Lo scrittore e studioso di storie soprannaturali valerio malerba si imbatte casualmente in una scoperta incredibile: c'e? Un giorno, nella storia recente, che nessuno ricorda o ha vissuto. E ? Il 13 marzo 2007 e sembra cancellato dalla memoria del mondo: se viene digitato su internet non si ottiene risultato; se si cercano giornali usciti quel giorno, non se ne trovano; nessuno quel giorno è nato o morto, si è sposato o ha divorziato, ha scritto una pagina di diario o di blog. Il 13 marzo 2007, semplicemente, sembra non essere esistito. L'unico indizio per risolvere il mistero è una videocassetta apparentemente girata in quella data. Malerba inizia a indagare, ritrovandosi in un incubo senza fine, nelle viscere di una roma demoniaca e sanguinaria; nella sua frenetica corsa contro il tempo dovrà confrontarsi con un potere di inconcepibile crudeltà, che gioca da sempre con la vita e con il destino degli umani.
Valerio evangelisti, distaccandosi dai temi narrativi che lo hanno reso noto come scrittore, racconta in questo romanzo di ampio respiro le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli, dall'epoca post-risorgimentale alle soglie del 1900. Sono storie minute, in cui si intrecciano momenti ora drammatici ora briosi. Assieme disegnano un quadro ben più grande, esteso a tutta l'emilia romagna e all'italia. La trasformazione agricola di una regione, la bonifica di territori malsani, l'affermarsi del movimento cooperativo e di quello socialista, con le sue varie anime spesso conflittuali, la lenta e sanguinosa conquista della democrazia. Ciò è visto con gli occhi di protagonisti solo in parte consapevoli dello scenario grandioso in cui si muovono. Attilio, l'ex garibaldino che sperimenta tutte le forme e le miserie del precariato; rosa, vittima predestinata ma non docile dello sfruttamento e dell'arroganza di chi comanda; canzio, il ribelle per indole, refrattario all'ideologia e attratto dall'azione. Assieme a costoro una folla colorita di personaggi turbolenti e litigiosi, spesso realmente esistiti; trascinati in vicende politiche e umane che li porteranno dalle pianure e dai colli di romagna alle paludi dell'agro romano, fino ai campi di battaglia in grecia. Umili costruttori di un sole dell'avvenire che non sorgerà mai, quanto meno nelle forme che speravano. Inizio di una trilogia estesa per un settantennio.
All'improvviso il teatro piombò nell'oscurità più totale, mentre da sotto la piattaforma si levava un terribile boato. Si sentirono molti gridolini di paura, qualche risata e parecchi sospiri emozionati. Annabelle si irrigidì di colpo, avvertendo la carezza di una mano che le percorreva la schiena. La mano di lui, che le scivolava con deliberata lentezza lungo la colonna vertebrale. Il suo profumo, fresco ed eccitante nelle narici. E prima che potesse emettere un suono, la sua bocca che si impadronì di quella di lei in un bacio caldo e dolcemente invadente. Annabelle era troppo sbalordita per muoversi, rimase con le mani sospese in aria, il corpo tremante sostenuto dalla lieve pressione che hunt esercitava sulla sua vita, mentre le posava l'altra mano sulla nuca. Annabelle era stata baciata prima di allora da pochi giovanotti inesperti che le avevano rubato un rapido abbraccio durante una passeggiata in giardino o nell'angolo appartato di un salotto. Ma nessuno di quei rapidi istanti di corteggiamento era stato lontanamente paragonabile a quanto le stava accadendo: un bacio così lento e coinvolgente da farla quasi impazzire.
Nel mondo di nashira, la razza femtita per secoli è vissuta schiava dei talariti, ma tutto ora sta cambiando. In ognuno dei quattro regni è scoppiata la rivolta e l'esercito, guidato dal crudele conte megassa, non riesce a domarla. A fomentare la sommossa è stata proprio sua figlia talitha, che, ribellandosi al destino di sacerdotessa, ha dato fuoco al monastero della città di messe ed è fuggita insieme al suo schiavo saiph. Ora talitha ha una missione: salvare nashira dalla catastrofe che una profezia millenaria dà per imminente. Una catastrofe già accaduta in un lontano passato e a cui solo un essere mitico è sopravvissuto: verba, l'uomo che non può morire, e che forse sa come fermare l'apocalisse. Verba tuttavia sembra indifferente al destino di nashira e scappa verso terre sconosciute, mentre talitha e saiph combattono a fianco dei ribelli in una guerra che si fa sempre più cruenta. Talitha si troverà di fronte a una difficile scelta: tornare a dare la caccia a verba o diventare l'arma decisiva dei ribelli contro la tirannia, sfidando la sua razza e il suo passato.
Dopo la scoperta di una macchina finita sotto un ponte, la polizia dichiara la morte per incidente del suo proprietario, il famoso speaker radiofonico e musicista fox olson, nonostante il corpo non sia stato ritrovato. Giunto sul posto per conto di una società di assicurazioni, l'investigatore dave brandstetter inizia a raccogliere prove evidenti che conducono in altre direzioni e sollevano numerosi interrogativi. Per esempio, cosa si nasconde dietro l'amicizia apparentemente innocente che lega la moglie della vittima al manager dell'uomo? E come mai un suo vecchio amico ha deciso di farsi rivedere proprio adesso dopo vent'anni? Queste sono solo alcune delle domande a cui dovrà trovare risposta brandstetter, in una intricatissima faccenda che affonda le sue radici nel passato. Pubblicato negli usa nel 1970,
Rusty sabich, viceprocuratore capo della contea di kindle, viene incaricato di svolgere le indagini sullo stupro e l'omicidio di una sua collega, carolyn polhemus, una donna energica, affascinante e sensuale, ma anche ambiziosa e di pochi scrupoli. La sua morte è fonte di grave imbarazzo per il procuratore distrettuale raymond horgan che, dovendo affrontare le imminenti elezioni per il rinnovo della carica, affida le indagini a rusty nella speranza che una rapida soluzione del caso salvi la sua vacillante situazione politica. Ma horgan ignora che carolyn e rusty, fino a pochi mesi prima del delitto, erano amanti. Le indagini iniziano e la soluzione del caso appare sempre più lontana. Finché, del tutto inaspettatamente, è proprio rusty a essere accusato dell'omicidio di carolyn. Il processo che ne segue avrà risvolti imprevedibili e metterà in luce nuovi e inquietanti retroscena. La contea di kindle è infatti un mondo di sottili ambiguità morali e di equilibri in perenne conflitto, in cui la verità rimane sempre nebulosa e nessuno è del tutto innocente.
Comincia in uno sperduto paesino della cina. E subito dilaga in tutto il mondo. La piaga, la peste ambulante, l'epidemia. La guerra degli zombi. Creature mostruose che contagiano e fagocitano il nostro pianeta, la nostra casa. I sopravvissuti sono pochi. Una storia irreale? Il semplice parto della fantasia di uno scrittore? Forse. Max brooks, con l'artificio di una raccolta di interviste 'sul campo', dà vita a un affresco in cui le tante e diverse voci ricreate e animate in questo libro parlano di guerra, sofferenza e solitudine, ma anche di speranza, coraggio e nobiltà.
Il gusto per il perverso e il sinistro, la seduzione e il fascino del male, il culto della donna bella e sadica e il masochismo autodistruttivo dell'uomo nell'ultimo romanzo di uno dei più conosciuti scrittori giapponesi.
Gabri ha una madre bella e frivola, più interessata ai suoi flirt che a prendersi cura delle due figlie. Nel corso degli anni, gabri ha osservato con odio e rancore il mondo degli adulti, che non le hanno dato né insegnato nulla, costruendo la sua vita sull'assenza d'amore. Ma il tempo è dalla sua parte. Quasi all'improvviso, la bambina taciturna e scostante si trasforma in un'adolescente piena di fascino e gioia di vivere. Forte del potere della giovinezza, gabri può ora prendersi le sue piccole e grandi rivincite, per giungere alla partita finale con la nemica di sempre. L'odio e l'orgoglio sono i veri protagonisti di questo romanzo di formazione, pubblicato nel 1928 su una rivista letteraria con lo pseudonimo pierre nerey (ottenuto dall'anagramma di irene: nerey). L'uso di un nome diverso e molti degli elementi narrativi rivelano il carattere dolorosamente autobiografico dell'opera: impossibile non ritrovare nel ritratto impietoso della donna egoista e infedele la madre dell'autrice, che era solita parlare di lei come della
Ana è una ragazza estroversa, allegra, brillante. È la migliore alunna del corso di medicina a belgrado, è amata dagli amici, è l'orgoglio di suo padre, il generale ratko mladic, che lei ricambia con una devozione assoluta. Un viaggio a mosca è l'occasione per passare alcuni giorni in giro per una grande città con il solo pensiero di divertirsi. Invece al ritorno ana è cambiata. È triste e taciturna. Una notte afferra una pistola, quella a cui il padre tiene di più, e prende una decisione definitiva. Ha solo ventitré anni. Cosa è successo a mosca, tra corteggiamenti e feste, in compagnia degli amici più cari? Nelle allusioni e nelle accuse dirette ana ha intravisto nel padre una figura spaventosa. Quello che per lei è un eroe e un genitore premuroso, per tutti gli altri è un criminale responsabile dei maggiori eccidi del dopoguerra: l'assedio di sarajevo, la pulizia etnica in bosnia, il massacro di srebrenica. Crimini che lo porteranno a essere accusato di genocidio, in un processo che dopo una lunga latitanza ha avuto inizio nel maggio 2012. Pochi casi come quello di ana rivelano in tutta la sua oscura profondità una condizione, la perdita dell'innocenza, al tempo stesso individuale e collettiva.