È il primo di agosto, a bangalore, quando viene rinvenuto il cadavere di un farmacista. Sembra un caso destinato a essere archiviato in fretta, ma la settimana successiva il ritrovamento di un'altra vittima segna l'inizio di una serie di misteriosi omicidi, all'apparenza non legati tra loro. Solo l'ispettore borei gowda, uomo dall'indole ribelle e dal fiuto eccezionale, riesce a cogliere uno schema dietro i delitti, dove nessuno vede niente. Insieme al sottoispettore santosh, novellino zelante e maldestro, si invischia in un'indagine complessa, ostacolato dai superiori corrotti. Né trova pace nella vita privata: una moglie assente e un rapporto da ricostruire col figlio, gowda, abituato ormai a una vita solitaria e disordinata, ha paura di rimettersi in gioco con urmila, un amore del passato che ha bussato alla sua porta dopo ventisette anni. L'assassino intanto continua a uccidere: la chiave per risolvere il caso si nasconde nei bassifondi della città, ma gli indizi sono fragili e mutevoli, appesi a un filo per aquiloni agitato dal vento, sottile e tagliente come una lama. Nella metropoli dell'information technology, dove modernità e tradizione si scontrano ogni giorno, dove gli slum fatiscenti convivono con le sontuose dimore dei politici, tra i vicoli bui e il verde placido dei quartieri residenziali, tra mercati di spezie e ammassi di rifiuti, prende vita il nuovo romanzo di anita nair, che sceglie la via del noir per raccontare l'india di oggi vista dal suo ventre oscuro.