un dito, di sentire che siamo creature uniche e meravigliose, indispensabili per il prossimo come l'aria che respira? Ci rende infinitamente sicuri di noi? La realtà è spesso assai diversa. Dietro donne e uomini che si accaniscono a voler assomigliare ai modelli imposti dai media, che sfilano per le strade sfoggiando vestiti identici, con corpi smilzi a forza di patire la fame e con relazioni all'apparenza felici, si nascondono quasi sempre un'insicurezza di base e l'incapacità di volersi bene veramente o almeno di accettarsi. Ci sono persone scontente di sé, perché qualcuno le vuole cambiare, oppure le svaluta, o perché nel partner cercano, sbagliando, una figura parentale. A tutti costoro, senza distinzione di genere, gusti sessuali o ambiente sociale, l'autrice mette a disposizione la propria esperienza diretta di donna disinibita e in apparenza scanzonata, ma capace di un'autoanalisi sincera. Lo fa senza imbarazzi, mezzi termini o inibizioni: ricorda a maschi e femmine che a contare davvero non è l'immagine, ma l'indipendenza di giudizio. Conquistandola sarà più facile piacere a se stessi, instaurare un rapporto sereno con gli altri e riuscire finalmente a dire basta con le pene d'amore.
Smettere di soffrire per amore si può. Parola di lucía etxebarría. Tutto sta nello sfatare certi miti e nel saper lavorare su se stessi. Cosa regala, infatti, l'amore? La sensazione inebriante di toccare il cielo con un dito, di sentire che siamo creature uniche e meravigliose, indispensabili per il prossimo come l'aria che respira? Ci rende infinitamente sicuri di noi? La realtà è spesso assai diversa. Dietro donne e uomini che si accaniscono a voler assomigliare ai modelli imposti dai media, che sfilano per le strade sfoggiando vestiti identici, con corpi smilzi a forza di patire la fame e con relazioni all'apparenza felici, si nascondono quasi sempre un'insicurezza di base e l'incapacità di volersi bene veramente o almeno di accettarsi. Ci sono persone scontente di sé, perché qualcuno le vuole cambiare, oppure le svaluta, o perché nel partner cercano, sbagliando, una figura parentale. A tutti costoro, senza distinzione di genere, gusti sessuali o ambiente sociale, l'autrice mette a disposizione la propria esperienza diretta di donna disinibita e in apparenza scanzonata, ma capace di un'autoanalisi sincera. Lo fa senza imbarazzi, mezzi termini o inibizioni: ricorda a maschi e femmine che a contare davvero non è l'immagine, ma l'indipendenza di giudizio. Conquistandola sarà più facile piacere a se stessi, instaurare un rapporto sereno con gli altri e riuscire finalmente a dire basta con le pene d'amore.