''david golder' è un libro che gronda odio, soprattutto verso il denaro e tutto ciò che può essere trasformato in denaro, oggetti e sentimenti, e verso le forme infinite che il denaro può assumere. Oggi, non ci rendiamo conto di cosa sia stato il denaro nel diciannovesimo secolo, o nella prima parte del ventesimo: una fiamma ardentissima, una colata di sangue disseccata, sbarre d'oro sciolte e di nuovo pietrificate. Diventava eros, pensiero, sensazioni, sentimenti, fango, abisso, potere, violenza, furore, come nella comèdie humaine. 'david golder' è un libro durissimo e secchissimo, che incide di continuo terribili ritratti, che in parte ricordano la memorialistica e la tradizione aforistica francese. ' (pietro citati)
Giovanni drogo, un sottotenente, viene mandato in una lontana fortezza. A nord della fortezza c'è il deserto da cui si attende un'invasione dei tartari. Ma l'invasione, sempre annunciata, non avviene e l'addestramento, i turni di guardia, l'organizzazione militare, appaiono cerimoniali senza senso. Quando drogo torna in città per una promozione, si accorge di aver perso ogni contatto con il mondo e che ormai la sua unica ragione di vita è l'inutile attesa del nemico. Tornato alla fortezza, si ammala e proprio allora accade l'evento tanto aspettato: i tartari avanzano dal deserto. Nell'emozione e nella confusione del momento, senza che lui possa prendere parte ai preparativi di difesa, drogo muore, dimenticato da tutti.
'il piacere' è il primo dei tre romanzi della rosa di d'annunzio, pubblicato nel 1889. La 'rosa' allude alla voluttà, tema comune ed esplicito di tutti e tre i romanzi. Al centro del libro la figura di andrea sperelli: un conte, elegantissimo, circondato dal lusso, alto di statura, poeta e acquafortista di soave sensibilità. Abbandonato nel colmo della passione dall'amante. Elena muti, egli cerca di dimenticarla svolazzando di fiore in fiore. Diventa così l'amante di una donna dall'inclinazione decisamente spirituale, maria ferres. Ma le due donne in realtà si somigliano, se non altro fisicamente. Il conte arriva a sfogare su maria la libidine che ancora gli desta il ricordo della prima amante, fino al momento in cui non gli sfuggirà uno scambio di nome che renderà evidente il vero oggetto della sua passione. Il romanzo più riuscito e giustamente più famoso di d'annunzio, accompagnato da un rigoroso apparato critico. Postfazione di simona micali.
'l'amore, mia cara, è un sentimento di lusso! ': questo cerca di spiegare una madre che ha molto vissuto (e che dalla vita ha imparato una grande lezione: 'dare pochissimo e pretendere ancora meno') alla figlia innamorata e infelice. Ma lei, denise, non lo capisce: quando suo marito glielo ha presentato sulla spiaggia di hendaye, yves le è apparso come un giovanotto elegante, raffinato, di bell'aspetto; e poiché alloggiava nel suo stesso albergo, ha creduto che fosse ricco quanto l'uomo che ha sposato, e a cui la lega un affetto tiepido e un po' annoiato. Poi il marito è stato richiamato a londra da affari urgenti, e quelle giornate di settembre 'piene e dorate ' sono state come un sogno: la scoperta della reciproca attrazione, le passeggiate, le notti d'amore. Il ritorno a parigi ha significato anche un brusco ritorno alla realtà: no, yves non è ricco, tornato dal fronte si è reso conto di aver perduto tutto, ed è stato costretto (lui, cresciuto in un mondo in cui 'c'erano ancora persone che potevano permettersi di non fare niente') a trovare un impiego che lo avvilisce e lo mortifica. In questa cronaca di un amore sghembo, in cui si fronteggiano due inconsapevoli egoismi, la giovanissima irène némirovsky sfodera già il suo sguardo acuminato e una perfetta padronanza della tecnica narrativa.
Come 'martin eden', questo romanzo troverà sempre appassionati - per i quali resterà il libro del cuore. Solo un 'realista selvaggio' come jack london poteva gettarsi in una vicenda così temeraria, che a partire da uno scenario che ricorda 'forza bruta' ci fa veleggiare nel cosmo e nelle epoche con stupefacente naturalezza. All'inizio siamo infatti nel braccio degli assassini di san quentin, in california, dove il protagonista viene regolarmente sottoposto alla tortura della camicia di forza. Ma in quella condizione disperata, con feroce autodisciplina, riuscirà a trasformarsi in un moderno sciamano che attraversa le barriere del tempo come muri di carta. Amato da lettori fra loro distanti come leslie fiedler e isaac asimov, 'il vagabondo delle stelle', ultimo romanzo di jack london, è anche il suo libro più originale, estremo - che si colloca in una regione di confine del firmamento letterario, fra stephen king e carlos castaneda.
Nella prima parte, 'il sottosuolo', il protagonista racconta la sua infanzia e la formazione della personalità più nascosta (il sottosuolo per l'appunto). Nella seconda, 'a proposito della neve fradicia', ripercorre alcuni episodi della sua vita dove più emerge il 'sottosuolo'. Segue alcuni compagni di scuola ad una cena, sfoga poi l'amarezza per le offese subite su liza, una prostituta incontrata in una casa di tolleranza, mostrandole con durezza che cosa l'aspetta nel futuro. Dopo qualche giorno liza ritorna da lui col desiderio di una vita pura, ma viene trattata con disprezzo e volgarità. Per umiliarla le mette in mano un biglietto da cinque rubli, che poi ritroverà sul suo tavolo quando la donna se ne sarà andata, testimonianza della grande dignità di liza.
In questo romanzo w. Somerset maugham mette in scena, come sempre o quasi, se stesso, ma stavolta nella doppia veste di strickland, un agente di cambio che per amore della pittura lascia il solido mondo della city per quello assai meno rassicurante di parigi prima e di tahiti poi, distruggendo lungo il cammino la vita di due donne, e del suo involontario biografo, un giovane deciso a indagare sugli oscuri, brutali, inaccettabili moventi di ogni vero artista. Celebre per decenni soprattutto come evocazione di paul gauguin, questo romanzo oggi ci appare finalmente per quello che è: un'inchiesta conturbante sull'attrazione fisica e totale per il bello, enigma 'che in comune con l'universo ha il merito di essere senza risposta'.
Appaiono qui per la prima volta in traduzione italiana tre degli shohin - un genere originale della letteratura giapponese moderna che si colloca in un territorio indefinito tra la novella e il saggio, caratterizzato da una notevole libertà di stile - di natsume soseki: