Le storie narrate nei vangeli rispecchiano esigenze assolute, immutabili del cuore umano. Qualcuno si è appropriato dei vangeli per svigorirli e alterarli, ma proprio nel mondo di oggi, dominato dall'egoismo, dal materialismo, dalla mancanza di valori, dobbiamo riappropriarci di questi testi, imparare a guardarli con occhi scevri da pregiudizi e restituire loro la purezza originaria e la ricchezza sorgiva. Un compito necessario non solo per i credenti, ma per tutti, purché sappiano ritrovare nel 'mito' evangelico il fondamento della società, della verità, della vita emotiva: in una parola dell'essere umano. Questo libro ci insegna a guardare alla buona novella con occhi nuovi, e ci spiega come dalla lettura dei vangeli possa nascere una conoscenza che arricchisce le nostre vite, cambiando il nostro modo di vivere, muoverci, pensare, sentire, camminare, invecchiare e morire. Per sempre.
Un romanzo di grande intensità, in cui si narra la vita di sethe, una giovane e indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla guerra civile, si ribella alla propria schiavitù e fugge al nord, verso la libertà. La sua vicenda si intreccia con quella di altri personaggi in un racconto che, 'si insinua nei meandri del tempo, lasciando scaturire ora qua ora là il non detto, scaglie di ricordi troppo penosi per essere contenuti, dolorosi frammenti di memoria'. Con questo libro toni morrison ha voluto rivolgere un invito ai bianchi e agli afroamericani: 'tornare a quella parte della propria storia che troppi hanno rimosso, dimenticato, lasciato inspiegato, ignorato'.
L'aderenza alla realtà vissuta, pur nell'iperbole di ogni delitto e nella minuziosa originalità di ogni personaggio; i dialoghi tra petra e il suo vice garzón, miscela audace di umori tra cervantes e almodóvar; la complicità del lettore con tutte le complicazioni private dei due eroi; una comicità mai ovvia; un persistente disincanto; l'autentico, non ricercato, umorismo della battuta capace di arricchire di senso le situazioni narrative: sono gli elementi riconosciuti del successo dei polizieschi alla petra delicado. «morti di carta»: la vittima è un giornalista televisivo: uno di quei mezzi ricattatori che grufolano negli scandali. Petra e fermín brancolano verso una soluzione che gli sfugge come in un labirinto di specchi che riflettono volti noti e deformati, mentre i cadaveri si moltiplicano. «serpenti nel paradiso»: al paradis vive il jet set. Il borgo è insolito per un'inchiesta di petra e il vice fermín, abituati a delitti in contesti più andanti. Devono trovare l'assassino del giovane avvocato
Già il destino di essere nati non è privo di stranezza, ma all'interno della condizione umana vi è qualcosa di più strano: il servizio militare. Michele mari racconta in queste pagine la sua esperienza da recluta nella caserma gaetano de cordevolis di como, nell'anno del signore 1979. Le sue descrizioni della vita in un c. A . R . (centro addestramento reclute), lucide e visionarie al tempo stesso, sono pervase dal sentimento agghiacciato del neofita a contatto con una realtà incomprensibile e aliena, eppure rese lievi da un'ironia classificatoria e da un incongruo furore filologico, dissacrante, che tiene a distanza le cose usando le lunghe pinze di una lingua e di uno stile arcaici e preziosi, capaci di far risaltare all'ennesima potenza la surreale assurdità del tutto. Ecco allora la minuziosa disamina del cubo e delle intrinseche motivazioni per cui l'istituzione militare lo idolatra a tal punto; l'epico resoconto della fila alla mensa di mezzogiorno e della corvè in infermeria; la quotidiana lotta con l'armadietto zeppo da esplodere, l'addestramento con le armi, gli oscuri dilemmi sui gradi e le gerarchie militari, le celle di rigore e l'adunata, la libera uscita e l'attesa delle
Damian baxter ha fatto davvero fortuna. Il suo nome compare spesso sul sunday times, nelle pagine della finanza. Con tutta la sua ingente fortuna, baxter, però, non può nulla contro la malattia che lo sta consumando. Cancro al pancreas inoperabile, tre mesi di vita o giù di lì: è la sentenza accolta con britannico aplomb. L'unica cosa che gli rimane, nel poco tempo a disposizione, è esaudire un desiderio che si è fatto strada nella sua mente molti anni dopo l'arrivo di una lettera anonima: sapere se esiste da qualche parte un altro baxter, un giovanotto cui lasciare il suo patrimonio, cinquecento milioni di sterline al netto delle imposte di successione. Quando si è sposato non ha tardato a scoprire la sua sterilità, conseguenza di una parotite che si era beccato durante un avventuroso viaggio giovanile in portogallo. Ma prima della sfortunata malattia? Del resto, stando alla lettera a firma
Harry hole non è esattamente un impiegato statale modello. Come membro della polizia di oslo, uno che è allergico a qualunque tipo di autorità, che tende periodicamente alla depressione e, soprattutto, non disdegna di presentarsi al lavoro ubriaco un po'di scetticismo - a voler essere generosi - è normale che lo susciti. Ma nonostante i suoi modi ruvidi e scostanti non gli guadagnino la simpatia dei colleghi, il suo intuito e il suo spiccato senso della giustizia ne fanno il migliore sulla piazza. Ed è la sua capacità di vedere più in là degli altri a suggerirgli che, dietro un traffico d'armi che coinvolge un gruppo di neonazisti, si nasconda qualcosa di più grosso. I bossoli ritrovati sui monti intorno a oslo appartengono infatti a un märklin, un fucile tedesco di cui sono stati costruiti solo trecento esemplari, e che, grazie alla sua straordinaria precisione, è lo strumento ideale per un killer professionista. E mentre alcuni veterani dell'esercito norvegese iniziano a morire in circostanze sospette, sulle tracce di quell'insolita arma, hole si addentra in una palude di tradimenti e vendette che si annida nel passato e da cui sarà difficile riemergere.
Così si sceglie la nuova classe politica italiana. Prima nelle residenze del cavaliere, poi al parlamento europeo o negli enti locali. Tra escort, ballerine, modelle e tanta musica. Dal vivo. Uno spettacolo come in tv, quella che piace al premier. Con l'aggiunta di personaggi alla gianpi tarantini, grande navigatore nel mare della politica truccata a colpi di mazzette e party da jet set, tra cocaina e frequentazioni pericolose. Telefonate su telefonate e testimonianze dirette. A partire da quella di patrizia d'addario, la squillo all'ultimo momento esclusa dalle elezioni europee. Questo libro ricostruisce fatti privati che diventano pubblici ed espongono papi-silvio a ogni sorta di ricatto, trascinando l'italia al punto più basso del suo discredito internazionale.
Il passato raccontato da michele mari è quello mitico e irrecuperabile dell'infanzia, eroso negli anni da una diaspora di oggetti e sentimenti il cui ricordo continua a sanguinare. Ma in questi racconti non c'è mai il rimpianto di una perduta età dell'oro, perché la violenza immaginifica dell'autore opera un recupero altissimo di emozioni infantili legate a un universo in cui le sole figure amiche sono quelle dei propri personali mostri e di pochi, semplici ma 'fatidici' giocattoli. Ogni pagina spalanca abissi di malinconia dove fanno irruzione visioni fantastiche e terrificanti, in cui riecheggiano nitide le voci degli autori più amati, stevenson, london, poe, melville. Così i giardinetti che accolgono gli svaghi pomeridiani dei bambini diventano lande inospitali, dove s'aggirano tremende creature mitologiche come le antiche madri; così un puzzle segna l'iniziazione a un'ascesi quasi monastica, così le copertine di urania o le canzoni degli alpini diventano la palestra di ossessive elucubrazioni mentali, e tutto è tanto più feticisticamente inventariato quanto più la vita sembra cosa riservata ad altri. Una narrazione di trasalimenti e precoci nevrosi, condotta con commozione ma anche con feroce umorismo dalla voce inconfondibile di michele mari. Il ritorno di un libro uscito da mondadori nel 1997, e già considerato da molti un piccolo, imprescindibile classico.
Flavio e francesco sono fratelli. Il primo è un pragmatico uomo d'affari, dirige con successo l'azienda di famiglia e ha saputo far sua una vita che ha trovato già pronta. Il secondo, musicista e viaggiatore, è di quelli che fin da piccoli vanno a sbattere contro il mondo, e da grandi si ritrovano disillusi pur senza perdere l'ironia. Difficile immaginare due vite più diverse, due orbite più distanti. Eppure la corrispondenza tra le certezze di flavio e le inquietudini vagabonde di francesco è troppo precisa per non far pensare a due opposti che, inesorabilmente, tornano ogni volta ad attrarsi. E poi ci sono le donne, ad aggrovigliare i destini: c'è laura, moglie di flavio da sempre innamorata di un altro, ed elisa, l'incontro travolgente, la scintilla che francesco non sapeva neppure di stare aspettando. 'io no' è la storia di questi amori: sovrapposti, sfasati, ricambiati, nascosti; è, soprattutto, il racconto esilarante e drammatico di un grande viaggio, quello che ognuno intraprende alla ricerca di se stesso. O di qualcuno che gli assomiglia.
Los angeles. Immane distesa di auto e individui, serbatoio infinito di illusioni e sogni infranti, immagine esplosa di una società, miraggio che si accende ogni giorno come un'insegna al neon, los angeles lancia il suo richiamo a tutte le anime perdute, perché vengano a consumare le loro storie nel suo abbraccio capiente. Come amberton, il grande attore viziato, la cui passione segreta per ciò che non può avere potrebbe distruggergli la carriera; oppure joe, il vecchio homeless alcolista e filosofo di venice beach, che per salvare una drogata rischia di morire nel gabinetto pubblico dove si è installato; o la coppia di giovani scappati da un buco di provincia dell'ohio con duemila dollari e troppe cicatrici; o ancora esperanza, che è americana perché sua madre l'ha partorita quindici metri dopo aver oltrepassato il confine messicano, e che per un solo momento di umiliazione rischia di perdere tutto. Frey li segue, ce li fa vedere da vicino e intanto allarga la nostra visuale ad altri personaggi e alla città, a perdita d'occhio, fino a che improvvisamente ci rendiamo conto di essere davanti a un paese intero, a una cultura, a un momento storico.