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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Poeti

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Libri in questa classifica: 165

Pagina 5 di 17

Posizione in classifica: 41

Poesie D'amore
Testo Francese A Fronte

Jacques Prévert

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie D"amore<br>Testo Francese A Fronte
Nell'immaginario di molti lettori la poesia d'amore si identifica con la poesia di jacques prévert. Ed è una fama meritata, questa, per il grande autore francese. In un secolo in cui la poesia, spesso e volentieri, ha scelto la cifra dell'oscurità e la strada di un'inevitabile distanza dal grande pubblico, prévert ha avuto il coraggio di andare controcorrente, di mirare dritto al cuore dei lettori, intonare la sua voce sul registro della sincerità e della spontaneità, adottando un linguaggio intessuto di una fitta rete di rimandi, giochi di parole e puntate ironiche. Ma la complessità del mondo prévertiano si estende anche al piano del contenuto e attraversa tutta la gamma del sentimento amoroso: dalla celebrazione della pienezza di un attimo fugace nei folgoranti flash di 'alicante' o 'paris at night', all'evocazione epico-tragica di un componimento come barbara in cui, nella profondità temporale del ricordo, il lamento per la pena d'amore si fonde con il frastuono della guerra e della storia.
Punteggio: 963
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2022

Posizione in classifica: 42

Poesie Damore

Nazim Hikmet

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie Damore
Una poesia d'amore è, per nâzim hikmet, un nucleo di emotività e di pensiero in cui occorre fondere tutti gli aspetti della vita. Poeta d'amore e contemporaneamente poeta di battaglie, la forza dei suoi versi, lontanissimi dal cliché del lirismo erotico, risiede proprio in un'inesausta partecipazione a tutto ciò che accade nel mondo. È così che, in un dettato poetico incandescente, nato dall'incontro tra dolcezza orientale e moderna asprezza dei ritmi occidentali, due culture e due modi di vivere si uniscono, in composizioni d'amore che sono sintesi magnifiche di due facce – quella lirica e quella epica – della personalità di hikmet e di ogni uomo.
Punteggio: 963
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/11/2024

Posizione in classifica: 43

Filastorta Damore
Rime Fragili Per Donne Resistenti

Enrica Tesio

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Filastorta Damore<br>Rime Fragili Per Donne Resistenti
Rime lievi e prose fluide per esprimere le luci e le ombre di una vita che si ingarbuglia veloce e si scioglie troppo lentamente, che chiede cura e spesso ne riserva poca, che ha molte richieste e poche risposte. La filastorta di enrica, disposta per canti come un piccolo poema, è un rimario di grazia e sentimento, una forma di resistenza ai luoghi comuni, alle certezze, ai musi lunghi, agli snobismi, alle mode. Lontano da sentimentalismi ingannevoli e scandito da un ritmo che vibra leggero tra gli occhi e le orecchie, i versi e le immagini, questo canzoniere illustrato parla d'amore con la giusta quantità di sarcasmo per non risultare stucchevole e la giusta quantità di ironia per non scivolare nella banalità. Dedicato alle donne e a tutti quelli che non ce la fanno, e poi invece sì, ma che fatica.
Punteggio: 963
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/03/2025

Posizione in classifica: 44

Vista Con Granello Di Sabbia
Poesie (1957-1993)

Wislawa Szymborska

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Vista Con Granello Di Sabbia<br>Poesie (1957-1993)
Quando giunse la notizia che il premio nobel per il 1996 era stato conferito a wislawa szymborska, molti giornali scrissero che si trattava di una poetessa più o meno sconosciuta. In realtà iosif brodskij la considerava, insieme a milosz e a herbert, una delle grandi voci poetiche attuali. E al tempo stesso si può dire di lei che raramente un poeta moderno è riuscito a parlare di temi proibiti, perché troppo battuti, con tale impavida sicurezza di tocco, fino al punto di dedicare una delle sue liriche più perfette all''amore felice', questo 'scandalo nelle alte sfere della vita'. Questo volume è una raccolta che attraversa tutta la sua opera a partire dal 1957 e include anche il discorso pronunciato in occasione del conferimento del premio nobel.
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/09/2023

Posizione in classifica: 45

Due Punti

Wislawa Szymborska

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Due Punti
Apparsa per la prima volta nel 2005, 'due punti' è l'ultima raccolta in versi della poetessa polacca, premio nobel per la letteratura nel 1996. La singolarità di queste poesie risiede nella densità e nello spessore della riflessione sulla vita e sulla morte. Una riflessione che contrassegna tutto il volume e che prende corpo in liriche di straordinaria concretezza ed efficacia.
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/09/2023

Posizione in classifica: 46

Cè Modo E Modo Di Sparire
Poesie 1945-2007

Nina Cassian

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Cè Modo E Modo Di Sparire<br>Poesie 1945-2007
Ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte brancusi e tzara, ionesco, eliade e cioran, e come loro inevitabilmente esule, nina cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli stati uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. E la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio, nonché la stesura di nuovi componimenti - in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese -, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, né rivali, nell'odierno panorama poetico internazionale. Si avvertono, nella voce della cassian, echi ravvicinati di tutta la più nobile stagione del novecento: da mandel'stam a cvetaeva, da apollinaire a brecht a celan, e si potrebbe risalire fino a emily dickinson,
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2024

Posizione in classifica: 47

La Divina Commedia

Dante Alighieri

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

La Divina Commedia
Al centro esatto della nostra cultura si trova
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/07/2023

Posizione in classifica: 48

Ballate

Stefano Benni

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Ballate
Dieci anni di poesie, ballate, canzoni, invettive, filastrocche per divertirsi, per arrabbiarsi, per far arrabbiare i tromboni.
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/02/2024

Posizione in classifica: 49

Poesie

Czeslaw Milosz

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie
«non ho alcuna esitazione nell'affermare che czesław miłosz è uno dei più grandi poeti del nostro tempo e forse il più grande» scriveva qualche anno fa un altro poeta, iosif brodskij. Poi giunse, nel 1980, il premio nobel – e molti lettori in tutto il mondo cominciarono a scoprire l'opera complessa e intensa di questo scrittore, che da anni si trovava nella paradossale condizione di essere circondato da persone che non leggevano la sua lingua, mentre i suoi libri erano proibiti a coloro che la leggevano. Nato in lituania nel 1911, esule dalla polonia sin dal 1951, miłosz «ha ricevuto quella che si potrebbe definire l'educazione standard dei paesi dell'europa orientale, che ha incluso, fra l'altro, l'esperienza del cosiddetto olocausto, già da lui profetizzata nelle liriche della seconda metà degli anni trenta». E «la sua terra, dopo essere stata devastata fisicamente, gli venne sottratta e distrutta spiritualmente» (brodskij). Questo poeta metafisico, in perpetua complicità con l'invisibile, è stato costretto dalla storia a vivere l'invisibile innanzitutto nella sua forma più letterale e più ossessiva: come ressa dei morti e delle cose scomparse. Il poeta è qui sempre il sopravvissuto, che si mormora un verso sobrio e terribile. «e il cuore non muore quando sembra che dovrebbe». Quei morti sono subito «lontani come l'imperatore valentiniano, / come i condottieri dei massageti, di cui non si sa nulla», eppure tendono a riapparire, seduti a un caffè familiare, e guardano il sopravvissuto, «scoppiando a ridere». Che il passato sia connesso a una devastazione totale dà alla memoria, in miłosz, una dimensione di conquista dell'immagine sul fondo del vuoto. Per questo ogni oggetto, ogni nome, ogni albero da lui nominato hanno una tale evidenza, lacerata ed estatica. Essi si pongono tutti vicino a quella «frontiera mobile / oltre la quale colore e suono si compiono / e sono congiunte le cose di questa terra». Quella frontiera ci separa da una terra visionaria: blake e swedenborg ne hanno dato notizia, e la loro voce risuona in miłosz. Nel suo verso spesso vibrano insieme una «vastità cosmica della visione» (per lui il primo criterio della grande poesia) e la pura attenzione, insegnata da simone weil. Allora, sottintesi tutti i naufragi, il poeta torna a essere «uno dei tanti / mercanti e artigiani dell'impero del giappone / che componevano versi sui ciliegi in fiore, / i crisantemi e la luna piena».
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/09/2024

Posizione in classifica: 50

La Divina Commedia
Paradiso

Dante Alighieri

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

La Divina Commedia<br>Paradiso
«nel ciel che più de la sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire / né sa né può chi di là sù discende. » la terza «sublimis cantica» – come il suo autore, con profonda consapevolezza e bellezza, la definì – contiene in sé qualcosa di unico, che la rende diversa da ogni altra composizione della letteratura. Essa appare nuova anche rispetto alle prime due parti del poema, già così rivoluzionarie nell'invenzione e nel linguaggio. Perché la poesia del paradiso non racconta vicende di uomini, non descrive paesaggi. Essa si sostanzia di cose che non si vedono e che, soltanto, per fede, si sperano. E tuttavia anche e soprattutto qui il genio di dante riesce a esprimersi con versi di grande potenza, che si imprimono per sempre nella mente del lettore con immagini di straordinaria forza suggestiva.
Punteggio: 959
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2023

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