Settembre il giorno della prima campanella. Il professor perboni prende servizio come docente di lingua e letteratura inglese all'istituto tecnico de bernardi nel corso c. Il più ostico, a detta della vicepreside. Un corso come tutti gli altri, è convinto perboni, lui che con svariati anni di insegnamento alle spalle, prima da precario, poi di ruolo - conosce bene gli studenti italiani di oggi. Una generazione scoraggiante, irrecuperabile, bovinamente supina. Ragazzi che, in cima alla scala delle proprie aspirazioni, pongono quella di partecipare ad amici e, al secondo posto, 'almeno conoscere qualcuno che abbia partecipato ad amici'. Adolescenti viziati da genitori disposti a procurare certificati medici fasulli che consentano di uscire dall'aula per andare in bagno ogni dieci minuti, e pronti a denunciare l'insegnante al primo brutto voto (non importa se meritato). Allievi ormai resi incontrollabili da docenti sempre più demotivati, confusi - troppo entusiasti o troppo negligenti e fiaccati da uno stipendio ridicolo e da obblighi burocratici assurdi e contraddittori. Ma perboni non teme più nulla perché ha messo a punto il suo personale metodo da carogna. Questo romanzo è il diario di un anno di scuola. E, raccontando interrogazioni da purga staliniana, inquietanti consigli docenti e surreali colloqui con i genitori, insinua nel lettore il sacrosanto sospetto che il quadro della scuola dipinto da perboni rispecchi perfettamente la disperante realtà delle aule italiane.
La storia della tomba di alessandro è la storia di un'avventura. Con l'affermarsi del cristianesimo, infatti, il sepolcro di alessandro, eretto nella città che portava il suo nome e oggetto di venerazione per sette secoli, in pochi anni cadde nell'oblio e se ne perse ogni traccia. Tuttavia su alessandria continuò ad aleggiare il fantasma del suo fondatore, che riprese vigore a partire dalla campagna napoleonica in egitto: archeologi, avventurieri e tante persone comuni hanno cercato, invano, di ritrovare il corpo del più grande condottiero di tutti i tempi. Valerio massimo manfredi ci conduce in questo viaggio nel cuore dell'enigma unendo l'esperienza e la competenza dell'archeologo alla narrazione coinvolgente e appassionata del grande romanziere, mostrandoci luoghi e reperti dell'antichità per ricostruire su di essi un mondo brulicante di vita, di sterminata ambizione e grandi sogni.
Dei processi sme-ariosto, mondadori, imi-sir, che vedono imputati brelusconi e previti, gli avvocati acampora e pacifico, i giudici squillante, metta, verde e misiani, si sa poco o nulla. Gomez e travaglio ricostruiscono giorno per giorno la storia dei tre processi e delle infinite manovre per farli saltare, e pubblicano i documenti più importanti per capire i fatti già accertati, le ragioni dell'accusa e le tesi delle difese. A cominciare dalla requisitoria orale (finora inedita) di ilda boccassini, nella trascrizione ufficiale del tribunale di milano. E poi i verbali di stefania ariosto, le carte svizzere, gli interrogatori di previti, pacifico e squillante, la sentenza di prescrizione del cavaliere.
Zelda sayre nasce nell'aprile dell'anno 1900. Nel luglio del 1918, a una festa da ballo in cui è contesa da cavalieri come la più corteggiata fanciulla d'alabama, conosce un giovane ufficiale: francis scott fitzgerald. È un amore totale, geloso e tormentato fin da principio. I due si sposeranno nel 1924, pochi giorni dopo la pubblicazione del suo primo romanzo di successo. Ma la vita di questa coppia baciata dalla bellezza e dal successo è segnata dall'ombra lunga della follia di zelda, e da quella della disperata insoddisfazione di fitzgerald.
«È stata la mia vita e spetta solo a me decidere cosa farne. » per tanti simbolo di giustizia e modello di donna, per altri nemico politico. Il magistrato racconta per la prima volta la sua storia: dalle indagini sulle stragi mafiose del 1992 ai processi con imputato silvio berlusconi, un racconto che rivela molto degli ultimi trent'anni di storia italiana. Un libro sincero e coraggioso, che non fa sconti a nessuno. Arrivata nel 1979 alla procura di milano, ilda boccassini capisce da subito che la vita non sarà facile. Troppe donne, tuona l'allora procuratore. E il «corriere della sera» il giorno stesso scrive che «il lavoro inquirente poco si adatta alle donne: maternità e preoccupazioni familiari male si conciliano con un lavoro duro, stressante e anche pericoloso». Inizia così un corpo a corpo di ilda
Nel dicembre del 1951 due ragazzi argentini partono su una sgangherata motocicletta da cordoba, decisi ad attraversare il continente fino al venezuela. Entrambi studenti di medicina, ernesto guevara de la serna e alberto granado termineranno quel lungo viaggio il 26 luglio 1952. Qualche tempo dopo l'uomo che la storia ricorderà con il soprannome di
La vita incredibile di un big man che ha trasformato il suo sogno nel più grande affare del secolo. Pochi imprenditori possono affermare di aver davvero cambiato la società e il nostro modo di vivere. Ray kroc, il fondatore della catena di fast food più famosa al mondo, mcdonald's®, è uno di loro. Le sue grandi intuizioni nell'ambito della ristorazione, del franchising, della pubblicità, gli hanno riservato un posto d'onore nell'olimpo degli uomini e delle donne che hanno creato, con le loro imprese, dei veri e propri imperi. In questa autobiografia ray kroc racconta i passi decisivi della sua vita, la formazione, le persone che gli sono state vicine, il suo costante impegno nel lavoro, i successi e le inevitabili difficoltà. Il libro non è un'apologia del classico self-made man americano, ma il racconto affascinante e onesto di un uomo capace di trasmettere un grande entusiasmo. Un numero uno, da cui imparare molto. La vera storia del film the founder.
Nella storiografia del novecento la figura di lenin è spesso filtrata attraverso l'immagine di un ideologo rigido. Tuttavia, dopo l'enorme mole di nuove informazioni emerse in seguito all'apertura degli archivi segreti dell'ex unione sovietica, victor sebestyen pone sotto una nuova luce il ruolo che la sua figura ha avuto nella rivoluzione del 1917. Durante la guerra fredda nessuno voleva che apparisse umano perché questo aspetto non si sarebbe accordato alle ideologie dominanti al di qua e al di là della cortina di ferro. Voleva il potere e voleva cambiare il mondo ma, se è vero che, guidato dall'idea che il fine giustifica i mezzi, mentì senza vergogna al suo popolo, è altrettanto vero che fu un individuo complesso, tutt'altro che assente o insensibile, capace di amare e farsi travolgere dalle emozioni. Dalla russia violenta, tirannica e corrotta in cui visse, agli scritti di filosofia ed economia marxista, fino alle relazioni con le donne della sua vita: la biografia definitiva di un personaggio controverso dai mille volti, con una nuova, sorprendente interpretazione.
Che guevara era davvero un eroe senza macchia e senza infamia? Che guevara era un assassino o un filantropo? Che guevara era un buon economista? Che guevara era il difensore dei più poveri e dei diversi? Che guevara era medico oppure no? Queste sono alcune delle domande a cui risponde questo libro molto documentato. Grazie alla documentazione e alle testimonianze raccolte da leonardo facco e riportate in queste pagine, sembra emergere che il guerrigliero era una specie di 'macchina di morte'. Scrisse in una lettera a sua moglie: 'mia cara: mi trovo nella selva cubana, vivo e assetato di sangue'. Tra le altre sostenne: 'la via pacifica è da scordare e la violenza è inevitabile. Per la realizzazione di regimi socialisti dovranno scorrere fiumi di sangue nel segno della liberazione, anche al costo di milioni di vittime atomiche'.
Attraverso una scelta degli episodi più significativi della parabola politica di mussolini, attuata grazie a una ricerca fra testimonianze raccolte negli archivi pubblici e privati - fra cui spicca quella della figlia edda - petacco ripercorre gli anni della giovinezza, il sogno rivoluzionario, l'attività di giornalista e di scrittore. Rievoca poi i principali avvenimenti di cui, una volta conquistato il potere, fu indiscutibile protagonista: dall'omicidio matteotti al concordato con la chiesa, dalle riforme economiche alle imprese militari, per giungere nel 1938 alla conferenza internazionale di monaco, al patto d'acciaio con la germania e alle leggi razziali. L'inizio della sua inarrestabile caduta e della rovina dell'italia.