In una stazione climatica, un incantevole resort lungo le sponde del fiume nila, l'anziano e famoso danzatore koman racconta a christopher stewart, che sta scrivendo un saggio su lui, la sua storia, come abbia dedicato l'intera vita alla danza, sua vera signora e padrona. In quella atmosfera incantata il destino ha però approntato un evento imprevisto e tra chris e radha, la giovane nipote di koman, nasce improvvisa e inesorabile la passione.
Nick stone, ex operatore del sas britannico, ora agente k incaricato delle missioni più pericolose, sembra un uomo distrutto. Dopo la morte della figlia adottiva kerry e di una collega con la quale aveva sperato di iniziare una nuova vita, è rimasto solo. Lo tormentano i ricordi di vecchie missioni in cui non ha potuto salvare vittime innocenti. Ma un'esistenza trascorsa a sfidare la morte gli ha insegnato a sopravvivere. Sempre. Per la nuova missione deve rintracciare un uomo nella baghdad di oggi. Una figura enigmatica che nick ha incontrato in bosnia e che, ora, potrebbe rappresentare una svolta nei rapporti tra islamici moderati e occidentali. Una speranza di pace.
Giusto? Sbagliato? Si dice così? Si scrive così? Una lettura curiosa, utile e concreta sulle norme della nostra lingua, le sue complicazioni e le sue raffinatezze. A scriverla è uno dei più noti grammatici italiani. Luca serianni insegna storia della lingua italiana nell'università di roma la sapienza. Accademico della crusca, è autore di una insuperata grammatica italiana.
Paul mandriani è un ottimo avvocato, ma ha commesso un imperdonabile errore: è stato l'amante di talia potter, l'avvenente moglie del suo capo. Un tradimento che gli è costata l'interruzione di una brillante carriera nello studio legale potter & scarpellos e la fine del suo matrimonio. Ad aggravare la sua posizione si aggiunge l'assassinio di ben potter. L'irrequieta vedova, su cui cadono i sospetti degli inquirenti, chiede l'aiuto di paul. L'uomo non è forse il difensore più obiettivo, ma è certamente l'unico che può salvare talia dalla camera a gas.
È il 1805 e richard sharpe, forte della fama di valoroso soldato conquistata in india, sta per tornare in inghilterra per entrare nel 95° reggimento fucilieri. Il viaggio da bombay a londra dovrebbe essere un periodo di riposo, ma il vascello su cui viaggia, vittima di un ammutinamento, viene dirottato da una nave corsara francese, la 'revenant'. Dopo un rocambolesco sbarco a mauritius, sharpe riesce a riprendere il viaggio a bordo di una nave inglese, la cui missione è quella di lanciarsi all'inseguimento della revenant. La caccia si conclude quando la nave francese ha ormai raggiunto il resto della flotta franco-spagnola, che sarà affrontata da quella inglese al largo di capo trafalgar.
Sono passati sei anni da quando l'alleanza ha deposto l'usurpatore. La vita scorre tranquilla nella fattoria dove il piccolo agi abita con la sua famiglia, finché una sera qualcuno bussa alla porta. Inizia così un'avventura straordinaria che porterà il giovane a diventare prima un sicario della gilda degli assassini, quindi a cercare di sventare oscure di dagg elath, il signore delle ombre. Insieme a ona ettài, un mago taciturno, e alla sua guardia del corpo messala, un'amazzone un po' selvatica, aggart parte alla ricerca della lama nera, in cui si cela il segreto per sconfiggere il signore oscuro.
Il commissario van veeteren è finalmente in pensione: si occupa della sua libreria antiquaria e non sa nulla della serie di omicidi che si sta per abbattere sulla sua città. Tutto ha avuto inizio quando un guidatore ha investito per caso un ragazzo che camminava sul ciglio della strada: il ragazzo è morto e l'automobilista, dopo qualche indecisione, è fuggito. Nei giorni seguenti tutto sembra tranquillo e il colpevole si sente sempre più al sicuro. Fino al giorno in cui riceve la lettera di un testimone che comincia a ricattarlo, sostenendo di averlo visto e di essere pronto a rivelare la sua colpa. Messo sotto pressione, l'incauto guidatore si trasforma in un astuto detective.
Da una parte una madre asserragliata dalla solitudine, chiusa fra quattro mura che emanano freddo e infelicità, in una casa di campagna dove nulla pare funzioni. Dall'altra una figlia dalla vita scombinata, che sente ogni settimana il dovere, angoscioso e astioso, di visitare la vecchia madre. E che ora vuole risolvere i suoi crucci trovandole una badante. Ma la madre resiste. Il conflitto, al tempo stesso lacerante e orribilmente comico, culmina in una festa per anziani, sgangherata e grottesca, finché tutto si raggela in un'istantanea di vero dramma.
Io è un autoscatto senza rimpianti, spietato e tremendamente sincero. E un antidiario fatto di pennellate rapide ed essenziali in cui si intrecciano confessioni intime e impegno pubblico, incontri magici e scontri furibondi, collaborazioni con musicisti come annie lennox, sting, jack bruce, e con registi come michelangelo antonioni, bernardo bertolucci, gabriele salvatores, enzo d'alò. Io è un vinile di carta dove gianna nannini incide i suoi umori in un continuo contrasto dei sensi, battito dopo battito alla ricerca della pulsazione giusta, quella che fa nascere una canzone. Io è gianna nannini, quel vulcano che non conosce il lusso della quiete, che quando meno te l'aspetti ti regala perle di dolcezza e ti graffia con la sua verità.
'il collezionista di città' è un maniaco letteratissimo e raffinatissimo che si muove ossessivamente da una città all'altra per catturare l'anima dei luoghi, trafiggerla con lo spillo e metterla in un album per mostrarla all'amico lettore. Perlustra chiese e osterie, boutique e palazzi in compagnia di amiche il più possibile vive e amici meglio se defunti, ad esempio piovene, comisso, d'annunzio. Il suo tragitto non è il milano-napoli del classico grand tour ma un eccentrico parma-potenza che fa vibrare tutte le sue più intime corde provinciali e borboniche. Poi naturalmente gli tocca fare i conti con roma ma è evidente che si intenerisce di più per la romagna e in generale per l'italia profonda delle piazze immobili. Considera esclusivamente i centri storici perché le periferie sono uguali dappertutto, evitando con cura i monumenti famosi, inquinati dai turisti e dai piccioni (qualche problema con venezia, quindi). Spesso ciò che vede lo delude o lo indigna ma gli basta un negroni ben confezionato per fare pace con il luogo. Tanto per chiarire, o per confondere ulteriormente le idee, il collezionista di città in parte è l'autore, in parte è colui che l'autore sogna di essere.