Allegro e malinconico, profetico e nostalgico, lucido e visionario, stefano benni parla d'amori felici e impossibili, di alberi fatali e di delfini, parla di noi, di chi eravamo e di come siamo diventati. 'giura che non mi dimenticherai. Giura su ogni scrigno di noce, e su ogni chicco di uva e grillo nascosto e stella del firmamento. ' febo ha tredici anni e vive insieme ai nonni in un piccolo borgo sull'appennino all'ombra dei castagni gemelli, popolato da leggende paurose e da un'umanità bizzarra e variopinta: ci sono bue e suo padre chicco, slim e i sette fratelli carta, pietrino detto zanza che di febo è il più caro amico, celso l'indio silenzioso con il suo cavallo strappafiori. E poi c'è ca' strega, dove vive luna, muta e selvaggia, con la sua stravagante famiglia capeggiata da una nonna dotata di poteri magici. Il destino di febo e luna è segnato da un pomeriggio al luna park, e dalla profezia su una misteriosa mano di ferro. Le loro strade si dividono – lei finisce in un istituto di suore dove il dottor mangiafuoco le farà recuperare la voce, mentre lui va a studiare in città dove ritrova un padre megalomane, sempre sul punto di concludere 'un grande affare' e una madre amareggiata. Pur se lontani, febo e luna non smettono mai di pensarsi e di volersi bene. Lui tutto grandi teorie e proclami, lei concreta e battagliera. Il destino della loro vita è lasciarsi e ritrovarsi, e ogni volta il loro distacco è preceduto dalla separazione, premonitrice e crudele, di un'altra coppia di amanti. Anche quando, sullo sfondo di un'isola cristallina, si illudono brevemente di poter restare sempre insieme, si perderanno. Gli anni passano, febo adesso ha un figlio amato e indipendente, e della passione per la natura e l'ecologia ha fatto un mestiere; luna aiuta i deboli e insegna la lingua dei segni a chi non ha la voce. Su di loro incombe l'ultima separazione, lei nel gelo del nord, lui nel cuore di una foresta tropicale.