Leggerlo tutto in una volta è impossibile. Eppure non si riesce a staccarsene. L'originale miscellanea di schott è una straordinaria raccolta di 'trivia'. Quale altro libro può vantare un indice che comprenda lunghezza delle stringhe e linguaggio dei segni, i sette peccati capitali, regole dei duelli e nani, dimensioni delle uova, risultati elettorali, le figure della smorfia napoletana e i film di fantozzi? In quale altro libro si possono trovare, racchiusi nella medesima pagina, la nomenclatura golfistica, una storia della tassa sui cappelli, i nomi collettivi, la linea di successione inglese e la bandiera della guadalupa? In quale altro libro, se non ne 'l'originale miscellanea di schott', ci si può imbattere nel gatto di john lennon, nel fornitore di cornamuse della regina, nelle dodici fatiche di ercole e nei brutali metodi di omicidio scoperti da miss marple?
Rielaborato e meditato per quasi vent'anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un 'prima' e un 'dopo'. La teoria della selezione naturale, proposta in queste pagine, è alla base della moderna biologia evoluzionistica, ma da molti decenni ormai è entrata a far parte del nostro bagaglio culturale più ampio, ben al di là del suo merito scientifico. E, come per tutti i classici, la sua attualità non tramonta e continua a stupire. Prefazione di luca e francesco cavalli sforza. Introduzione di giuseppe montalenti.
Evocando il rogo di giordano bruno, il processo a galileo, le dispute sull'età della terra, la 'guerra delle scimmie' dichiarata dal darwinismo, claude allegre narra la secolare vicenda del 'lungo addio' tra religione e scienza. Siamo destinati a una secolarizzazione totale della nostra esistenza? O non sono già minacciose le pretese di vecchi e nuovi fondamentalismi? E' possibile un ateismo realmente 'scientifico'? In realtà, conclude l'autore, qualunque sia la risposta che diamo a queste domande, resta il fatto che quella di credere o non credere è una libera scelta, forse addirittura il fondamento di qualsiasi 'società aperta'.
Nel luglio del 2008 il 'new york times' riferiva in prima pagina di uno sconvolgente ritrovamento: un'antica tavola, un grosso e pesante pezzo di pietra con 87 righe incise in ebraico. Risaliva a prima della nascita di cristo e conteneva una profezia, l'annuncio di un messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte. È solo uno dei tasselli con cui daniel boyarin, fra i più noti talmudisti viventi, ci spiega che la storia del nazareno non rappresenta affatto, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. La percezione convenzionale di una netta divisione tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, non tiene conto di una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il messia: un essere divino incarnato in un uomo. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era: 'giungerà il messia? ', ma solo 'questo falegname di nazareth è colui che aspettavamo? ' . Alcuni cedettero di sì, altri di no. E oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei, anche se, in principio le cose non stavano così. Con una sorprendente rilettura del nuovo testamento e l'aiuto delle più recenti scoperte e delle antiche scritture, il vangelo ebraico risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le convenzionali semplificazioni.
L'italia, si sa, è terra di grandi bellezze naturali e culturali, ma accanto alle mete turistiche più note la nostra penisola offre piccole perle spesso trascurate o ritenute, a torto, secondarie. Non necessariamente luoghi fisici da visitare, ma anche cose da fare che possono emozionare, risvegliare suggestioni o ricordi ancestrali, intrigare per il mistero che celano. Sapevate, ad esempio, che il segreto dell'origine del popolo etrusco si nasconde forse tra il complesso nuragico di barùmini, in sardegna, e la necropoli di populonia in toscana? E quanti di noi a matera si sono lasciati travolgere dalla festa della madonna della bruna, con i fedeli che a migliaia invadono le strade e cercano di strappare un pezzetto del carro della vergine per ricavarne un talismano? Cicerone di prestigio per tutti gli assetati di viaggi fuori dai circuiti più battuti, mario tozzi guida alla scoperta dei luoghi insoliti d'italia e suggerisce modi non convenzionali per vivere le mete turistiche classiche. A orientarlo nella scelta, la sua profonda conoscenza del patrimonio culturale e geografico italiano, ma anche la radicata convinzione che per conoscere davvero un luogo, e amarlo, ci si debba lasciar andare ad ascoltare tutto ciò che ha da raccontarci. Con l'aiuto dell'illustratore michele tranquillini, che con brio e spirito d'osservazione ha schizzato sul suo inseparabile taccuino ciò che più lo ha colpito di questo viaggio reale, ma anche virtuale, in giro per l'italia.
Londra, 1888. Un enigmatico serial killer terrorizza i quartieri degradati di whitechapel, avvicinando prostitute che poi sventra senza pietà. Dallas, 1963. Li presidente kennedy viene ucciso mentre la sua auto attraversa la città. Dopo soli tre giorni anche il suo assassino viene eliminato. Parigi, 1703. Alla bastiglia muore un prigioniero costretto da trent'anni a indossare una maschera che gli nasconde il volto. Ekaterinburg, 1918. Nicola il e la sua famiglia vengono trucidati e sepolti in un luogo misterioso. Due anni dopo una ragazza sostiene di essere anastasia, la figlia dello zar miracolosamente scampata al massacro. Un'indagine storica e scientifica che analizza alcuni dei casi di
Ora l'italia è di nuovo un paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. «anche oggi siamo un paese da ricostruire. Vediamo come abbiamo fatto l'altra volta. » il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu via col vento. Molte si identificarono in una scena: rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «giuro che non soffrirò mai più la fame! ». Quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. Fu così che settant'anni fa venne ricostruito un paese distrutto. Come scrive aldo cazzullo, «avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su 50 possedeva un'automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure eravamo più felici di adesso». Ora l'italia è di nuovo un paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. Cazzullo racconta l'anno-chiave della ricostruzione, il 1948. Lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. L'attentato a togliatti e l'insurrezione che seguì. La vittoria al tour di bartali e l'era dei campioni poveri: coppi e il grande torino, cui restava un anno di vita. Le figure dei ricostruttori, da valletta a mattei, da olivetti a einaudi. Il ruolo fondamentale delle donne, da lina merlin, che si batte contro le case chiuse, ad anna magnani, che porta al cinema la vita vera. L'epoca della rivista: wanda osiris e totò, macario e govi, il giovane sordi e nilla pizzi. Ma i veri protagonisti del libro sono le nostre madri e i nostri padri. La loro straordinaria capacità di lavorare e anche di tornare a ridere. Il racconto di un tempo in cui a natale si regalavano i mandarini, ci si spostava in bicicletta, la sera si ascoltava tutti insieme la radio; e intanto si faceva dell'italia un paese moderno.
Una preghiera laica, una storia di paure e di speranza, un grande atto d'amore. A cura di roberto saviano un libro che nasce in collaborazione con l'agenzia delle nazioni unite per i rifugiati unhcr ed è la risposta all'attuale crisi internazionale dei rifugiati. 'un cantastorie di enorme talento che sa toccare tutte le corde del cuore' - the times 'hosseini riesce a dare alle sue storie un'aria di universalità che va oltre alle vicende che racconta' - corriere della sera mio caro marwan. È l'inizio della lettera che un padre scrive al suo bambino, di notte, su una spiaggia buia, con persone che parlano 'lingue che non conosciamo'. I ricordi di un passato fatto di semplici sicurezze, la fattoria dei nonni, i campi costellati di papaveri, le passeggiate nelle strade di homs si mescolano a un futuro incerto, alla ricerca di una nuova casa dove 'nessuno ci ha invitato', dove chi la abita 'ci ha detto di portare altrove le nostre disgrazie'. Un futuro di attesa e di terrore, che comincerà al sorgere del sole, quando dovranno affrontare quel mare, vasto e indifferente. Questa lettera è un grande atto d'amore e nelle parole che la compongono c'è la vita. Speranze e paura, felicità e dolore. Impossibile non riconoscersi, non pensare che al posto di quel padre e quel bambino potremmo esserci noi. Impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.
Con questo libro il matematico impertinente piergiorgio odifreddi ha compiuto un viaggio dentro le scritture e lungo la storia della chiesa, fino ai giorni nostri. Come uomo di scienza, egli considera l'affermazione che quello della bibbia è l'unico vero dio una bestemmia nei confronti di colui che gli uomini di buona fede hanno da sempre identificato con l'intelligenza dell'universo e l'armonia del mondo. Come cittadino, afferma che il cristianesimo ha costituito il freno che ha gravemente soffocato lo sviluppo del pensiero democratico e scientifico europeo, e ritiene che l'anticlericalismo sia oggi più una difesa della laicità dello stato che un attacco alla chiesa. Come autore, infine, legge l'antico e il nuovo testamento e le successive elaborazioni dogmatiche della chiesa per svelarne non soltanto le incongruenze logiche ma anche le infondatezze storiche, dando alla ragione ciò che è della ragione e facendo emergere dai testi la verità: ovvero, dice odifreddi, che 'mosè, gesù e il papa sono nudi'.