«qualcosa da dire ce l'ho, ed è la mia invidia, un'invidia però benevola, per chi sta diventando o ridiventando un lettore di montale: per chi ha preso questo libro tra le mani per la prima volta o dopo anni ha deciso di leggerlo. Lettore! Lo hai fatto per un vago ricordo scolastico? Perché qualcuno che ti ama te lo ha regalato? Perché ti è piaciuto il titolo sempre strano? Non darti pensiero di rispondere: che tu sia giovane o non più giovane, che tu sia un uomo o una donna o quello che desideri, che tu ne sia cosciente o non ne sia cosciente, sappi che la buona sorte è con te. Io posso solo augurarti di entrare dentro queste poesie come a volte sei entrato nel grande mare e nel grande amore, sentendoti traboccare e aperto al traboccare: vivo in ogni punto del corpo e della mente. Sciogliti anche solo per una manciata di minuti dalle sciocchezze e ascolta queste poesie, ascoltale e canta tu stesso con la voce che ti parla, e ti chiama: cerca una maglia rotta nella rete che ci stringe, tu balza fuori, fuggi! Va… »
Il secondo regno dantesco, «dove l'umano spirito si purga / e di salire al ciel diventa degno», è, dei tre, quello che porta nella sua struttura, sia fisica sia morale, la maggiore novità d'invenzione: si potrebbe addirittura dire che è un mondo, nel suo aspetto e nel suo spirito, soltanto dantesco. Circola per tutto il «purgatorio» un'atmosfera difficilmente definibile, come di raccolto incanto, che avvolge il lettore fin dall'inizio e l'accompagna alle soglie del paradiso: cogliere lo spirito di quella delicatissima aura che tutto avvolge è la via per intendere il «purgatorio» dantesco nella profonda bellezza che lo distingue.
Secondo dei poemi omerici, l'odissea è uno dei testi fondanti della civiltà greca e dell'intera cultura occidentale. All'eroismo guerriero dell'iliade, fa seguire la narrazione del nosfos, il viaggio di ritorno a casa, di odisseo, eroe versatile e temerario, forte di mille astuzie. Navigando verso itaca, perdendo continuamente la strada a causa dell'ira degli dei, odisseo si inoltra in un oltremondo fatto di oblìo, pericoli e terribili prove. Quando infine torna a varcare la soglia del suo palazzo è un uomo diverso, padrone del proprio destino, capace di resistere ai colpi della sorte. Il viaggio di odisseo diventa così simbolo di un'aspirazione all'oltre che non conosce tregua, dell'affrancamento dell'uomo dalle proprie paure. Introduzione di fausto codino. Guida bibliografica ragionata di claudio bevegni. Dizionario dei luoghi e dei personaggi.
Una poesia d'amore è, per nâzim hikmet, un nucleo di emotività e di pensiero in cui occorre fondere tutti gli aspetti della vita. Poeta d'amore e contemporaneamente poeta di battaglie, la forza dei suoi versi, lontanissimi dal cliché del lirismo erotico, risiede proprio in un'inesausta partecipazione a tutto ciò che accade nel mondo. È così che, in un dettato poetico incandescente, nato dall'incontro tra dolcezza orientale e moderna asprezza dei ritmi occidentali, due culture e due modi di vivere si uniscono, in composizioni d'amore che sono sintesi magnifiche di due facce – quella lirica e quella epica – della personalità di hikmet e di ogni uomo.
'i temi di queste poesie sono l'amore e la disonestà, i due poli tra i quali ci siamo trovati a soggiornare nel nostro secolo, pronti a gloriarci della loro occasionale divergenza ma bravissimi, anche quando siamo sfortunati, a conciliarli fra loro, a fonderli insieme. Ci sono buone ragioni se i versi del poeta oscillano tra la più intensa tenerezza e parossismi di indifferenza, e se da queste oscillazioni nasce uno stridente lirismo che non ha precedenti'. Così scrive iosif brodskij presentando queste dieci poesie di w. H . Auden, composte negli anni trenta.
Apparsa per la prima volta nel 2005, 'due punti' è l'ultima raccolta in versi della poetessa polacca, premio nobel per la letteratura nel 1996. La singolarità di queste poesie risiede nella densità e nello spessore della riflessione sulla vita e sulla morte. Una riflessione che contrassegna tutto il volume e che prende corpo in liriche di straordinaria concretezza ed efficacia.
Dedicato alle donne e a tutti quelli che non ce la fanno, e poi invece sì, ma che fatica. Rime lievi e prose fluide per esprimere le luci e le ombre di una vita che si ingarbuglia veloce e si scioglie troppo lentamente, che chiede cura e spesso ne riserva poca, che ha molte richieste e poche risposte. La filastorta di enrica, disposta per canti come un piccolo poema, è un rimario di grazia e sentimento, una forma di resistenza ai luoghi comuni, alle certezze, ai musi lunghi, agli snobismi, alle mode. Lontano da sentimentalismi ingannevoli e scandito da un ritmo che vibra leggero tra gli occhi e le orecchie, i versi e le immagini, questo canzoniere illustrato parla d'amore con la giusta quantità di sarcasmo per non risultare stucchevole e la giusta quantità di ironia per non scivolare nella banalità. Dedicato alle donne e a tutti quelli che non ce la fanno, e poi invece sì, ma che fatica.
Son sempre parole d'amore quelle del terzo libro di andrew faber, il poeta più amato dalle donne e dalle ragazze, acclamato in tanti reading in tutta italia, parole però cariche di un'emotività interiore, intima e quotidiana, caratteristica che lo contraddistingue dagli altri poeti performer di questi anni.
Son sempre parole d'amore quelle del terzo libro di andrew faber, il poeta più amato dalle donne e dalle ragazze, acclamato in tanti reading in tutta italia, parole però cariche di un'emotività interiore, intima e quotidiana, caratteristica che lo contraddistingue dagli altri poeti performer di questi anni.
Nell'immaginario di molti lettori la poesia d'amore si identifica con la poesia di jacques prévert. Ed è una fama meritata, questa, per il grande autore francese. In un secolo in cui la poesia, spesso e volentieri, ha scelto la cifra dell'oscurità e la strada di un'inevitabile distanza dal grande pubblico, prévert ha avuto il coraggio di andare controcorrente, di mirare dritto al cuore dei lettori, intonare la sua voce sul registro della sincerità e della spontaneità, adottando un linguaggio intessuto di una fitta rete di rimandi, giochi di parole e puntate ironiche. Ma la complessità del mondo prévertiano si estende anche al piano del contenuto e attraversa tutta la gamma del sentimento amoroso: dalla celebrazione della pienezza di un attimo fugace nei folgoranti flash di