''venni al mondo nel 1940 in un harem di fez, città marocchina. ''. Così fatima mernissi, una della voci femminili più eloquenti del mondo musulmano, apre quest'intensa memoria d'infanzia. Il contrasto fra tradizione e modernizzazione che sovverte la società marocchina in quegli anni è ben presente nella narrazione di fatima, dove la vita privata e quella pubblica s'intrecciano costantemente e felicemente: ne è nato un libro seducente e provocatorio, delicato e drammatico al tempo stesso, che fa giustizia degli stereotipi negativi così come delle visioni idealizzanti dell'harem e ci coinvolge in una dimensione affascinante, in cui il desiderio di una piena libertà femminile si mescola all'orgogliosa difesa della propria cultura d'origine.
I 10 goal più belli e i 10 piatti preferiti. I 10 campioni sportivi più ammirati e i 10 libri che si porterebbe sull'isola deserta. 10 ingiustizie che lo fanno arrabbiare, 10 oggetti rassicuranti, 10 rimpianti e 10 rumori che accompagnano la sua vita. Ruota tutto intorno alla magia del numero che porta sulle spalle e sul cuore il libro di alessandro del piero, un fantasista d'altri tempi, un asso del fair-play, campione del mondo e campione d'italia, che scrive le sue sincere considerazioni dopo calciopoli, dopo il mondiale tedesco, dopo la retrocessione in b della
I 10 goal più belli e i 10 piatti preferiti. I 10 campioni sportivi più ammirati e i 10 libri che si porterebbe sull'isola deserta. 10 ingiustizie che lo fanno arrabbiare, 10 oggetti rassicuranti, 10 rimpianti e 10 rumori che accompagnano la sua vita. Ruota tutto intorno alla magia del numero che porta sulle spalle e sul cuore il libro di alessandro del piero, un fantasista d'altri tempi, un asso del fair-play, campione del mondo e campione d'italia, che scrive le sue sincere considerazioni dopo calciopoli, dopo il mondiale tedesco, dopo la retrocessione in b della 'sua' juventus che, da vero gentiluomo, non ha abbandonato neanche nei momenti più difficili. Ma non c'è solo calcio in queste pagine: il giocatore confessa le sue passioni culturali, i suoi hobby, i luoghi dove gli piace andare in vacanza, i vini che beve, le canzoni del suo ipod, i film che rivede volentieri e i valori in cui crede. Un intimo che conferma la natura di campione di un giocatore che è più di un numero 10, è un 10+.
Con il suo sguardo acuto e pieno di humour enrica tesio ci apre un diario privato di fatiche collettive, dodici per la precisione, come quelle di ercole. Con un'unica raccomandazione: stasera, quando tornate a casa, date una carezza a un adulto stanco e ditegli 'questa è la carezza dell'ex papa'. Mi torna in mente la questione di dio, che il settimo giorno si è riposato e io no. Ho la certezza che non c'entrasse la stanchezza. Non si è fermato perché non ce la faceva più, si è riposato perché voleva contemplare quello che aveva fatto. Come si contempla il fuoco in un camino, la polvere nella luce, la vita in un bambino. L'11 febbraio 2013, nel cuore di una serata di ordinario delirio tra figli piccoli, lavoro arretrato e incombenze domestiche, dalla tv arriva una notizia stupefacente: il papa si è dimesso. Non è malato, non è in crisi spirituale, è afflitto dalla patologia del secolo, la stanchezza. In quel momento enrica tesio si sente «parte di qualcosa di grande e insieme sola in modo assoluto». Perché no, noi non possiamo dimetterci. Noi siamo il popolo del multitasking che diventa multistanching. Siamo quelli che in ogni istante libero
Dall'infanzia nelle campagne del transkei alle township di johannesburg, dalla prima militanza nell'anc, attraverso ventisette anni di carcere, al premio nobel per la pace e alla presidenza del suo paese. 'il lungo cammino verso la libertà' di nelson mandela è il lungo cammino verso la libertà politica e la conquista di un valore irriducibile: la dignità dell'essere umano.
Scegliere di vivere ciò che si è: può sembrare semplice ma è una delle decisioni più complicate della vita di ognuno. Eppure questa è la scelta che tutti siamo, prima o poi, chiamati ad affrontare se vogliamo arrivare un po' più vicino alla felicità. Questo libro è la storia di una ricerca, il viaggio verso sé e gli altri di chi, costretto ad affermare se stesso ogni giorno, decide di trasformare ciò che poteva sembrare un problema, in un vantaggio. Crescere in una famiglia un po' speciale, scoprire la propria sessualità, innamorarsi, perdersi per poi ritrovarsi, diventare adulti e, infine, genitori; le tappe più importanti della vita affrontate dal punto di vista di una donna che ama le donne, e che sulla naturalezza delle proprie emozioni, sulla consapevolezza di sé, e la convinzione che l'omosessualità non debba essere considerata un problema, ha costruito tutta la sua battaglia di civiltà.
Chi ha un gatto in casa lo sa: è come avere un figlio. Si crea un legame che ha aspetti sentimentali, fisici e in alcuni casi addirittura psicologici. Licia colò, conduttrice televisiva di chiara fama, racconta l'esemplare storia d'amore (così la definisce) con la sua gatta: pupina. Pupina è una normalissima gatta romana che entra prepotentemente nella vita di licia e del suo compagno, alessandro, diventando la 'primogenita' nella famiglia. La sveglia mattutina, il bentornato serale, le coccole giornaliere di pupina costituiscono la quotidiana scansione delle giornate della coppia fino all'epilogo, dolorissimo e ancora vivo, della sua morte. Una storia divertente e commovente.
Carolly erickson smantella lo stereotipo di spietata tiranna cui maria tudor, la prima regina inglese, è da sempre condannata, per rivelarne la vera natura. Emerge così il ritratto contrastato di una donna infelice e sola quanto forte e combattiva, una regina rimasta troppo a lungo nell'ombra nella quale l'appellativo sanguinaria l'ha relegata.
Sulla vita e l'opera di william shakespeare sono stati versati fiumi d'inchiostro, quasi nulla tuttavia possiamo affermare con certezza, tanto che alcuni studiosi hanno persino dubitato della sua esistenza. Attingendo al guazzabuglio di curiosità che ruotano intorno alla figura del bardo, bill bryson ci offre oggi uno shakespeare mai raccontato e un delizioso affresco della vita londinese nel periodo elisabettiano, in cui i teatri, sempre affollati, aprivano alle due del pomeriggio, il biglietto d'ingresso costava un penny e per gli spettatori più golosi erano in vendita birra, pan di zenzero, noci, mele e pere 'che potevano trasformarsi in missili nei momenti di delusione'. E, con la consueta scrittura brillante e divertente, ricostruisce non solo la biografia di un uomo, ma anche un'epoca di intensa vivacità culturale e grande libertà di pensiero.