La crisi economica scoppiata nel 2008 con il fallimento della banca d'affari americana lehman brothers sembra non avere fine, in italia come nel resto d'europa: nonostante i governi e gli economisti si arrovellino sulle misure da adottare, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta, i consumi crollano. E la responsabilità della recessione in corso è stata addossata, di volta in volta, al mercato dei mutui statunitensi - i famigerati
Charlie parker ha da poco riavuto la sua licenza di investigatore privato quando viene interpellato da bennett patchett, il proprietario di un diner nei pressi di portland, piuttosto scettico riguardo alle circostanze del suicidio del figlio, reduce dell'iraq. Non ci vuole molto perché si scopra che joel tobias, ex comandante della squadra di damien patchett, conduce uno stile di vita decisamente sopra le righe e che i suoi andirivieni dal canada sono tutt'altro che innocui viaggi di lavoro. Intanto, con ritmo implacabile, si susseguono i suicidi nell'ex brigata stryker, responsabile del trafugamento dal museo di baghdad di un misterioso scrigno da cui sembrano provenire inquietanti sussurri. Stanno morendo tutti. E due personaggi sospetti si scorgono sullo sfondo. Il primo, herod, deturpato nell'aspetto da un male incurabile, aspetta di portare a termine il proprio folle percorso di morte e rigenerazione; l'altro, il collezionista, caccia nell'ombra come sicario di dio, gloriandosi di macabri trofei. Nel buio, là dove le forze oscure si scatenano, parker sarà forse costretto a stringere una terribile alleanza, per poi scoprire, ancora una volta, che non c'è soluzione senza ambiguità.
Il primo romanzo di nancy mitford, in parte autobiografico, nel quale l'autrice ci offre un ritratto irriverente dei vizi e delle virtù della nobiltà inglese nella prima metà del nostro secolo: al centro della narrazione si trova la famiglia dei radlett, signori di campagna dai gusti un po' eccentrici, presso i quali la nipote fanny trascorre lunghi periodi della propria infanzia e adolescenza. Nei ricordi di fanny ormai adulta spicca la cugina linda, bella, passionale, sventata e coraggiosa: è proprio lei a
La vita da fuori sede non è facile. Ne sa qualcosa neve, ventinove anni, che da dieci vive a roma. Eroina romantica dei nostri tempi, ha lasciato il suo paesello in molise, la
Incalzante, avvincente, il nuovo psicothriller di wulf dorn spiazza il lettore lasciandolo con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. C'è un vuoto nella memoria di dorothea. Quella sera voleva uscire a tutti i costi ma i suoi l'avevano costretta a fare la babysitter al fratello minore mentre loro erano a teatro. Ricorda che lui non ne voleva sapere di dormire e urlava come un pazzo. Ricorda una telefonata che l'aveva sconvolta, ricorda di aver perso la testa, e poi più niente. Più niente fino agli occhi sbarrati del fratellino, senza più vita. C'è un abisso in quel vuoto di memoria, un abisso che parole come «arresto cardiaco» non riescono a colmare. Perché la verità è che lei non sa cosa ha fatto in quel vuoto. Ma sa che sarebbe stata capace di tutto… solo adesso, dopo mesi di ospedale psichiatrico, di terapie, di psicologi, ha raggiunto faticosamente un equilibrio precario. Ha cambiato casa, scuola, città: si aggrappa alla speranza di una vita normale. Ma una notte vede in giardino un ragazzo terrorizzato che le chiede aiuto e poi scompare senza lasciare traccia. E quando, dopo qualche giorno, dorothea scopre l'identità del ragazzo e viene a sapere che in realtà lui si sarebbe suicidato prima del loro incontro, le sembra di impazzire di nuovo. I fantasmi del passato si uniscono a quelli del presente precipitandola in un incubo atroce in cui non capisce di chi si può fidare, e in cui la sua peggiore nemica potrebbe rivelarsi propri lei stessa…
La tragedia del nazismo nella sfida mortale di due uomini davanti alla scacchiera. Nel duello tra il rozzo czentovic e l'enigmatico e colto dottor b. Si condensa la tensione di un conflitto in bilico tra odio e follia, simbolo di un dramma molto più vasto: sulla scacchiera si staglia infatti la disperazione di zweig per l'oppressione nazista che proprio in quegli anni stava lacerando l'europa in un'assurda, devastante guerra. Considerata il testamento spirituale dell'autore - morto suicida pochi mesi dopo aver concluso il racconto -
All'improvviso il teatro piombò nell'oscurità più totale, mentre da sotto la piattaforma si levava un terribile boato. Si sentirono molti gridolini di paura, qualche risata e parecchi sospiri emozionati. Annabelle si irrigidì di colpo, avvertendo la carezza di una mano che le percorreva la schiena. La mano di lui, che le scivolava con deliberata lentezza lungo la colonna vertebrale. Il suo profumo, fresco ed eccitante nelle narici. E prima che potesse emettere un suono, la sua bocca che si impadronì di quella di lei in un bacio caldo e dolcemente invadente. Annabelle era troppo sbalordita per muoversi, rimase con le mani sospese in aria, il corpo tremante sostenuto dalla lieve pressione che hunt esercitava sulla sua vita, mentre le posava l'altra mano sulla nuca. Annabelle era stata baciata prima di allora da pochi giovanotti inesperti che le avevano rubato un rapido abbraccio durante una passeggiata in giardino o nell'angolo appartato di un salotto. Ma nessuno di quei rapidi istanti di corteggiamento era stato lontanamente paragonabile a quanto le stava accadendo: un bacio così lento e coinvolgente da farla quasi impazzire.
Tutti a blue crab island, nel maine, chiamavano camilla la dea dell'amore perché, con il suo talento di veggente era riuscita a salvare matrimoni in crisi. Ma camilla non era solo un'indovina, era soprattutto una bravissima cuoca, amante della cucina italiana e delle sue specialità. Agli studenti della sua scuola di cucina suggeriva di aggiungere sempre nella pentola un ingrediente segreto: un ricordo triste, un pensiero felice, un fervido desiderio. Questo rendeva uniche le ricette e faceva sì che si realizzassero le speranze di chi le eseguiva. Holly, sua nipote, aspetta da anni l'uomo giusto: al suo vero grande amore, le ha predetto la nonna, piacerà un piatto particolare dal sapore molto intenso. La ricerca diventa sempre più complicata e holly sembra destinata alla solitudine. Quando però eredita la scuola di cucina di camilla e il suo ricettario, holly impara come trovare la propria strada. Scoprirà che gli ingredienti essenziali della vita sono in realtà costituiti da un intreccio di trame: ricordi, sogni e speranze si legano a formare il romanzo della vita di ognuno dandoci la possibilità di scoprire la vera ricetta della felicità che si nasconde in noi.
Figlie ribelli. Mariti scomparsi. Fidanzati fedifraghi. Truffatori impiccioni. Coccodrilli spariti. Se avete un problema, e non sapete come fare o a chi rivolgervi, è il momento di bussare alla porta di precious ramotswe, la sola e migliore - investigatrice privata del botswana. Non ha metodi propriamente convenzionali e le sue maniere non sono esattamente quelle di miss marple, ma è sensibile, affettuosa, ha uno strabiliante intuito investigativo e, cosa non da poco, ha un amico come il signor jlb matekoni, l'affascinante proprietario della speedy motors di tlokweng road. E le serviranno tutte le sue qualità e l'aiuto del suo prezioso amico per risolvere un caso davvero complicato: seguire le tracce di un bambino scomparso.
'edito nel 1989 ma scritto a partire dal 1980, quando non avevo ancora venticinque anni, 'di bestia in bestia' è l'unico dei miei libri a cui abbia rimesso mano. Il tema del romanzo, più ancora del dualismo fra sublimazione e ferinità, era la contraddizione per cui a sua volta la cultura può essere simultaneamente vissuta come luce (o salvezza) e come impedimento alla vita; come orgoglio, e come lutto. Dovevo dunque scriverlo in modo alto e sublime, ma con tali eccessi da rivelare la componente nevrotico-feticistica di quello stesso stile. Quel diluvio di formule accademiche dunque, quel modo di esprimersi come una postilla erudita o secondo cadenze metriche, erano un eccesso dovuto e funzionale, ma pur sempre un eccesso. Ne ero consapevole, ma sentivo che allora, per quello che il libro rappresentava per me (come una vendicativa resa dei conti con una giovinezza interamente dedicata alla letteratura), dovevo scriverlo e pubblicarlo cosi. Oggi però, dopo tanti altri libri, ho riscritto 'di bestia in bestia' in modo più asciutto, soprattutto là dove l'oltranza classicheggiante e l'accumulo citativo rischiavano di privilegiare un controcanto parodico, che fin dall'inizio avvertivo come male necessario. Di fatto non ho riscritto quella storia ex novo: ho invece sottoposto il testo originale a una serie continua e capillare di tagli, suturando con interventi minimi le parti superstiti. ' (michele mari)