Dieci anni fa misha ha conquistato la fama con un libro autobiografico in cui raccontava di come dal 1941 al 1945 aveva attraversato l'europa a piedi, dal belgio all'ucraina, da sola, alla ricerca dei suoi genitori deportati nei lager nazisti. In questo viaggio aveva affrontato mille difficoltà, pericoli umani e naturali, aveva più volte camminato al fianco della morte, e a un certo punto era anche stata adottata da una famiglia di lupi, gli unici esseri viventi che si erano occupati di lei, l'avevano scaldata, nutrita, protetta. Il libro è diventato immediatamente n bestseller internazionale, tradotto in diciotto paesi: milioni di lettori si sono commossi leggendo la storia sconvolgente di questa bamabina alla disperata ricerca della sua mamma. Oggi che il successo è stato coronato anche da un film, l'autrice ammette di aver inventato questa favola drammatica per salvarsi da una realtà dolorosa, quella della guerra, e dalle accuse fatte a suo padre - nella resistenza belga - di aver parlato sotto tortra. Con il tempo questa favola si è impadronita di lei, fino a confondersi con i suoi ricordi, con la verità storica: raccontare storie cura le ferite dell'anima, tiene lontani gl'incubi, aiuta a soravvivere.
Nick stone, ex agente dello special air service, viene a sapere che un suo caro amico e la sua famiglia sono stati sterminati a washington in modo apparentemente inspiegabile. Soltanto kelly, una bambina di sette anni, è sopravvissuta alla strage. Comincia così una caccia spietata in cui nick e kelly dovranno ogni volta trovare una via di fuga per sottrarsi a inseguitori senza volto, ma decisi a eliminarli a ogni costo. Insieme verranno a conoscenza di un'inquietante verità che lega in un intreccio indossolubile autorità di governo, gruppi terroristici e trafficanti, uniti da una comune avidità e sete di potere.
Canada, 1919. La grande guerra è finita e niska, un'anziana donna-medicina del popolo cree che si è rifiutata di ritirarsi nelle riserve e vive solitaria nelle foreste dell'ontario, affronta un faticoso viaggio lungo il fiume per raggiungere la cittadina più vicina, dove per la prima volta vede il treno. È venuta a prendere elijah, l'amico del cuore e compagno di cacce di suo nipote xavier, l'unico parente che le è rimasto e che lei ha allevato come un figlio. Arruolati nell'esercito canadese, i due ragazzi sono finiti sul fronte francese in europa, a combattere una guerra feroce: elijah viene rimandato a casa ferito, xavier risulta caduto. Ma in realtà è xavier quell'uomo senza una gamba che niska vede scendere dal treno.
Una portaerei classe nimitz: la jefferson. Imprendibile con un attacco aereo, inavvicinabile dal mare, inaffondabile da qualsiasi tipo di arma convenzionale, circondata da un muro di aerei da intercettazione, muniti di missili e di un potentissimo sistema radar. In una parola: inespugnabile. Ma il 2 luglio 2002 accade l'incredibile: la jefferson scompare, colpita da un missile a testata nucleare. Gli stati uniti sono in ginocchio. I servizi segreti di tutto il mondo si muovono in ogni direzione. Chi mai ha potuto commettere un atto così audace? E, soprattutto, come può esserci riuscito? La caccia all'uomo ha inizio.
Berlino, seconda guerra mondiale: una collezione di antiche e preziosissime monete d'oro scompare dai forzieri della gestapo. Cinquant'anni dopo, in una berlino ormai liberata dal muro, un ex guerrigliero cileno dal passato complicato, e che porta il nome di un famoso torero, belmonte, viene incaricato da una compagnia di assicurazioni di ritrovare il tesoro della collezione della mezzaluna errante. Ma c'è anche qualcun altro interessato a quelle monete: in quella stessa berlino un ufficiale dei servizi segreti della germania est riceve lo stesso incarico. Comincia così per l'ignaro belmonte un duro inseguimento che dall'europa lo porterà fino alla terra del fuoco.
Beaufort è un castello eretto dai crociati sulle alture del libano meridionale. Nel 1982 diventa un avamposto dell'esercito israeliano, che lo tiene fino al 2000. Proprio nell'ultimo anno dell'occupazione arriva a beaufort erez, un ufficiale poco più che ventenne, durissimo ma capace di stabilire un forte legame con i suoi soldati, deciso a combattere per la sua patria. Ma a beaufort non si combatte: si sta, come in una trincea della grande guerra, a prendere colpi di mortaio sparati da un nemico invisibile, hezbollah. E mentre aspettano l'ordine di abbandonare il castello, i soldati continuano a morire, senza scopo. Il racconto in prima persona di erez riesce a restituire l'atmosfera dell'assedio, la paura di una morte sempre in agguato, la vitalità di ragazzi intrappolati in una guerra assurda.
In questo nuovo romanzo ricco di dettagli storici, personaggi reali e grande atmosfera, robert harris torna a raccontare al lettore una delle pagine meno esplorate della seconda guerra mondiale. Un romanzo sulla futilità della guerra. Novembre 1944. L'ingegnere tedesco rudi graf si trova in una cupa cittadina sulla costa olandese occupata dai nazisti per sovrintendere al lancio dei missili v2 su londra. Nessuno meglio di lui conosce quelle macchine mortali. Fin da bambino ha sognato di inviare un razzo sulla luna. Invece, con il suo amico wernher von braun, ha contribuito alla creazione di quest'arma sofisticatissima, capace con la sua testata da una tonnellata di viaggiare a tre volte la velocità del suono. Disilluso e preoccupato, graf deve obbedire: hitler ha ordinato la fabbricazione di diecimila missili e nessuno può fermare il suo tentativo disperato di evitare la sconfitta. Kay caton-walsh, ausiliaria dell'aeronautica militare britannica, è scampata per poco all'orrore dell'esplosione di uno di questi brutali strumenti di terrore civile e, armata solo di un regolo calcolatore e delle tavole dei logaritmi, partecipa con altre donne a una missione in belgio, da poco liberato dai tedeschi, finalizzata a localizzare e distruggere le basi di lancio dei v2. In una corsa contro il tempo, le vicende dei due protagonisti viaggiano in parallelo su fronti opposti. Ma in guerra è difficile capire di chi ti puoi fidare.
Scritto tra il 1923 e il 1928, pubblicato nel 1930 e poi arricchito di nuovi brani fino all'edizione definitiva del 1961, questo libro, che rivelò in comisso uno scrittore di rango, non è dunque un diario della grande guerra, ma il racconto di un'esperienza vissuta come avventura, non come sfida eroica. Gli occhi sono quelli di un giovane, né antimilitarista né nazionalista, per il quale la cognizione della morte e del dolore, fino a quel momento ignota, è l'occasione per tornare all'eden dell'infanzia perduta. La gioventù dei soldati che la notte rincorrono le lucciole e il mattino si arrampicano sui ciliegi, la dolcezza delle donne friulane, i bagni estivi nel natisone, l'eleganza degli ufficiali, la stanchezza dei reduci dal fronte scaturiscono dal racconto per forza naturale. Lo stesso può dirsi per le situazioni della guerra: la serenità improvvisa a pochi passi da un terreno devastato dai bombardamenti, la disfatta di caporetto percepita come linea d'ombra, la solidarietà che nasce nelle pause o nei momenti più bui dell'immane e incomprensibile tragedia.
Prima era solo un uomo: un giovane vagabondo dai capelli lunghi in un cappotto logoro. Poi divenne una leggenda, quando john rambo esplose dalle pagine di questo libro per aggredire l'immaginario di tre generazioni in tutto il mondo. Questo duro romanzo del 1972, da cui tutto ebbe inizio, è scritto con uno stile nervoso e scattante che ha tanto da insegnare ai romanzieri del terzo millennio. Un giovane veterano di ritorno dal vietnam viene contrapposto allo sceriffo di una piccola città che non ha idea di con chi abbia a che fare, né di quanto lontano john rambo lo trascinerà tra le foreste, le colline e le grotte del kentuky in una battaglia tra la vita e la morte. Quello che state per leggere è un rambo completamente uguale e diverso. Se un regista lo girasse oggi scena dopo scena - libro alla mano - verrebbe probabilmente identico al film di stallone, ma tra le righe c'è un clima diverso, e un diverso messaggio. In questo romanzo, da cui è stato tratto il film cult internazionale, le ragioni del protagonista sono più chiare, la lotta per la libertà di espressione - per la libertà di essere come si vuole, e di non dover dare conto a nessuno - è decisamente più chiara ed intensa, e più attuale che mai. E poi il rambo di questo duro romanzo non è affatto invincibile, e non riusciamo mai a capire pagina dopo pagina chi sia in vantaggio, se lui o lo sceriffo teasle che organizza la 'caccia all'uomo'.
Vincitore del national book award 1974nell'inghilterra della seconda guerra mondiale, minacciata dai missili v2, il tenente americano tyrone slothrop è dotato di una facoltà tutta particolare: avverte in anticipo la caduta dei razzi grazie all'eccitazione sessuale. Per questa prerogativa viene tenuto sotto controllo dai servizi segreti e dagli scienziati. Avvertendo che contro di lui si sta architettando qualcosa fugge da londra. Il libro, parabola sulla guerra e la tecnologia, racchiude un profondo significato filosofico ed esistenziale.