Valerio evangelisti, distaccandosi dai temi narrativi che lo hanno reso noto come scrittore, racconta in questo romanzo di ampio respiro le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli, dall'epoca post-risorgimentale alle soglie del 1900. Sono storie minute, in cui si intrecciano momenti ora drammatici ora briosi. Assieme disegnano un quadro ben più grande, esteso a tutta l'emilia romagna e all'italia. La trasformazione agricola di una regione, la bonifica di territori malsani, l'affermarsi del movimento cooperativo e di quello socialista, con le sue varie anime spesso conflittuali, la lenta e sanguinosa conquista della democrazia. Ciò è visto con gli occhi di protagonisti solo in parte consapevoli dello scenario grandioso in cui si muovono. Attilio, l'ex garibaldino che sperimenta tutte le forme e le miserie del precariato; rosa, vittima predestinata ma non docile dello sfruttamento e dell'arroganza di chi comanda; canzio, il ribelle per indole, refrattario all'ideologia e attratto dall'azione. Assieme a costoro una folla colorita di personaggi turbolenti e litigiosi, spesso realmente esistiti; trascinati in vicende politiche e umane che li porteranno dalle pianure e dai colli di romagna alle paludi dell'agro romano, fino ai campi di battaglia in grecia. Umili costruttori di un sole dell'avvenire che non sorgerà mai, quanto meno nelle forme che speravano. Inizio di una trilogia estesa per un settantennio.
All'improvviso il teatro piombò nell'oscurità più totale, mentre da sotto la piattaforma si levava un terribile boato. Si sentirono molti gridolini di paura, qualche risata e parecchi sospiri emozionati. Annabelle si irrigidì di colpo, avvertendo la carezza di una mano che le percorreva la schiena. La mano di lui, che le scivolava con deliberata lentezza lungo la colonna vertebrale. Il suo profumo, fresco ed eccitante nelle narici. E prima che potesse emettere un suono, la sua bocca che si impadronì di quella di lei in un bacio caldo e dolcemente invadente. Annabelle era troppo sbalordita per muoversi, rimase con le mani sospese in aria, il corpo tremante sostenuto dalla lieve pressione che hunt esercitava sulla sua vita, mentre le posava l'altra mano sulla nuca. Annabelle era stata baciata prima di allora da pochi giovanotti inesperti che le avevano rubato un rapido abbraccio durante una passeggiata in giardino o nell'angolo appartato di un salotto. Ma nessuno di quei rapidi istanti di corteggiamento era stato lontanamente paragonabile a quanto le stava accadendo: un bacio così lento e coinvolgente da farla quasi impazzire.
Nel mondo di nashira, la razza femtita per secoli è vissuta schiava dei talariti, ma tutto ora sta cambiando. In ognuno dei quattro regni è scoppiata la rivolta e l'esercito, guidato dal crudele conte megassa, non riesce a domarla. A fomentare la sommossa è stata proprio sua figlia talitha, che, ribellandosi al destino di sacerdotessa, ha dato fuoco al monastero della città di messe ed è fuggita insieme al suo schiavo saiph. Ora talitha ha una missione: salvare nashira dalla catastrofe che una profezia millenaria dà per imminente. Una catastrofe già accaduta in un lontano passato e a cui solo un essere mitico è sopravvissuto: verba, l'uomo che non può morire, e che forse sa come fermare l'apocalisse. Verba tuttavia sembra indifferente al destino di nashira e scappa verso terre sconosciute, mentre talitha e saiph combattono a fianco dei ribelli in una guerra che si fa sempre più cruenta. Talitha si troverà di fronte a una difficile scelta: tornare a dare la caccia a verba o diventare l'arma decisiva dei ribelli contro la tirannia, sfidando la sua razza e il suo passato.
Dopo la scoperta di una macchina finita sotto un ponte, la polizia dichiara la morte per incidente del suo proprietario, il famoso speaker radiofonico e musicista fox olson, nonostante il corpo non sia stato ritrovato. Giunto sul posto per conto di una società di assicurazioni, l'investigatore dave brandstetter inizia a raccogliere prove evidenti che conducono in altre direzioni e sollevano numerosi interrogativi. Per esempio, cosa si nasconde dietro l'amicizia apparentemente innocente che lega la moglie della vittima al manager dell'uomo? E come mai un suo vecchio amico ha deciso di farsi rivedere proprio adesso dopo vent'anni? Queste sono solo alcune delle domande a cui dovrà trovare risposta brandstetter, in una intricatissima faccenda che affonda le sue radici nel passato. Pubblicato negli usa nel 1970,
Rusty sabich, viceprocuratore capo della contea di kindle, viene incaricato di svolgere le indagini sullo stupro e l'omicidio di una sua collega, carolyn polhemus, una donna energica, affascinante e sensuale, ma anche ambiziosa e di pochi scrupoli. La sua morte è fonte di grave imbarazzo per il procuratore distrettuale raymond horgan che, dovendo affrontare le imminenti elezioni per il rinnovo della carica, affida le indagini a rusty nella speranza che una rapida soluzione del caso salvi la sua vacillante situazione politica. Ma horgan ignora che carolyn e rusty, fino a pochi mesi prima del delitto, erano amanti. Le indagini iniziano e la soluzione del caso appare sempre più lontana. Finché, del tutto inaspettatamente, è proprio rusty a essere accusato dell'omicidio di carolyn. Il processo che ne segue avrà risvolti imprevedibili e metterà in luce nuovi e inquietanti retroscena. La contea di kindle è infatti un mondo di sottili ambiguità morali e di equilibri in perenne conflitto, in cui la verità rimane sempre nebulosa e nessuno è del tutto innocente.
Il gusto per il perverso e il sinistro, la seduzione e il fascino del male, il culto della donna bella e sadica e il masochismo autodistruttivo dell'uomo nell'ultimo romanzo di uno dei più conosciuti scrittori giapponesi.
Gabri ha una madre bella e frivola, più interessata ai suoi flirt che a prendersi cura delle due figlie. Nel corso degli anni, gabri ha osservato con odio e rancore il mondo degli adulti, che non le hanno dato né insegnato nulla, costruendo la sua vita sull'assenza d'amore. Ma il tempo è dalla sua parte. Quasi all'improvviso, la bambina taciturna e scostante si trasforma in un'adolescente piena di fascino e gioia di vivere. Forte del potere della giovinezza, gabri può ora prendersi le sue piccole e grandi rivincite, per giungere alla partita finale con la nemica di sempre. L'odio e l'orgoglio sono i veri protagonisti di questo romanzo di formazione, pubblicato nel 1928 su una rivista letteraria con lo pseudonimo pierre nerey (ottenuto dall'anagramma di irene: nerey). L'uso di un nome diverso e molti degli elementi narrativi rivelano il carattere dolorosamente autobiografico dell'opera: impossibile non ritrovare nel ritratto impietoso della donna egoista e infedele la madre dell'autrice, che era solita parlare di lei come della
Il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di iniziare a combattere: questo è il principio fondante dell'arte della guerra, con ogni probabilità il più antico manuale strategico della storia (vi secolo a. C . ) . Un obiettivo raggiungibile studiando i punti di forza e di debolezza dell'avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia nella propria forza, sorprendendo continuamente il nemico. E, prima di ogni altra cosa, controllando le informazioni, perché grazie alla conoscenza il destino della battaglia può davvero essere scritto prima che lo scontro cominci. L'essenzialità del messaggio e l'efficacia del magistero di sun tzu hanno fatto dell'arte della guerra un testo di culto per chiunque voglia raggiungere un obiettivo nella vita o nel lavoro, dal manager al generale, dallo sportivo all'artista.
Ana è una ragazza estroversa, allegra, brillante. È la migliore alunna del corso di medicina a belgrado, è amata dagli amici, è l'orgoglio di suo padre, il generale ratko mladic, che lei ricambia con una devozione assoluta. Un viaggio a mosca è l'occasione per passare alcuni giorni in giro per una grande città con il solo pensiero di divertirsi. Invece al ritorno ana è cambiata. È triste e taciturna. Una notte afferra una pistola, quella a cui il padre tiene di più, e prende una decisione definitiva. Ha solo ventitré anni. Cosa è successo a mosca, tra corteggiamenti e feste, in compagnia degli amici più cari? Nelle allusioni e nelle accuse dirette ana ha intravisto nel padre una figura spaventosa. Quello che per lei è un eroe e un genitore premuroso, per tutti gli altri è un criminale responsabile dei maggiori eccidi del dopoguerra: l'assedio di sarajevo, la pulizia etnica in bosnia, il massacro di srebrenica. Crimini che lo porteranno a essere accusato di genocidio, in un processo che dopo una lunga latitanza ha avuto inizio nel maggio 2012. Pochi casi come quello di ana rivelano in tutta la sua oscura profondità una condizione, la perdita dell'innocenza, al tempo stesso individuale e collettiva.
'a casa, in irlanda' ha scritto edna o'brien, 'c'erano solo libri delle preghiere, libri di cucina e annuari dei purosangue, ma il nostro era un mondo meravigliosamente ricco di storie'. Questo dono del narratore lo ritroviamo trasposto in questa storia, ricca di umorismo e di sentimento, di due ragazze in fuga da casa, in cerca di guai, del grande amore e dell'indipendenza. Come in altri libri di edna o'brien, la tanto desiderata separazione, la fuga dalla terra d'infanzia, esige un'impossibile compensazione attraverso l'amore, fisico e romantico.