Tea ha sei anni, una famiglia che le vuole bene, un gatto e tanti amici. Va a scuola volentieri, ma non le piace la matematica. Preferisce andare a judo e al parco a giocare. Tea è una bambina dei giorni nostri, allegra, tenera e molto divertente. Come ogni bambino della sua età, si guarda intorno con occhi curiosi e si ritrova a vivere tante avventure ogni giorno, cercando di rispondere alle piccole grandi domande che la vita le pone davanti. Per esempio, quanto pesa una bugia? Oggi tea ha detto la sua prima bugia e mamma e papà le hanno creduto. Fantastico, pensava fosse molto più difficile! Però le sembra che quella piccola e stupida bugia si faccia ogni giorno più pesante. Aiutooo! E se ne finisce per schiacciarla? ! Una collana dedicata ai bambini e anche ai loro genitori! Età di lettura: da 4 anni.
'viaggio a ixtlan' è il capitolo finale della trilogia dedicata agli insegnamenti di don juan matas, l'indio yaqui che ha svelato a castaneda i misteri della sua antica cultura. Un racconto illuminante, che ci permette di ripercorrere l'ultimo apprendistato dell'autore: il viaggio destinato a portarlo - attraverso lezioni, esercizi corporali e spirituali, prove, visioni - a percepire finalmente l'universo quale è, senza il filtro delle convenzioni. È giunto il momento di accostare, e fare proprio, un concetto fondamentale, che sta alla base del cammino verso una comprensione profonda dell'esistenza: la differenza tra il 'guardare' quotidiano e il 'vedere' del saggio. E, attraverso questo nuovo sguardo, padroneggiare la facoltà di 'fermare il mondo', per interrompere il flusso di immagini nel quale scomponiamo il reale e giungere a un istante di totale lucidità.
Il ramo d'oro - per invito della sibilla, prima di accingersi al viaggio nel regno dei morti, enea colse il ramo d'oro. Secondo gli antichi, a questa leggenda era collegata la strana usanza per cui solo chi fosse riuscito a strappare un ramo dall'albero che cresceva nel recinto del santuario di diana a nemi, uccidendo il sacerdote che vigilava su quei luoghi, poteva succedergli come 're del bosco'. Colpito da quello che sembrava essere un barbaro costume sopravvissuto fino ai tempi imperiali, frazer si lanciò in una ricerca sui motivi universali che potevano averlo ispirato, confrontando miti e riti di ogni tempo e luogo. L'edizione che qui si ripropone fu stabilita dallo stesso frazer, il quale seppe mantenere la straordinaria ricchezza dell'edizione maggiore, rendendone più accessibile l'impianto ed esaltandone i pregi letterari.
Questa è la testimonianza di giulia gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale. Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato. Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l'abbandono alla volontà di dio. I medici sono i suoi amici, i suoi 'supereroi'; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano.
Nelle fonti tra vi e xi secolo, l'espressione 'tempi barbarici' indica i periodi di profondo cambiamento in cui si tenta faticosamente di trovare un nuovo equilibrio. Oggetto di un'intensa ricerca internazionale, l'alto medioevo appare adesso molto lontano dal quadro ottocentesco, che vedeva i barbari nel ruolo di fondatori delle nazioni europee oppure di distruttori della civiltà. Si è riconosciuta la sua importanza come momento delle origini del potere del papa e della nascita dell'islam, dell'emergere di nuovi modelli maschili (i valori militari invece dell'otium) e di spazi per l'esercizio del potere pubblico da parte delle donne. Al suo interno agirono forze vecchie e nuove: i soldati barbari dell'esercito tardo romano si affermarono come nuovo gruppo di potere e i monaci irlandesi proposero la propria peregrinano come segno di santità. Pure lo stato si trasformò, dal modello romano regolato dalle imposte a uno in cui il rapporto di amicizia o di conflitto col re rappresentava il fattore decisivo, finché, durante la fase carolingia, si tentò di ricreare di nuovo un impero, basato sulla collaborazione fra il potere pubblico e l'ecclesia. Se l'alto medioevo resta ancora lo specchio delle domande che ci poniamo di fronte a ogni cambiamento epocale, le sue fonti ci invitano a interrogarci sulla sua storia, a comprenderne la lontananza e a osservarlo dalla giusta distanza.
L'autore espone la storia reale che sta dietro gli eventi globali che modellano il futuro dell'esistenza umana e del mondo che noi lasceremo ai nostri figli. Coraggiosamente, solleva il velo su una sorprendente rete di manipolazioni interconnesse che rivelano come le poche e stesse persone, società segrete e organizzazioni controllano la direzione quotidiana delle nostre vite. Questi poteri occulti progettano le guerre, le rivoluzioni violente, gli attentati terroristici e gli assassinii politici. Essi controllano il mercato mondiale delle droghe pesanti e la macchina dell'indottrinamento dei media. Ogni evento globale negativo può attribuirsi alla stessa Élite globale. Alcuni dei nomi delle persone in essa coinvolte sono veramente molto conosciuti. Mai prima d'ora questa rete, i suoi aderenti e i suoi metodi, sono stati svelati in un modo così dettagliato e devastante.
Mr. Morris lessmore ama i libri e le storie. Un giorno, mentre sta scrivendo il racconto della sua vita, arriva un terribile uragano che lo porta lontano, in un paese fantastico. Un racconto che rende omaggio a chi dedica la propria vita ai libri e a tutti i lettori. Età di lettura: da 6 anni.
Mr. Morris lessmore ama i libri e le storie. Un giorno, mentre sta scrivendo il racconto della sua vita, arriva un terribile uragano che lo porta lontano, in un paese fantastico. Un racconto che rende omaggio a chi dedica la propria vita ai libri e a tutti i lettori. Età di lettura: da 6 anni.
Con un gusto e un'arte consumata del raccontare, régine pernoud restituisce una dimensione di umanità nuova e sorprendente alla duchessa d'aquitania, eleonora, prima regina di francia e poi d'inghilterra. Una fantasiosa tradizione ne aveva fatto un mito negativo, la ricostruzione della pernoud ce ne presenta un altro volto. Vi risaltano la passione appena mitigata dalla prudenza politica, la vigilanza e la previdenza tutte materne, e un'incredibile energia operativa, oltre alla lucidità delle intuizioni, alla capacità di organizzazione e all'abilità nell'amministrare. Ne risulta uno spaccato sull'intero secolo xii, il secolo più ricco di fermenti culturali di tutto il medioevo; ove fiorisce la letteratura romantica e dove si innalzano le cattedrali di pietra e di idee; il secolo di bernardo, di abelardo ed eloisa. Trapassiamo, grazie alla pernoud, negli ambienti più disparati di questo secolo; dalle musiche delle corti del midi ai chiassi della rissosa popolazione studentesca delle rive della senna; da un oriente di terra santa e di crociati e dal lusso infido della corte bizantina alle acque sempre in tempesta della manica; dalle nebbiose e verdi città reali d'inghilterra alla sicilia normanna, alla castiglia. I personaggi che vi ritroviamo sono molti: sugero, tommaso becket, enrico il plantageneto, riccardo cuor di leone, ma protagonista rimane eleonora e il filo del racconto il canto dei poeti che ella amò.
Con un gusto e un'arte consumata del raccontare, régine pernoud restituisce una dimensione di umanità nuova e sorprendente alla duchessa d'aquitania, eleonora, prima regina di francia e poi d'inghilterra. Una fantasiosa tradizione ne aveva fatto un mito negativo, la ricostruzione della pernoud ce ne presenta un altro volto. Vi risaltano la passione appena mitigata dalla prudenza politica, la vigilanza e la previdenza tutte materne, e un'incredibile energia operativa, oltre alla lucidità delle intuizioni, alla capacità di organizzazione e all'abilità nell'amministrare. Ne risulta uno spaccato sull'intero secolo xii, il secolo più ricco di fermenti culturali di tutto il medioevo; ove fiorisce la letteratura romantica e dove si innalzano le cattedrali di pietra e di idee; il secolo di bernardo, di abelardo ed eloisa. Trapassiamo, grazie alla pernoud, negli ambienti più disparati di questo secolo; dalle musiche delle corti del midi ai chiassi della rissosa popolazione studentesca delle rive della senna; da un oriente di terra santa e di crociati e dal lusso infido della corte bizantina alle acque sempre in tempesta della manica; dalle nebbiose e verdi città reali d'inghilterra alla sicilia normanna, alla castiglia. I personaggi che vi ritroviamo sono molti: sugero, tommaso becket, enrico il plantageneto, riccardo cuor di leone, ma protagonista rimane eleonora e il filo del racconto il canto dei poeti che ella amò.