Qualcuno è attratto dal potere ma, dopo averlo conquistato, lo perde per qualche errore imperdonabile. Altri, sulla strada del potere, si spingono oltre le proprie possibilità. O rimangono troppo indietro e perdono perché osano troppo poco. E poi c'è chi sa cavalcare il potere e riesce a utilizzarlo senza sbagliare una mossa: ogni gesto, con istintiva intelligenza, è in armonia con le 48 leggi che lo governano. Scrittori e filosofi, guerrieri e leader carismatici hanno cercato di far affiorare, dai successi e dalle sconfitte di chi ci ha preceduto, indicazioni che possono guidarci nel nostro quotidiano.
Mai oscurare il maestro, non fidarsi troppo degli amici, mascherare le proprie intenzioni, spiegare il meno possibile, farsi circondare da un alone di mistero, far lavorare gli altri e prendersi tutti i meriti: queste e altre 42 sono, secondo gli autori, le regole per conquistare il potere. Spaziando dalla storia all'economia, dalla politica alla psicologia, dalla letteratura alla sociologia, elffers e greene si propongono un obiettivo ambizioso: svelare i segreti di quello che talleyrand definiva 'il magistrale gioco del potere', un'arte sottile e impalpabile, ma dagli effetti concreti e, a volte, devastanti.