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Julien Tromeur


Classifica Libri di Andrea Vitali

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Libri in questa classifica: 85

Pagina 4 di 9

Posizione in classifica: 31

Un Amore Di Zitella

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Un Amore Di Zitella
Iole vergara è la zitella del paese. Lavora come dattilografa presso il comune, abita in un condominio affacciato sul lago e la sera cena con una tazza di caffellatte. È un'esistenza fatta di abitudini, grigia e monotona, se non fosse per le chiacchiere con la collega iride sulla prostata del segretario comunale, o per i mille pettegolezzi che s'inseguono in paese. Ma persino la timida e solitaria iole ha un segreto, come scoprirà iride nel ricevere il regalo di nozze della collega: si chiama dante, e per qualche tempo al centro dei pettegolezzi ci sarà proprio il misterioso amico della dattilografa comunale.
Punteggio: 729
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/10/2021

Posizione in classifica: 32

La Figlia Del Podestà

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

La Figlia Del Podestà
Premio bancarella 2006. Dopo una finestra vistalago, la signorina tecla manzi e un amore di zitella, andrea vitali torna a raccontare la vita di un piccolo paese dell'italia anni trenta, con i suoi scandali, i suoi amori, i suoi segreti, i suoi vizi e le sue virtù. Il paese è bellano, sul lago di como, teatro ideale di una commedia in cui si fondono il sottile fascino del tempo perduto, il mistero degli intrighi paesani, una serie di situazioni imprevedibili, le vicende di personaggi grotteschi, amabili, ingenui o trafficoni. Il romanzo si apre con una scoperta inattesa che sconvolge la vita dell'autorevole podestà del paese, agostino meccia: la giovane e bella renata, sua figlia, si è innamorata, niente di meno che del figlio del fornaio, vittorio barbieri. Il padre osteggia questo sentimento e non solo per via delle umili origini del ragazzo. Nel passato delle famiglie meccia e barbieri è infatti custodito un segreto che minaccia la felicità dei due giovani. Mentre renata e agostino cercano di eludere i divieti familiari con l'aiuto di un'arzilla zia ottantenne, l'ambizioso podestà coinvolge il comune nell'organizzazione di una linea di collegamenti aerei tramite idrovolanti: un progetto avveniristico destinato a dar lustro alla sua amministrazione ma anche estremamente rischioso e soprattutto costoso. Dove recuperare il denaro necessario? La soluzione sembra poter arrivare da roma, a cui il podestà si rivolge per ricevere sovvenzioni. Ma insieme a queste arrivano anche i guai… la storia continua tra scandali e intrighi che coinvolgono una miriade di personaggi: dalla scialba moglie del podestà, evangelia, alla sciantosa centralinista che coltiva ambizioni d'attrice, addolorata degrandi, dal segretario comunale antonino carrè, ex sottotenente di fanteria della grande guerra, all'affascinante pilota d'aereo claudio mezzagrossa. Il vero protagonista del romanzo è insomma l'intero paese, un vero e proprio microcosmo umano di cui andrea vitali tratteggia passioni, sogni e debolezze, dando vita a una trama vivace e piacevole.
Punteggio: 729
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/12/2020

Posizione in classifica: 33

Nessuno Scrive Al Federale
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

Nessuno Scrive Al Federale<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Nessuno scrive al federale riporta in scena il maresciallo ernesto maccadò. Nel paese in cui è stato inviato insieme alla sua maristella come fossero due marziani, ora si sente sempre più a casa, soprattutto con l'arrivo del primo figlio. Ma bellano, visto da così vicino, è tutt'altro che un luogo tranquillo. E non è facile scacciare il pensiero che vi regni una certa follia. «personaggi autentici e storie schiette. Vitali guida il lettore tra pagine dove va in scena la vita» - il piccolo una sola lettera e anche il terzo segretario bellanese del partito finirebbe nel ridicolo. Le rive del lago di como sono punteggiate di paesi e paesini accomodati ai piedi delle montagne dove non succede granché. Tranne a bellano. Nell'ultimo anno e mezzo circa, il federale del fascio ha dovuto sostituire già due segretari della sezione locale del partito. Il primo a saltare è stato bortolo piazzacampo, detto tartina, per una vicenda legata alle bizzarrie di un toro chiamato benito in cui il tartina si è distinto per insipienza. Il secondo è stato aurelio trovatore, che ha deciso di accasarsi in quel di castellanza preferendo l'amore al destino fatale della patria fascista. Ora ha nominato tale caio scafandro, un pezzo d'uomo che usa le mani larghe come badili per far intendere le proprie ragioni. Avrà la forza d'animo, visto che quella fisica non difetta, per mantenere l'incarico? Perché nel passato dello scafandro qualche fantasma c'è. E più di uno lo sa. Basterebbe una parolina sussurrata all'orecchio del federale e anche il terzo segretario del fascio di bellano farebbe la fine dei precedenti. Per questo, lo scafandro ha preso le sue contromisure senza preoccuparsi di sconfinare in quel territorio dell'illegalità presidiato dalle forze dell'ordine. E lì appunto si trova il maresciallo ernesto maccadò. Fresco padre di rocco, il suo primogenito, la mattina del 20 novembre 1929 il maresciallo scampa per un pelo a una disgrazia per via di un oggetto metallico scaraventato giù in contrada da un potenziale assassino. E chi sarà mai quell'imbecille?
Punteggio: 721
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/12/2023

Posizione in classifica: 34

Sotto Un Cielo Sempre Azzurro

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Sotto Un Cielo Sempre Azzurro
Con sotto un cielo sempre azzurro andrea vitali ci porta nel luogo più intimo della sua fantasia. Ammicca, invitandoci a seguirlo dietro cancelli invisibili ma che cigolano davvero, in quello spazio della nostra mente in cui conserviamo la parte più vitale di noi stessi. «se c'è una cosa che in italia rischia l'estinzione è l'arte di sorridere (e di far sorridere). Uno dei pochi a possederne ancora il brevetto è andrea vitali. » - antonio d'orrico, la lettura - corriere della sera «leggere andrea vitali è felicità allo stato puro, senza rimorsi di coscienza. » - bruno gambarotta, ttl – la stampa c'era un sacco di verde intorno, prati, alberi, un fiume, il cielo sempre azzurro, tutto quello che rivedo nei disegni che facevo allora quando oggi, ripensando a quel tempo e a quello che accadde, li riguardo. La fortuna di mattia si chiama zaccaria. È suo nonno. Un tipo alto, magro, con i baffi e un vocione che fa tremare i vetri alle finestre. Da quando è venuto a vivere in casa del nipote, dividendo con lui la camera da letto perché altro posto non c'è, le cose sono cambiate da così a così. Per mattia la noiosa vita di figlio unico è come se avesse ingranato la quarta e… via nei boschi a imparare i versi degli uccelli e il modo che usano gli alberi per comunicare fra di loro, a cercare castagne o a raccogliere ciliegie arrampicati sui rami. E la sera, aspettando di addormentarsi, il suono della voce del nonno che racconta storie incredibili di luoghi e persone mai sentiti prima. Un paradiso! Con un sacco di verde intorno e un cielo sempre azzurro. Una mattina, però, quando si sveglia, zaccaria non sembra più lo stesso. È serio, nervoso, e non si capisce di cosa stia parlando. La diagnosi del medico non lascia dubbi: non si può più tenerlo lì. E per mattia il mondo intero sembra crollare di colpo. Possibile che il nonno sia così grave e non si tratti invece di uno dei suoi scherzi? Oppure è entrato in una realtà tutta nuova che si apre solo davanti agli occhi di chi la sa vedere? Con sotto un cielo sempre azzurro andrea vitali ci porta nel luogo più intimo della sua fantasia. Ammicca, invitandoci a seguirlo dietro cancelli invisibili ma che cigolano davvero, in quello spazio della nostra mente in cui conserviamo la parte più vitale di noi stessi ma che spesso crediamo non sia più possibile raggiungere, quando invece non sarebbe così difficile scoprire la meraviglia che ci circonda, soprattutto in ciò che chiamiamo follia solo perché abbiamo paura di guardare il vero nascosto in ogni cosa. In appendice al romanzo, il racconto sui matti non piove mai.
Punteggio: 701
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/11/2024

Posizione in classifica: 35

Il Procuratore

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Il Procuratore
Protagonista è uno dei personaggi nati dalla fantasia di andrea vitali (e forse rubati almeno in parte alla realtà della sua bellano). Perché marco perini, il protagonista di questo romanzo ambientato negli anni del fascismo, di mestiere 'procura' ragazze giovani e disponibili vivendo tra pensioncine e bordelli. Intorno a questo imprevedibile flâneur, si muovono marescialli puntigliosi, belle ragazze, uomini innamorati, albergatori in cerca d'evasione.
Punteggio: 695
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 36

Quattro Sberle Benedette

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Quattro Sberle Benedette
In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri ernesto maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l'enigma, perché uno predice una cosa e l'altro l'esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere efisio mannu, sardo, e l'appuntato misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l'un l'altro. E forse c'è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don sisto secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l'anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell'acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all'intero paese, perfino al mite presidente dei fabbriceri, mistico lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto.
Punteggio: 689
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 37

Le Mele Di Kafka

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Le Mele Di Kafka
Abramo ferrascini, quello della ferramenta di bellano, è un giocatore di bocce. Come individuale non va bene, ma boccia come dio comanda e in coppia con un buon accostatore diventa imbattibile. È stato tirato su a puntino dal gestore del circolo dei lavoratori, mario stimolo, allenatore per passione e perché tre anni fa, nel 1955, ha perso il braccio destro sotto una pressa e perciò di giocare non se n'è più parlato. Ora il ferrascini ha tutte le carte in regola per vincere le semifinali del campionato provinciale in programma a cermenate domenica prossima. Ma c'è un intoppo. Suo cognato, l'eraldo, quello che vive a lucerna, sta male. Quarantotto ore gli hanno dato i medici di là, svizzeri, precisi. E adesso la moglie di abramo, rosalba, vuole a tutti i costi raggiungere la sorella, ma soprattutto dare all'eraldo un ultimo saluto, magari un ultimo bacio. Ma ce la faranno ad andare e a tornare in tempo per le semifinali? Dipende. Se l'eraldo muore entro martedì, mercoledì al massimo, si può fare. Bon, via allora. Un'occhiata al 1100, olio freni gomme; carta d'identità rinnovata all'ultimo minuto; prima tappa il passo del san bernardino, poi giù dritti fino a lucerna: basta seguire i cartelli, anche se sono in tedesco, perché il nome di quella città lì si capisce lo stesso. Ispirato da un aneddoto legato a un soggiorno a lucerna del grande scrittore praghese, 'le mele di kafka' mette in scena il meglio dei personaggi di andrea vitali.
Punteggio: 681
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 38

Documenti, Prego

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Documenti, Prego
L'esistenza di un uomo qualunque trasformata in un incubo indecifrabile. Una realtà, o un delirio, che il lettore vive assieme al protagonista, mentre davanti ai suoi occhi sfilano personaggi formidabili, comici e drammatici, che vitali tratteggia con maestria unica. Il baffetto lasciò trascorrere qualche secondo. Si passò una mano sul mento, chiuse e riaprì gli occhi. Io ammisi che non era un comportamento corretto parcheggiare in quello spazio, ma vista l'ora, vista l'enorme disponibilità di posti, non ci avevamo fatto caso e comunque, conclusi, ce ne saremmo andati subito. Il baffetto accennò di aver capito, sembrò accettare la mia spiegazione. - documenti, prego, - disse invece. Conservando, anche nei momenti piú oscuri, il suo sguardo accogliente nei confronti dell'estrema vulnerabilità della specie umana. È notte. Su un'autostrada del nord italia industriale corre una macchina con a bordo tre funzionari di una ditta commerciale. Tornano a casa da un viaggio di lavoro, sono stanchi, nulla di strano che decidano di fermarsi in un autogrill per bere un caffè e comprare le sigarette; una breve sosta prima dell'ultimo sforzo. Ma in quella stazione di servizio, sotto gli occhi indifferenti dei camionisti assonnati e delle ragazze del bar, il destino aspetta uno di loro. Una leggerezza e una banale dimenticanza lo faranno precipitare nelle maglie di un meccanismo giudiziario impeccabile nella forma, efficiente nei metodi, implacabile nelle conseguenze.
Punteggio: 674
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/12/2022

Posizione in classifica: 39

Biglietto, Signorina

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Biglietto, Signorina
Alla stazione ferroviaria di varenna c'è trambusto. Il capotreno ermete licuti è sceso dal convoglio scortando una passeggera pizzicata senza il biglietto regolare. E senza un quattrino per pagare la multa. Fa intendere che arriva da milano, che vuole andare a bellano, ma non parla bene l'italiano. Ligio alle norme, il capotreno non sente ragioni e la consegna al capostazione, amilcare mezzanotti, che protesta vivace. Ma il regolamento parla chiaro, la faccenda tocca a lui sbrogliarla. E così adesso il povero capostazione si trova lì, nel suo ufficietto, con davanti marta bisovich. Bella, scura di carnagione, capelli corvini, dentatura perfetta, origini forse triestine, esotica e selvatica da togliere il fiato. Siamo nel luglio del 1949, e sul lago di como, in quel di bellano, tira un'aria effervescente di novità. Ci sono in ballo le elezioni del nuovo sindaco, e le varie fazioni si stanno organizzando per la sfida nelle urne. Su tutte, la dc, fresca dei clamorosi successi alle politiche del '48, attraversata ora da lotte intestine orchestrate dall'attuale vicesindaco amedeo torelli, che aspira alla massima carica ed è disposto a giocare tutte le sue carte. La bella e conturbante marta, invece, ha altre aspirazioni. Le basterebbe intanto trovare un posto dove poter ricominciare a vivere, e questo è il motivo per cui ha deciso di puntare le sue ultime chance sulla ruota di bellano, dove certe conoscenze non sono nelle condizioni di negarle l'aiuto di cui ha bisogno.
Punteggio: 672
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2018

Posizione in classifica: 40

Vivida Mon Amour

Andrea Vitali

Narrativa italiana

Vivida Mon Amour
Finalista al premio stresa di narrativa 2021anni ottanta, in una cittadina sulle rive di un lago del nord italia, al confine con la svizzera: un aspirante medico condotto si invaghisce di una misteriosa ragazza incontrata a una festa. Una commedia lieve, acuta e divertente. Un romanzo che contiene tutto il «piccolo mondo antico» della provincia di cui andrea vitali è il cantore. «traversare il lago, una sera di fine novembre, sotto un magnifico cielo stellato e una luna che di lí a poco si sarebbe palesata da dietro la montagna. Si poteva desiderare di meglio? Certo, c'era una leggera onda, il traghetto beccheggiava. Circa a metà traversata, mi accingevo a celebrare il paradiso terrestre che ci circondava. Mi voltai e. – ho un po' di nausea, – disse lei. »per un dottorino neolaureato, con le tasche vuote, dedicarsi a un corteggiamento serrato può risultare oneroso e parecchio frustrante. Soprattutto se la donna dei propri sogni si rivela un tipo complesso, una «bisbetica indomabile» refrattaria alla poesia, benestante ma poco incline a spendere e che regge l'alcol come un carrettiere. Ad aggiungere imbarazzi e malintesi, il nome della giovane non è ben chiaro: viviana, no vivína, anzi vívina… vívida! Meglio evitare di pronunciarlo. Tra incontri carichi di aspettative – e che ogni volta sembrano trasformarsi in addii – costose peregrinazioni fra malinconici paesi lacustri, goffaggini e incomprensioni, per i due, tanto diversi, ci sarà un lieto fine?
Punteggio: 661
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/10/2021

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