Nel sudafrica degli anni quaranta, mary e dick, poco più che trentenni, decidono di sposarsi più per solitudine che per amore e andare a vivere in una sperduta fattoria a coltivare la terra. Mary, abituata a vivere in città, mal sopporta il caldo e la fatica, la difficoltà di far fronte alla mancanza di agio e di benessere, lontana da tutto. Il sogno di una futura ricchezza si infrange perché dick si rivela un inetto e un sognatore: non sa adeguarsi alle dure leggi della lotta per la sopravvivenza in un ambiente ostile, una terra che in realtà appartiene ai neri, agli oppressi. È proprio l'arrivo di moses, un nero dall'espressione indecifrabile e dalla muta devozione, che provocherà la tragedia: un delitto.
L'autore intraprende una ricerca ad ampio raggio per mettere insieme i pezzi dell'enorme e misterioso puzzle della dimenticata preistoria dell'umanità. Nelle antiche rovine di diverse popolazioni, vengono alla luce non solo le impronte di un popolo sconosciuto che prosperò durante l'ultima glaciazione, ma anche i segni di un'intelligenza superiore. Mettendo insieme i miti e leggende universali, hancock scopre tracce di uno specifico linguaggio scientifico decodificando i risultati di millenni di accurate osservazioni astronomiche. Utilizza poi le tecniche più evolute di geologia e astronomia per dimostrare che la datazione di molti siti archeologici potrebbe essere molto più antica di quanto creduto.
Thomas di hookton, valoroso arciere inglese, sopravvissuto alla battaglia di crécy, intraprende per il suo re la ricerca del santo graal, che forse in passato è stato custodito dal padre di thomas. Le tracce di questo ambìto segreto lo portano prima nell'inghilterra del nord, devastata dal conflitto con gli scozzesi, e poi nel suo villaggio natale, tra le rovine della casa in cui è cresciuto. Ma quando il velo di mistero che avvolge la reliquia comincia a sollevarsi, thomas si ritrova in gravissimo pericolo, perché nella sua ricerca incontra degli spietati rivali pronti a uccidere e torturare. Il libro è il seguito de 'l'arciere del re'.
Villejuif è l'estrema periferia di parigi: oltre, non c'è che la campagna bianca di brina. È qui che la polizia ha rinvenuto il cadavere di una prostituta. Solo un mostro può avere commesso un simile delitto. E chi altri può essere, il mostro, se non il signor hire, che tutti scansano con un brivido? Il signor hire è piccolo, grasso, come se non fosse fatto né di carne né di ossa. Sul suo viso cereo spiccano baffetti che sembrano disegnati con la china. Tutti i suoi gesti hanno la rigida precisione di un cerimoniale. E' davvero lui il colpevole? Solo nell'epilogo ogni interrogativo troverà risposta, un epilogo nel quale tutto converge come per un disegno fatale, un epilogo preparato, momento per momento, eppure indicibilmente atroce.
L'autore intraprende una ricerca ad ampio raggio per mettere insieme i pezzi dell'enorme e misterioso puzzle della dimenticata preistoria dell'umanità. Nelle antiche rovine di diverse popolazioni, vengono alla luce non solo le impronte di un popolo sconosciuto che prosperò durante l'ultima glaciazione, ma anche i segni di un'intelligenza superiore. Mettendo insieme i miti e leggende universali, hancock scopre tracce di uno specifico linguaggio scientifico decodificando i risultati di millenni di accurate osservazioni astronomiche. Utilizza poi le tecniche più evolute di geologia e astronomia per dimostrare che la datazione di molti siti archeologici potrebbe essere molto più antica di quanto creduto.
Dorian gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.
1354: nicolas eymerich, il sinistro inquisitore, è in sardegna con re pietro iv d'aragona per soffocare la rivolta di mariano, giudice d'arborea. Mariano però ha un alleato potente e misterioso: lo chiamano sardus pater, una divinità sconosciuta e terribile. 1942, new york: lo psicologo austriaco wilhelm reich si è rifugiato in america per sfuggire ai nazisti e ha fatto una scoperta rivoluzionaria. Tanto da costringere le autorità a rinchiuderlo in prigione, dove una serie di inspiegabili allucinazioni sembra metterlo in collegamento proprio con eymerich.
Sebastian urrutia lacroix, cileno, prete e membro dell'opus dei, potente critico letterario che ha fatto e disfatto fortune di poeti, rovescia su un muto interlocutore la sua memoria e la sua coscienza, in una notte insonne e tragica. Cerca nella concatenazione dei fatti la sua giustificazione e davanti agli occhi gli scorrono cinquant'anni della sua vita e della storia del suo paese. Una folla di fantasmi, di morti e di vivi, di personaggi fittizi, veri, o celati dietro una maschera letteraria che però ne lascia scorgere il vero volto, chiede di entrare nel suo racconto e di fornire la sua prospettiva dei fatti.
Nella primavera del 1940, mentre nel continente le armate alleate stanno subendo duri colpi da parte dell'esercito nazista, l'inghilterra si prepara alla resistenza. Tra i volontari richiamati in servizio c'è anche tommy beresford, l'ex «giovane avventuriero». Anche se sono passati più di vent'anni dalla sua ultima missione, gli viene affidato un incarico di straordinaria importanza: scoprire chi si cela sotto le misteriose sigle n e m, nomi in codice dei capi della quinta colonna tedesca. L'indagine, che si svolge in una insospettabile pensione sulla costa, appare molto difficile. Per fortuna al fianco di tommy c'è sua moglie tuppence, compagna di mille avventure.
Secondo la dottrina americana del 'politically correct' (mai apertamente enunciata ma ferocemente applicata) tutto deve essere 'politicamente corretto': dai comportamenti sessuali ai gusti letterari, al modo di parlare, di vestirsi, di scrivere. Esisterebbe dunque un modo 'giusto' di fare le cose. Secondo l'autore il pungolo segreto del 'politicamente corretto' è l'insofferenza nei confronti di tutto ciò che ha una qualità, e per questo motivo stesso si distingue, operando una discriminazione verso tutto il circostante.