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Classifica Libri di Andrea Vitali

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Libri in questa classifica: 90

Pagina 4 di 9

Posizione in classifica: 31

Bello, Elegante E Con La Fede Al Dito
Copia Autografata

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Bello, Elegante E Con La Fede Al Dito<br>Copia Autografata
Un piccolo appartamento sul lago, una bella ragazza senza inibizioni e un medico affascinante che sta per cacciarsi nei guai. Una volta fuori, nel corridoio dell'ospedale riservato agli ambulatori di specialistica, si sedette per cercare nella borsa gli occhiali scuri. «com'è? » si sentì chiedere. Due sedie in là, era seduta una donna. «dice a me? » chiese rosa. «sì. » voleva sapere com'era quell'oculista nuovo, dal quale andava per la prima volta. L'aveva sempre curata l'altro, quello vecchio, che era andato in pensione. Questo, quello nuovo, com'era? Alto, bello, nero di capelli, avrebbe voluto rispondere rosa. Quarant'anni circa. Anche sposato, non le era sfuggita la fede al dito. «gentile», rispose. Poi aveva inforcato gli occhiali ed era partita alla volta della profumeria. Vista dal treno, la riva orientale del lago di como è un vero spettacolo: tra una galleria e l'altra appaiono scorci di paesaggio da mozzare il fiato. Ne subisce il fascino adalberto casteggi, quarantenne, bello ed elegante oculista con studio a milano. Si è innamorato del lago andando su e giù in ferrovia per sostituire qualche volta un collega all'ospedale di bellano. Su quelle sponde ha stabilito ora il suo buen retiro, deliziato anche dalla compagnia di una sua paziente del luogo. Si chiama rosa pescegalli. Ha trentasei anni e li porta benissimo. Gestisce una profumeria e ha fatto palpitare parecchi cuori. È bella davvero, ma con gli uomini ha preso un po' le distanze, dopo una sofferta storia con un fascinoso calciatore del lecco. Adesso li fa girare come vuole e quando vuole lei, ma niente impegni. Il dottore ne resta imbambolato, e stordito da tanta bellezza dimentica che, come tutte le cose belle, anche questa ha un suo prezzo. Un prezzo che bisognerebbe valutare se è il caso di pagare tutto o no, perché dietro l'oro luccicante del lago, delle montagne e soprattutto dello sguardo magnetico di rosa (e della sua scollatura), si nascondono vecchi rancori e velenosi desideri di vendetta. Con bello, elegante e con la fede al dito, andrea vitali ci coinvolge in una storia solo in apparenza tranquilla di metà anni sessanta. Lo splendore dei luoghi in cui ambienta i suoi romanzi ci rapisce, ma stavolta vitali vuole metterci in allerta: come una giornata uggiosa di novembre può tingere il paesaggio di un mesto grigiore, anche gli amori più avvincenti possono d'un tratto mostrare il loro lato più pernicioso.
Punteggio: 737
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/11/2017

Posizione in classifica: 32

Il Sistema Vivacchia
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Copia Autografata

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

Il Sistema Vivacchia<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò<br>Copia Autografata
Come segretario bellanese del partito, aurelio trovatore non vale una cicca. Invece di dare lustro alla sezione, di dimostrare prontezza e ardimento, sembra dormire nella bambagia. Un due di picche, insomma. Ci vorrebbe qualcuno di più deciso, con gli attributi, pensa caio scafandro. Uno come lui, per dirla senza falsa modestia. Già, perché dopo la rimozione del tartina – il segretario precedente –, lo scafandro ci contava proprio su quella carica. Anzi, se la meritava, secondo lui. Invece il federale era andato a pescare quella nullità. Ma ora che il cognato è accusato di un furto di carbone, caio scafandro ha l'occasione per riscattarsi. Perché il graziato, su cui pende una denuncia sottoscritta da un testimone in data 11 ottobre 1928, è iscritto al fascio: se dovesse essere giudicato colpevole, la figuraccia la farebbe anche il partito. E dato che l'aurelio non ha alcuna intenzione di prendere un'iniziativa che sia una, allora caio scafandro fa da sé: spedisce un telegramma alla federazione di como perché procurino un avvocato come si deve che cavi dall'impiccio l'affiliato, e quindi salvi la faccia al partito intero. Intanto i carabinieri, che hanno preso in carico la denuncia e attendono l'esito della vicenda ora passata nelle mani della pretura locale, assistono non senza divertimento all'evolversi della situazione. Perché a bellano le cose non vanno mai come ci si aspetta. C'è sempre l'imprevisto che cambia le carte in tavola, e stavolta ha un nome: è il sistema vivacchia. Se non fosse per questo, infatti, di avvocati all'udienza non se ne presenterebbero addirittura due. In
Punteggio: 735
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/01/2025

Posizione in classifica: 33

La Figlia Del Podestà

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

La Figlia Del Podestà
Premio bancarella 2006. Dopo una finestra vistalago, la signorina tecla manzi e un amore di zitella, andrea vitali torna a raccontare la vita di un piccolo paese dell'italia anni trenta, con i suoi scandali, i suoi amori, i suoi segreti, i suoi vizi e le sue virtù. Il paese è bellano, sul lago di como, teatro ideale di una commedia in cui si fondono il sottile fascino del tempo perduto, il mistero degli intrighi paesani, una serie di situazioni imprevedibili, le vicende di personaggi grotteschi, amabili, ingenui o trafficoni. Il romanzo si apre con una scoperta inattesa che sconvolge la vita dell'autorevole podestà del paese, agostino meccia: la giovane e bella renata, sua figlia, si è innamorata, niente di meno che del figlio del fornaio, vittorio barbieri. Il padre osteggia questo sentimento e non solo per via delle umili origini del ragazzo. Nel passato delle famiglie meccia e barbieri è infatti custodito un segreto che minaccia la felicità dei due giovani. Mentre renata e agostino cercano di eludere i divieti familiari con l'aiuto di un'arzilla zia ottantenne, l'ambizioso podestà coinvolge il comune nell'organizzazione di una linea di collegamenti aerei tramite idrovolanti: un progetto avveniristico destinato a dar lustro alla sua amministrazione ma anche estremamente rischioso e soprattutto costoso. Dove recuperare il denaro necessario? La soluzione sembra poter arrivare da roma, a cui il podestà si rivolge per ricevere sovvenzioni. Ma insieme a queste arrivano anche i guai… la storia continua tra scandali e intrighi che coinvolgono una miriade di personaggi: dalla scialba moglie del podestà, evangelia, alla sciantosa centralinista che coltiva ambizioni d'attrice, addolorata degrandi, dal segretario comunale antonino carrè, ex sottotenente di fanteria della grande guerra, all'affascinante pilota d'aereo claudio mezzagrossa. Il vero protagonista del romanzo è insomma l'intero paese, un vero e proprio microcosmo umano di cui andrea vitali tratteggia passioni, sogni e debolezze, dando vita a una trama vivace e piacevole.
Punteggio: 729
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/12/2020

Posizione in classifica: 34

Un Amore Di Zitella

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Un Amore Di Zitella
Iole vergara è la zitella del paese. Lavora come dattilografa presso il comune, abita in un condominio affacciato sul lago e la sera cena con una tazza di caffellatte. È un'esistenza fatta di abitudini, grigia e monotona, se non fosse per le chiacchiere con la collega iride sulla prostata del segretario comunale, o per i mille pettegolezzi che s'inseguono in paese. Ma persino la timida e solitaria iole ha un segreto, come scoprirà iride nel ricevere il regalo di nozze della collega: si chiama dante, e per qualche tempo al centro dei pettegolezzi ci sarà proprio il misterioso amico della dattilografa comunale.
Punteggio: 724
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/10/2021

Posizione in classifica: 35

Il Sistema Vivacchia
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

Il Sistema Vivacchia<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Come segretario bellanese del partito, aurelio trovatore non vale una cicca. Invece di dare lustro alla sezione, di dimostrare prontezza e ardimento, sembra dormire nella bambagia. Un due di picche, insomma. Ci vorrebbe qualcuno di più deciso, con gli attributi, pensa caio scafandro. Uno come lui, per dirla senza falsa modestia. Già, perché dopo la rimozione del tartina – il segretario precedente –, lo scafandro ci contava proprio su quella carica. Anzi, se la meritava, secondo lui. Invece il federale era andato a pescare quella nullità. Ma ora che il cognato è accusato di un furto di carbone, caio scafandro ha l'occasione per riscattarsi. Perché il graziato, su cui pende una denuncia sottoscritta da un testimone in data 11 ottobre 1928, è iscritto al fascio: se dovesse essere giudicato colpevole, la figuraccia la farebbe anche il partito. E dato che l'aurelio non ha alcuna intenzione di prendere un'iniziativa che sia una, allora caio scafandro fa da sé: spedisce un telegramma alla federazione di como perché procurino un avvocato come si deve che cavi dall'impiccio l'affiliato, e quindi salvi la faccia al partito intero. Intanto i carabinieri, che hanno preso in carico la denuncia e attendono l'esito della vicenda ora passata nelle mani della pretura locale, assistono non senza divertimento all'evolversi della situazione. Perché a bellano le cose non vanno mai come ci si aspetta. C'è sempre l'imprevisto che cambia le carte in tavola, e stavolta ha un nome: è il sistema vivacchia. Se non fosse per questo, infatti, di avvocati all'udienza non se ne presenterebbero addirittura due. In
Punteggio: 721
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/04/2025

Posizione in classifica: 36

Nessuno Scrive Al Federale
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

Nessuno Scrive Al Federale<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Nessuno scrive al federale riporta in scena il maresciallo ernesto maccadò. Nel paese in cui è stato inviato insieme alla sua maristella come fossero due marziani, ora si sente sempre più a casa, soprattutto con l'arrivo del primo figlio. Ma bellano, visto da così vicino, è tutt'altro che un luogo tranquillo. E non è facile scacciare il pensiero che vi regni una certa follia. «personaggi autentici e storie schiette. Vitali guida il lettore tra pagine dove va in scena la vita» - il piccolo una sola lettera e anche il terzo segretario bellanese del partito finirebbe nel ridicolo. Le rive del lago di como sono punteggiate di paesi e paesini accomodati ai piedi delle montagne dove non succede granché. Tranne a bellano. Nell'ultimo anno e mezzo circa, il federale del fascio ha dovuto sostituire già due segretari della sezione locale del partito. Il primo a saltare è stato bortolo piazzacampo, detto tartina, per una vicenda legata alle bizzarrie di un toro chiamato benito in cui il tartina si è distinto per insipienza. Il secondo è stato aurelio trovatore, che ha deciso di accasarsi in quel di castellanza preferendo l'amore al destino fatale della patria fascista. Ora ha nominato tale caio scafandro, un pezzo d'uomo che usa le mani larghe come badili per far intendere le proprie ragioni. Avrà la forza d'animo, visto che quella fisica non difetta, per mantenere l'incarico? Perché nel passato dello scafandro qualche fantasma c'è. E più di uno lo sa. Basterebbe una parolina sussurrata all'orecchio del federale e anche il terzo segretario del fascio di bellano farebbe la fine dei precedenti. Per questo, lo scafandro ha preso le sue contromisure senza preoccuparsi di sconfinare in quel territorio dell'illegalità presidiato dalle forze dell'ordine. E lì appunto si trova il maresciallo ernesto maccadò. Fresco padre di rocco, il suo primogenito, la mattina del 20 novembre 1929 il maresciallo scampa per un pelo a una disgrazia per via di un oggetto metallico scaraventato giù in contrada da un potenziale assassino. E chi sarà mai quell'imbecille?
Punteggio: 715
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/04/2025

Posizione in classifica: 37

Sotto Un Cielo Sempre Azzurro

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Sotto Un Cielo Sempre Azzurro
Con sotto un cielo sempre azzurro andrea vitali ci porta nel luogo più intimo della sua fantasia. Ammicca, invitandoci a seguirlo dietro cancelli invisibili ma che cigolano davvero, in quello spazio della nostra mente in cui conserviamo la parte più vitale di noi stessi. «se c'è una cosa che in italia rischia l'estinzione è l'arte di sorridere (e di far sorridere). Uno dei pochi a possederne ancora il brevetto è andrea vitali. » - antonio d'orrico, la lettura - corriere della sera «leggere andrea vitali è felicità allo stato puro, senza rimorsi di coscienza. » - bruno gambarotta, ttl – la stampa c'era un sacco di verde intorno, prati, alberi, un fiume, il cielo sempre azzurro, tutto quello che rivedo nei disegni che facevo allora quando oggi, ripensando a quel tempo e a quello che accadde, li riguardo. La fortuna di mattia si chiama zaccaria. È suo nonno. Un tipo alto, magro, con i baffi e un vocione che fa tremare i vetri alle finestre. Da quando è venuto a vivere in casa del nipote, dividendo con lui la camera da letto perché altro posto non c'è, le cose sono cambiate da così a così. Per mattia la noiosa vita di figlio unico è come se avesse ingranato la quarta e… via nei boschi a imparare i versi degli uccelli e il modo che usano gli alberi per comunicare fra di loro, a cercare castagne o a raccogliere ciliegie arrampicati sui rami. E la sera, aspettando di addormentarsi, il suono della voce del nonno che racconta storie incredibili di luoghi e persone mai sentiti prima. Un paradiso! Con un sacco di verde intorno e un cielo sempre azzurro. Una mattina, però, quando si sveglia, zaccaria non sembra più lo stesso. È serio, nervoso, e non si capisce di cosa stia parlando. La diagnosi del medico non lascia dubbi: non si può più tenerlo lì. E per mattia il mondo intero sembra crollare di colpo. Possibile che il nonno sia così grave e non si tratti invece di uno dei suoi scherzi? Oppure è entrato in una realtà tutta nuova che si apre solo davanti agli occhi di chi la sa vedere? Con sotto un cielo sempre azzurro andrea vitali ci porta nel luogo più intimo della sua fantasia. Ammicca, invitandoci a seguirlo dietro cancelli invisibili ma che cigolano davvero, in quello spazio della nostra mente in cui conserviamo la parte più vitale di noi stessi ma che spesso crediamo non sia più possibile raggiungere, quando invece non sarebbe così difficile scoprire la meraviglia che ci circonda, soprattutto in ciò che chiamiamo follia solo perché abbiamo paura di guardare il vero nascosto in ogni cosa. In appendice al romanzo, il racconto sui matti non piove mai.
Punteggio: 697
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/11/2024

Posizione in classifica: 38

Il Procuratore

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Il Procuratore
Protagonista è uno dei personaggi nati dalla fantasia di andrea vitali (e forse rubati almeno in parte alla realtà della sua bellano). Perché marco perini, il protagonista di questo romanzo ambientato negli anni del fascismo, di mestiere 'procura' ragazze giovani e disponibili vivendo tra pensioncine e bordelli. Intorno a questo imprevedibile flâneur, si muovono marescialli puntigliosi, belle ragazze, uomini innamorati, albergatori in cerca d'evasione.
Punteggio: 695
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

Posizione in classifica: 39

Sua Eccellenza Perde Un Pezzo
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

Sua Eccellenza Perde Un Pezzo<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
I fratelli venerando e gualtiero scaccola sono titolari dell'omonima forneria a bellano. Tirati su a pedate dal padre panettiere, conoscono solo il piccolo mondo del forno e dell'abitazione al piano di sopra. Si alternano in negozio con un sincronismo perfetto, che però inizia a cedere la mattina del 7 aprile 1930. Quel giorno, infatti, bussa alla porta del loro tran tran la lettera in cui il segretario del sindacato panettieri di como chiede una mano per l'idea che gli è venuta: organizzare una gita in battello degli iscritti comaschi in quel di bellano per celebrare l'anniversario della fondazione di roma. E il mondo degli scaccola sembra andare a gambe all'aria. Passare la missiva, con le relative incombenze, al segretario comunale, non li mette al riparo. Perché quello che si insinua nella loro quiete attraversa con la forza di un'onda irresistibile il cuore di gualtiero, che ora smania per avere dalla vita tutto ciò che il lavoro gli ha impedito di godere. Ma in quella tiepida primavera sembra abbia iniziato a palpitare anche il cuore del carabiniere beola, da qualche tempo osservato speciale del maresciallo maccadò, preoccupato che il giovane non commetta sciocchezze violando il regolamento dell'arma. Anche il maresciallo però dovrebbe stare attento, perché indispettire la moglie maristella potrebbe rendergli la vita difficile. E finalmente arriva il gran giorno dei panettieri a bellano, impreziosito dal federale di como in persona, che vorrebbe saperne di più di quel paese turbolento dove non si riesce a tenere in piedi una sezione del partito neanche a piangere. Ma niente, dev'esserci qualcosa nell'aria che fa andare tutto storto, perché sul più bello un furto, che parrebbe inspiegabile, finisce per agitare acque già fin troppo mosse.
Punteggio: 695
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/02/2025

Posizione in classifica: 40

Quattro Sberle Benedette

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Quattro Sberle Benedette
In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri ernesto maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l'enigma, perché uno predice una cosa e l'altro l'esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere efisio mannu, sardo, e l'appuntato misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l'un l'altro. E forse c'è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don sisto secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l'anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell'acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all'intero paese, perfino al mite presidente dei fabbriceri, mistico lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto.
Punteggio: 684
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2022

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