Si tratta di un'antologia compilata a partire da tutte le sue raccolte selezionando il meglio. Il grottesco, l'horror, il comico, il pulp, il realismo estremo, la fantascienza, lo humor, tutti i registri di uno scrittore di romanzi e di racconti brevi, un bizzarro e incontrollabile incrocio tra mark twain e stephen king, jim thompson e ambrose bierce.
Alla fine della seconda guerra mondiale si presenta un'occasione storica irripetibile: i generali e gli ammiragli di hitler caduti prigionieri degli alleati vengono interrogati e rispondono a caldo su come e perché sono stati battuti e costretti alla resa senza condizioni. Ne approfitta liddell hart, storico dell'arte militare del nostro tempo. Le campagne di francia, di russia, d'africa, dei balcani, i campi di battaglia in occidente e in oriente vengono così ripercorsi nella particolare ottica di quell'esercito che non riuscì a vincere la guerra.
Robert shannon, rimasto orfano e privo di ogni mezzo per vivere, va da dublino a levenford, una cittadina puritana della scozia, presso i nonni materni. Ma qui tutto di lui spiace e si presta al ridicolo: il suo nome, i suoi vestiti, la religione stessa, sono motivo di contrasto e di scherno. In questo mondo straniero e nemico, robert riesce a trovare conforto e aiuto nel personaggio più bizzarro della famiglia: il bisnonno, un vecchio assurdo, enfatico, squattrinato e ardente, pronto ad affermare, talvolta con prepotenza, la sua ansia di vita e di avventura.
Cion cion blu è un contadino cinese che veste di blu e arancione; ha un gatto tutto blu e un cane tutto arancione. E anche un pesciolino, che si chiama bluino. Una notte, la neve ricopre di fiocchi bianchi tutti i suoi alberi di aranci: quanto buon gelato d'aranciata! Per venderlo al mercato cion cion blu s'incammina. Età di lettura: da 9 anni.
Dal suo giardino sul mare, che cura con devozione e amore da tanto tempo, il vecchio giardiniere vive seguendo il ritmo delle stagioni e osservando le alterne vicende dei padroni di casa e dei proprietari della villa accanto. Sotto il suo sguardo educato e curioso passano feste sontuose, passioni proibite, tragedie annunciate.
Giove assume le sembianze di anfitrione e giunge a tebe accompagnato da mercurio, che ha preso a sua volta le sembianze di sosia, servo di anfitrione. Alcmena, che pensa di avere accanto suo marito, lo accoglie nel talamo. Il vero anfitrione arriva all'alba, mentre il falso se ne va. Si viene così a creare una situazione intricatissima in un girotondo vorticoso di veri e falsi anfitrione-sosia, in cui il vero anfitrione comincia a nutrire seri dubbi sulla fedeltà della moglie. La commedia si conclude all'improvviso con la notizia che alcmena ha partorito due gemelli, uno figlio di giove e l'altro di anfitrione.
Si tratta di una guida alla gravidanza pensata per i padri, in cui vengono raccontate gioie e travagli della paternità. Il libro fornisce informazioni necessarie, mediche e psicologiche. Si parte dallo spermatozoo per arrivare ai primi tre mesi di vita. Quindi i progressi del feto minuto per minuto, le fasi della gestazione, il supplizio dei corsi preparto, la cronaca precisa del lieto evento, gli esami medici da fare, le decisioni da prendere, i cambiamenti da affrontare.
Il saggio di michail bachtin, tradotto e pubblicato in italia nel 1968, non vuole essere una monografia critico-biografica tradizionale, né una ennesima interpretazione filosofica o psicologica di dostoevskij. Attraverso una originale analisi stilistica, batchin individua le categorie essenziali della poetica dostoevskiana e coglie la novità di questo mondo narrativo nella polifonia, nell'insubordinazione delle voci dei personaggi a una concezione del mondo cristallizzata e a esse estranea.
E' il 1793 e mancano dodici ore all'esecuzione dell'ex regina maria antonietta. E dodici ore hanno a disposizione gli ispettori ed e jones per stanare il misterioso ragazzo leopardo, un adolescente dalla pelle maculata e muto, venerato come una divinità nei bassifondi parigini: è con lui che si tenterà il tutto per tutto per salvare maria antonietta. Ma i due poliziotti non sono i soli a dargli la caccia, e non è facile seguire la pista, in questa parigi che somiglia pericolosamente a una lurida e frenetica metropoli d'oggi.
'È la storia di un uomo e di sua moglie, di come diventano genitori di un bellissimo bambino': questa - per usare le parole di fante in una lettera alla madre - l'idea portante di 'full of life'. Ma, come in tutti i romanzi del grande narratore americano, è molto difficile riassumere le invenzioni, l'ironia, le meraviglie della sua scrittura: si può solo goderne il divertimento e la forza che la ispirano. Pubblicato nel 1952 e qualche anno dopo adattato per il cinema (con tanto di nomination all'oscar per la migliore sceneggiatura), è il libro più comico e autobiografico scritto da john fante, il suo ultimo romanzo prima del lungo silenzio durato oltre venticinque anni. E dunque ecco john e sua moglie joyce alle prese con l'arrivo del loro primo figlio, l'improvviso attacco di una schiera di voraci termiti alla loro casa di los angeles, il soccorso di papà nick, il 'più grande muratore della california', e ancora una serie interminabile di piccole disavventure e litigate, tra lacrime, sorrisi, crisi mistiche e formidabili bevute di vino.